Un nuovo modo per cambiare volto alla città, partendo dai desiderata dei singoli municipi: questo è l’«Atlante dei quartieri». Una mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti di Milano da allegare al Pgt in corso di aggiornamento. Come funziona e quali sono alcune delle azioni prioritarie richieste, tra possibilità concrete e sogni.
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L’«Atlante dei quartieri» per il futuro di Milano: dall’Highline su Monte Ceneri alle nuove piazze
# La mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti della città
Palazzo Marino sta aggiornando il Pgt (Piano di Governo del Territorio) per plasmare il futuro della città. Tra i nuovi strumenti previsti ce l’Atlante di quartieri. Si tratta di una mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli quadranti della città, frutto delle richieste dei singoli municipi, e pensati per progettare lo spazio pubblico in funzione dei cittadini.
# Le nuove regole per ridisegnare Milano
Rispetto agli Studi d’area, meri documenti di indirizzo, questo strumento è una vera e propria norma in quanto inserito nel Pgt e che ogni ente pubblico o investitore privato è chiamato a rispettare. L’Atlante dei quartieri assolve a una duplice funzione:
1. predisporre una progettazione più coerente della città,
2. mettere il Comune di Milano lontano da accuse di discrezionalità urbanistica dato che le indicazioni su come trasformare un luogo vengono proposte dai municipi, gli organi d’indirizzo e controllo amministrativo più vicini ai quartieri oggetto di intervento.
In sintesi, questo strumento specifica quali interventi sono previsti per una determinata area, come ad esempio piazze, scuole o piste ciclabili, da realizzare a scomputo oneri da parte di chi sta sviluppando un progetto immobiliare o di rigenerazione, cedendo le aree o attraverso altre forme.
# Dalla High Line sul Monte Ceneri alla riqualificazione di verde e spazio pubblico
Al momento l’Atlante deve essere ancora presentato in via ufficiale ma sono già molte le richieste inviate dai Municipi, con ogni quartiere con il suo elenco e con due priorità ciascuno da scegliere per essere realizzate per prime. Tra quelli già definiti prioritari troviamo:
- nel Municipio 1 la ciclabilità di tutta la circonvallazione interna, con viale Majno senza illuminazione interrotto dalle barriere architettoniche, e a sistemazione del verde tra viale Monte Nero e via Lattuada per trasformarlo in un giardino e quella di viale Filippetti;
- nel Municipio 3 al Rubattino la riqualificazione dello spazio pubblico e della viabilità, con l’esplosione del traffico a seguito dell’urbanizzazione spinta degli ultimi anni;
- nel Municipio 5 la realizzazione di una continuità tra il Parco Agricolo Sud gli altri parchi del quadrante, attraverso percorsi alberati, pedonali e ciclopedonali, come il parco Bottoni, il parco Ravizza e il nuovo verde previsto per compensare la riqualificazione del deposito Atm di viale Toscana;
- tra il Municipio 5 e il 6 la rigenerazione delle aree attorno del Lambro Meridionale;
- nel Municipio 7 il recupero e la rigenerazione di piazza d’Armi e delle aree servite in futuro dal prolungamento della M1, piazza Axum e piazzale dello Sport, queste ultime anche grazie agli oneri dell’ex trotto;
- nel Municipio 8 il sogno della riqualificazione del cavalcavia di viale Monte Ceneri trasformato in una grande passeggiata pedonale sopraelevata sul modello della High Line di New York.
# Le piazze, oggi incroci trafficati, da rendere più pedonali
Infine, alcune piazze che lo sono solo in teoria ma che in pratica sono dei non luoghi: incroci trafficati, disordinati e attraversati da binari tramviari, come piazzale Aquileia, piazza Medaglie d’Oro, piazzale Baiamonti, piazza Cantore.
Fonte: Repubblica Milano
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FABIO MARCOMIN
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