L’«Atlante dei quartieri» per il futuro di Milano: dall’Highline su Monte Ceneri alle nuove piazze

Le richieste dai municipi

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Ideogram Ai - Highline Monteceneri

Un nuovo modo per cambiare volto alla città, partendo dai desiderata dei singoli municipi: questo è l’«Atlante dei quartieri». Una mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti di Milano da allegare al Pgt in corso di aggiornamento. Come funziona e quali sono alcune delle azioni prioritarie richieste, tra possibilità concrete e sogni.

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L’«Atlante dei quartieri» per il futuro di Milano: dall’Highline su Monte Ceneri alle nuove piazze

# La mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti della città

Pim – pgtmilano2030

Palazzo Marino sta aggiornando il Pgt (Piano di Governo del Territorioper plasmare il futuro della città. Tra i nuovi strumenti previsti ce l’Atlante di quartieri. Si tratta di una mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti della città, frutto delle richieste dei singoli municipi, e pensati per progettare lo spazio pubblico in funzione dei cittadini. 

# Le nuove regole per ridisegnare Milano

Atlante dei quartieri

Rispetto agli Studi d’area, meri documenti di indirizzo, questo strumento è una vera e propria norma in quanto inserito nel Pgt e che ogni ente pubblico o investitore privato è chiamato a rispettare. L’Atlante dei quartieri assolve a una duplice funzione:

1. predisporre una progettazione più coerente della città,

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2. mettere il Comune di Milano lontano da accuse di discrezionalità urbanistica dato che le indicazioni su come trasformare un luogo vengono proposte dai municipi, gli organi d’indirizzo e controllo amministrativo più vicini ai quartieri oggetto di intervento.

In sintesi, questo strumento specifica quali interventi sono previsti per una determinata area, come ad esempio piazze, scuole o piste ciclabili, da realizzare a scomputo oneri da parte di chi sta sviluppando un progetto immobiliare o di rigenerazione, cedendo le aree o attraverso altre forme.

# Dalla High Line sul Monte Ceneri alla riqualificazione di verde e spazio pubblico

Ideogram Ai – Highline Monteceneri

Al momento l’Atlante deve essere ancora presentato in via ufficiale ma sono già molte le richieste inviate dai Municipi, con ogni quartiere con il suo elenco e con due priorità ciascuno da scegliere per essere realizzate per prime. Tra quelli già definiti prioritari troviamo:

  • nel Municipio 1 la ciclabilità di tutta la circonvallazione interna, con viale Majno senza illuminazione  interrotto dalle barriere architettoniche, e a sistemazione del verde tra viale Monte Nero e via Lattuada per trasformarlo in un giardino e quella di viale Filippetti;
  • nel Municipio 3 al Rubattino la riqualificazione dello spazio pubblico e della viabilità, con l’esplosione del traffico a seguito dell’urbanizzazione spinta degli ultimi anni;
  • nel Municipio 5 la realizzazione di una continuità tra il Parco Agricolo Sud gli altri parchi del quadrante, attraverso percorsi alberati, pedonali e ciclopedonali, come il parco Bottoni, il parco Ravizza e il nuovo verde previsto per compensare la riqualificazione del deposito Atm di viale Toscana;
  • tra il Municipio 5 e il 6 la rigenerazione delle aree attorno del Lambro Meridionale;
  • nel Municipio 7 il recupero e la rigenerazione di piazza d’Armi e delle aree servite in futuro dal prolungamento della M1, piazza Axum e piazzale dello Sport, queste ultime anche grazie agli oneri dell’ex trotto;
  • nel Municipio 8 il sogno della riqualificazione del cavalcavia di viale Monte Ceneri trasformato in una grande passeggiata pedonale sopraelevata sul modello della High Line di New York

# Le piazze, oggi incroci trafficati, da rendere più pedonali

travelling.bogan IG – Piazza Medaglie d’Oro

Infine, alcune piazze che lo sono solo in teoria ma che in pratica sono dei non luoghi: incroci trafficati, disordinati e attraversati da binari tramviari, come piazzale Aquileia, piazza Medaglie d’Oro, piazzale Baiamonti, piazza Cantore.

Fonte: Repubblica Milano

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.