🔴 BREAKING NEWS. Coronavirus: un tedesco racconta quanto è difficile fare il test a Berlino (da Berlino Magazine)

La via tedesca per contrastare il virus? 300 EURO per un tampone. Una testimonianza da Berlino

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Credits: www.glitchmagazine.eu - Porta di Brandeburgo

L’Italia, con circa 1700 persone, risulta il terzo paese per numero di contagiati al mondo dopo Cina e Corea e i numeri sono in aumento per gli effetti propagatori naturali del virus. Si diffonde nel mondo il panico verso gli italiani che sono considerati ormai uno dei principali fattori di rischio che motiva il controllo con tampone. In altri paesi, anche molto vicini alle regioni italiane più colpite, i numeri risultano molto più rassicuranti. La domanda che molti si fanno è: può essere che il minor numero derivi da un numero maggiore di controlli? A questa domanda arriva una possibile risposta da Berlino, pubblicata oggi da un sito berlinese di lingua italiana: Berlinomagazine.com.

BREAKING NEWS. Coronavirus: un tedesco racconta quanto è difficile fare il test a Berlino (da Berlino Magazine)

Il Ministero della Salute tedesco, a differenza di quello italiano che ha fatto condurre test anche su persone asintomatiche e non obbligatoriamente provenienti dall’area dei focolai, ha scelto di sottoporre gratuitamente al tampone solo chi potesse dimostrare di essere sintomatico e proveniente dalle “zone rosse”.

Questa politica viene confermata dall’esperienza riportata su Berlino Magazine da un cameraman tedesco di ritorno da un lavoro per i Campionati del Mondo di Biathlon nel Nord Italia. La sua premura appena arrivato a casa è stata quella di voler fare il test per accertare l’eventuale positività al Coronavirus, contattando immediatamente l’amministrazione sanitaria tedesca che l’ha indirizzato al suo medico di famiglia. Quest’ultimo ha affermato di rifiutare pazienti provenienti dalle zone di contagio e di aver esaurito i tamponi in magazzino.

L’uomo è stato così mandato al Charité di Berlino, ospedale di riferimento per la rilevazione del virus nella capitale tedesca, il cui personale gli ha riferito che il test rapido di Covid-19 è riservato solo a persone entrate in contatto reali con persone infette. In caso contrario fare il test costerebbe 300 euro.

Il risultato di questo approccio metodologico

L’evidenza più acclarata è stato il numero limitato di effettivi contagiati e di ricoveri e l’assenza di persone passate a miglior vita. Questo fatto contrasta con l’esplosione di malati tedeschi di influenza rispetto all’anno precedente, 80.000 contagiati pari al numero di contagiati da Coronavirus nel mondo, e di 130 persone decedute ovvero 4 volte quelli italiani per il Covid-19. I dati confermerebbero i riscontri dei ricercatori dell’Ospedale Sacco, per conto della dottoressa Gismondo la quale ha affermato che i reali decessi conseguenti al virus sono in numero inferiore rispetto a quelli riportati.

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Confrontando il sistema dei tamponi a 300 euro della Germania con i circa 10.000 tamponi eseguiti in Italia solleva alcune domande: qual è la strategia migliore per contrastare il virus? E cosa sarebbe successo a parti invertite, ossia se l’Italia avesse adottato la politica tedesca? 

Qui l’articolo di berlinomagazine.com: Coronavirus, un tedesco racconta quanto sia difficile fare il test a Berlino

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.