🛑 MILANO 2030: parcheggi dimezzati, strade ristrette. Il Comune dichiara guerra alle AUTO?

Il consiglio comunale di Milano ha approvato il Piano Aria Clima. Obiettivo condiviso (migliorare la qualità dell'aria) ma con modalità che non trovano tutti d'accordo. E c'è anche chi protesta portando esempi internazionali opposti alla linea scelta da Milano

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Credits: formulapassion.it

Il consiglio comunale di Milano ha approvato il Piano Aria Clima, strumento per ridisegnare l’attuale configurazione del capoluogo lombardo attraverso iniziative e azioni con l’obiettivo di porre le basi per una città sempre più “carbon neutral” entro il 2050. Obiettivo lodevole però sulle modalità per raggiungerlo non tutti sono d’accordo. 

MILANO 2030: parcheggi dimezzati, strade ristrette. Il Comune dichiara guerra alle AUTO?

# Meno mezzi, più aree a zero emissione e parcheggi dimezzati per combattere l’inquinamento e il cambiamento climatico

Credits: cardealer.co.uk

Il grande obiettivo è di combattere l’inquinamento atmosferico, fattore che incide anche sul cambiamento climatico, grazie a cinque ambiti di azione, 25 target e 49 azioni. Il piano approvato dal Consiglio Comunale mira a trasformare entro il 2050 la mobilità personale in mobilità attiva, rendendola sempre più ciclopedonale, intermodale e basata sulla “Mobility as a Service”. Per il raggiungimento dell’obiettivo si punterà entro il 2030 all’ampliamento di una Zero Emission Zone e di un’area pilota carbon neutral con il dimezzamento della mobilità motorizzata e della superficie dei parcheggi su strada.

# La rivoluzione nei trasporti e delle Zone trafficate. All’estero però non tutti vanno nella stessa direzione

Credits: formulapassion.it

L’introduzione di nuove tasse sui veicoli di maggiore dimensione, di una possibile soglia massima di chilometraggio massima annua calcolabile tramite monitoraggio satellitare, di Zone 30 e Zone a traffico pedonale privilegiato dettano il passo per una città sempre meno inquinata e congestionata a causa dei mezzi a motore. Saranno rivisti inoltre gli accessi e la circolazione nell’Area B in base alla diversa classificazione dei veicoli, idea supportata dalla realizzazione di piste ciclabili per biciclette e monopattini.

Non tutti sono però concordi sull’utilità delle azioni già messe in atto e che verranno rinforzate in futuro. Il blog Muovermi , il cui claim è “per una Milano più libera”, che non sia “solo divieti”, contesta la narrazione che le politiche antiauto e questa nuova corsa alle ciclabili siano una tendenza di successo in tutta Europa. Anzi:  scrive il blog che “le piste ciclabili improvvisate realizzate con la scusa della pandemia Covid”, hanno innescato uno scontento sfociato spesso in proteste come i casi di Vienna o Düsseldorf fino ad arrivare a Berlino che ha stabilito che le piste ciclabili “pop up”, sul tipo di molte di quelle fatte a Milano di recente, vanno eliminate in quanto non a norma e per i danni che stanno generando alla circolazione. 

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# Meno inquinamento grazie anche all’attenzione dei cittadini

Credits: lettoquotidiano.it

Tornando al Piano del Comune, non si ferma solo alla viabilità. Più condiviso risulta il piano di ridurre le maggiori fonti di inquinamento atmosferico che riguardano aspetti della vita quotidiana dei cittadini milanesi, su tutti i sistemi di riscaldamento e l’agricoltura intensiva. Vengono indicate l’eliminazione dei combustibili fossili a vantaggio di quelli privati e la promozione tra i cittadini di stili di vita “consapevoli” che riguardano per esempio un minor uso dell’acqua.

Fonte: quattroruote

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MARCO ABATE

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Marco Abate
Laureando in Scienze dell’Organizzazione presso l’Università Bicocca di Milano. Nato a Monza e da sempre amante della tecnologia e degli animali. Affascinato dai social network e dalla creazione di contenuti multimediali.