Questa piazza è il “SALOTTO” d’Italia

La più elegante piazza d'Italia, e forse d'Europa, si ripresenta al grande pubblico

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La primavera ormai è arrivata ed è tempo di pianificare qualche giro che abbiamo lasciato in sospeso negli ultimi mesi. La tappa di oggi è Trieste, il capoluogo della regione a statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia. Una città piena di storia, un incrocio di culture, città dove sorge il confine con la Slovenia.

Credits: @Trieste.Italy(IG)

Questa piazza è il “SALOTTO” d’Italia

Trieste rappresenta da secoli un ponte tra l’Europa occidentale e quella centro-meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi. Il suo porto, nel 2016, è stato il porto italiano con più traffico merci ed uno dei più importanti nel sud Europa.

Città universitaria molto vivace, è famosa per i suoi bar, ma soprattutto per i suoi numerosi caffè.

# Piazza Unità d’Italia, il “salotto” della nazione

Piazza Unità d’Italia è la piazza principale di Trieste e uno dei punti più centrali e visitati dai turisti.

Non è un semplice punto della città in cui si passa, bensì è un vero e proprio salotto a cielo aperto dove si concentra la maggior parte dei palazzi di pregio della bella città di confine, perla indiscussa del Friuli Venezia Giulia.

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Credits: @Trieste.Italy(IG)

Posta ai piedi del colle di San Giusto, tra il Borgo Teresiano e Borgo Giuseppino, è considerata tra le più belle piazze italiane e ha la particolarità di essere direttamente affacciata sulle acque del Golfo di Trieste.

# La piazza dai molti nomi

La piazza, nel corso della storia, ha cambiato nome più volte: nata Piazza San Pietro, divenuta poi Piazza Grande, rinominata Piazza Francesco Giuseppe durante il periodo asburgico. Infine, nel 1955, anno in cui la città ritornò all’Italia con la scomparsa del Territorio Libero di Trieste, prese la denominazione attuale, ovvero Piazza dell’Unità d’Italia.

Oltre ad avere cambiato nome, la piazza è stata rimodellata più volte nel corso dei secoli.

# La riqualificazione della piazza

La pavimentazione in asfalto è stata rimossa e sostituita con blocchi in pietra arenaria simili ai tradizionali “masegni” che anticamente lastricavano la piazza. Il termine masegno, in veneziano, indica un blocco di pietra del peso di circa quaranta chilogrammi, intagliato in modo da farne un elemento della pavimentazione.

Credits: @Trieste.Italy(IG)

L’aspetto attuale di questa monumentale piazza è il risultato di una serie di lavori che l’hanno vista protagonista, gli ultimi dei quali risalgono al periodo 2001-2005 e hanno interessato anche tutti i palazzi che attualmente si trovano sulla piazza.

Nel 2001, sul lato mare è stato installato un sistema di illuminazione con led luminosi blu che intendono ricordare l’antico mandracchio che è stato interrato nel corso dei secoli.

# I sontuosi palazzi

Hanno sede in questa piazza alcuni dei principali palazzi e monumenti cittadini: il Municipio, il palazzo della Giunta regionale e il palazzo che in passato era sede della Luogotenenza austriaca e che oggi ospita la Prefettura.

Trieste_Piazza
Credits: @Trieste.Italy(IG)

Degni di nota anche altri palazzi storici, come palazzo Stratti (che ospita anche il caffè degli Specchi, storico caffè triestino), palazzo Modello e palazzo Pitteri che è il più antico della piazza.

Si trovano inoltre il Grand Hotel Duchi D’Aosta; il palazzo della compagnia di navigazione Lloyd Austriaco di Navigazione, poi Lloyd Triestino, ed ora sede della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

# La Fontana dei quattro continenti

Curiosa e purtroppo sfortunata, è la storia di questa fontana. Risale al periodo 1751-1754 (periodo austriaco della città) ed è stata costruita per rappresentare Trieste come la città favorita dalla fortuna grazie all’istituzione del porto franco da parte di Carlo VI e delle politiche di sviluppo di Maria Teresa d’Austria.

Fontana dei Quattro Continenti
Credits: @Trieste.Italy(IG) – Fontana dei Quattro Continenti

Il mondo è rappresentato da quattro statue allegoriche che richiamano i tratti delle persone che vivevano nei continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America).

L’acqua sgorgava da quattro figure allegoriche di fiumi, sempre ad indicare i continenti. La rappresentazione del Nilo ha il volto velato. Questo perché, al tempo, le sue sorgenti erano sconosciute.

La fontana fu rimossa nel 1938, per fare spazio nella piazza in cui sarebbe sfilato Benito Mussolini. Custodita all’Orto Lapidario, venne rimessa nella piazza solo nel 1970, in una posizione leggermente decentrata verso ovest. Nell’ottobre del 2000, nell’ambito della ristrutturazione dell’intera piazza, la fontana è stata spostata nuovamente al centro, riponendola in asse con il municipio.

# Concerti storici in piazza

La piazza, nel corso degli anni, è stata scelta da artisti di livello come salotto per i propri concerti. Vi ricordo solo qualche evento che rimarrà nella storia della città:

14.7.2009: Carlos Santana in concerto

25.05.2013: concerto dei Green Day, 9000 spettatori

26.07.2016: Concerto degli Iron Maiden, 15000 spettatori. Il gruppo è tornato nella stessa piazza il 17.07.2018

28.07.2016: Concerto di Mika

30.07.2016: Concerto di Simone Cristicchi, il quale ha un legame particolare con la città: è infatti uno dei pochi artisti che ha dedicato parte della sua discografia all’Esodo istriano-fiumano-dalmata.

19.06.2017: Esibizione della Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano

Il 06.10.2018 Bob Sinclar, uno dei più famosi DJ del mondo, ha fatto ballare 8000 persone sotto la pioggia battente, in occasione dei festeggiamenti per l’edizione numero 50 della Barcolana, storica regata velica che si tiene una volta all’anno a Trieste.

Credits: paesionline.it

LUCIO BARDELLE

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Lucio Bardelle
Nasco a Dolo (VE) nel 1979. Padre padovano, mamma vicentina, cresco nella terraferma veneziana. Studio Economia a Venezia, poi viaggio, per lavoro e per piacere. Vivo una decina d'anni tra Bologna, Lombardia e Roma, poi torno a Venezia. Sono appassionato di musica rock, suono la chitarra e il basso. Scrivo per una associazione locale a sostegno del cittadino (Oltre il muro), creata da Pietro, uno dei miei migliori amici, infortunatosi 15 anni fa durante una partita di calcio.