Lo STONHENGE dell’APPENNINO: opera di Ercole o del Diavolo?

Un ponte che si è formato naturalmente nel corso dei millenni. O è forse opera del demonio?

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Credits traveling_miles IG - Ponte d'Ercole

Ci troviamo nell’Appennino modenese e qui, nei secoli, è avvenuto un fenomeno che ha affascinato tutte le generazioni. Infatti, si è formato un ponte naturale che scavalca un piccolo rio d’acqua e ha molto da raccontare.

Lo STONHENGE dell’APPENNINO: opera di Ercole o del Diavolo?

# Opera di Ercole?

Credits: intornoalmontecimone.altervista.org

Il monolito è conosciuto sia come Ponte d’Ercole che come Ponte del Diavolo e si è formato dalla roccia scavata dall’acqua e dai venti. Dai reperti storici, sembra che questa opera di roccia fosse conosciuta già ai tempi degli antichi romani. Sembra che fosse proprio in quel periodo che prese il nome di “Ponte d’Ercole”, in quanto si riteneva che solo la mitica forza di Ercole potesse essere in grado di posizionare in quel modo un massiccio di pietra. Considerato un artefatto sacro, gli abitanti dell’epoca erano soliti portare in dono monete d’oro nei pressi del ponte per entrare nelle grazie dei numi del bosco.

# Il diavolo beffato

Proseguendo nella storia, giunge il Medioevo e, con lui, il timore di presenze soprannaturali. Il bizzarro e l’ignoto diventa qualcosa di maligno e il ponte viene soprannominato proprio “del Diavolo”, introducendo una nuova interpretazione della sua esistenza. In questo caso, si narra che un uomo chiese al Diavolo di costruire un ponte per lui, in cambio della propria anima. Si dice che il Diavolo accettò, creando il monolito sospeso, ma poi l’uomo non mantenne la sua promessa, ingannando la creatura e costringendolo ad accontentarsi dell’anima di un animale. Ora, però, la credenza afferma che il rancore non si è ancora placato e il Diavolo è pronto a prendersi la testa di chiunque la inserisca nei buchi che si sono formati nel ponte.

# Come arrivare per ammirare il ponte dal vivo

Credits: esplorazioniminime.wordpress.com

Se si vuole raggiungere il ponte del Diavolo per ammirarlo dal vivo, la strada non è per nulla complicata. Esiste un sentiero comodo e agevole che parte poco prima del paese di Lama. Seguendolo per circa 30/40 minuti, si potrà giungere all’area del ponte, fornita anche di tavoli e panche da picnic. Senza dubbio, una gita che vale la pena di essere fatta almeno una volta.

 

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Fonte: sentieridicioccolata.it

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MATTEO GUARDABASSI

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Matteo Guardabassi
26 anni, studente in Teoria e Tecnologia della Comunicazione all’Università di Milano-Bicocca, ma attualmente collocato nella mia regione natale, le Marche. Sono uno spirito curioso insaziabile, mi piacciono le opere di fantasia e spesso mi faccio ispirare anche dalla realtà.