Le 5 TRASFORMAZIONI che rivoluzioneranno Milano

Ecco i 5 cambiamenti che trasformeranno Milano

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Credits: elledecor.it

Lo sviluppo e la trasformazione della città non conosce stop rilevanti nonostante la pandemia. Ecco i cambiamenti più importanti a cui assisteremo nei prossimi anni.

Le 5 TRASFORMAZIONI che rivoluzioneranno Milano

#1 La rivoluzione di San Siro: terme alle ex scuderie, nuovo stadio e grattacielo

# Le ex scuderie de Montel diventeranno il più grande complesso termale italiano in una grande città. Apertura prevista nel 2022

Il più grande complesso termale italiano in una grande città sarà il risultato della trasformazione delle ex scuderie De Montel. Il progetto di restauro prevede di preservare gli edifici storici delle scuderie, riqualificando le decorazione Liberty delle facciate, e di utilizzare la presenza di acque termali nel sottosuolo per creare le nuove terme milanesi. Al suo interno saranno presenti vasche, idromassaggi, area beauty e solarium e il centro massaggi.

# Il nuovo stadio di San Siro pronto per le Olimpiadi Invernali

Credits: milano.repubblica.it

Sono previsti 1,2 miliardi di euro per la costruzione del nuovo stadio con annesso parco e centro di ritrovo culturale con attività sociali e ricreative come palestre all’aperto, uno skatepark, una parete da arrampicata ma soprattutto un museo dello sport. La scelta ricadrà sullo stadio “Anelli” proposto da Manica Sport o su “La Cattedrale” progettato da Popolus.

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# Il grattacielo di 152 metri per 29 piani dopo il 2026

Credits: elledecor.it

All’interno del progetto di realizzazione del nuovo stadio e di riqualificazione di tutto il quartiere di San Siro è prevista la costruzione di un grattacielo di 29 piani alto 152 metri.

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#2 MilanoSesto 3.0: 1,5 milioni di mq che ospiteranno “la Città della Salute e della Ricerca”, residenze, un mall commerciale e la nuova avveniristica stazione con passerella sospesa

Credits: Urbanfile – Masterplan MilanoSesto

La superficie trasformata sarà di 1,5 milioni di metri quadrati, sulla base del masterplan firmato da Foster + Partners, dove ci saranno: quartieri residenziali, un mall commerciale, spazi direzionali e alberghieri, nuove piazze e 45 ettari di verde diffuso. La realizzazione più importante però riguarderà la Città della Salute e della Ricerca che unirà le nuove sedi dell’Istituto Neurologico Besta ed Istituto dei Tumori, che lasceranno quindi l’area urbana di Milano.

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Credits: Urbanfile – Passerella Sesto Fs

Ci sarà anche una grande passerella sospesa al di sopra dei binari esistenti nella stazione di Sesto San Giovanni, che interscambia con la linea M1, che consentirà di congiungere due zone della città da sempre separate dalla ferrovia. La struttura moderna in ferro e vetro, con copertura fotovoltaica sarà in grado di alimentare completamente la stazione.  Attrezzata con bar, negozi e servizi, offrirà una vista panoramica sul nuovo grande parco urbano di cui diventerà il principale punto d’accesso.

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#3 La trasformazione nel quadrante sud-est: il nuovo quartiere di Santa Giulia per le Olimpiadi del 2026

Credits: risanamentospa.com – Masterplan Santa Giulia

Il quartiere di Santa Giulia Nord, oggi solo terreni abbandonati dove un tempo sorgeva la Montedison, beneficerà di un investimento 2,5 miliardi di euro per la sua riqualificazione. Verranno edificati uffici per circa 52.000 metri quadrati con 3.000 mq di spazi retail di servizio. Oltre a questo sono previste fino a 2.500 residenze da mettere sul mercato e case da gestire in affitto, un parco di 30 ettari, nuove scuole e un museo.

L’elemento di spicco dell’area sarà il PalaItalia, l’arena da completare per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 che fungerà da palazzetto del ghiaccio per le gare di hockey. Tra le opere di viabilità e di trasporto pubblico è prevista la conclusione dell’innesto della Paullese all’ingresso della città e la realizzazione della tranvia che collegherà la stazione M4 Forlanini FS con la stazione M3 Rogoredo attraversando tutto il nuovo quartiere e la porzione già esistente a ridosso della stazione ferroviaria.

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#4 Lo sviluppo del sistema dei traporti: la nuova linea M4, il raddoppio della M5 fino a Monza e i prolungamenti delle linee esistenti nell’hinterland

Nuove linee

Lo sviluppo del trasporto pubblico, soprattutto la costruzione di km di metropolitane, sarà un fattore che impatterà notevolmente sul traffico, sulla mobilità e la vita dei cittadini in generale nel prossimo futuro. Secondo i piani, dai 96,8 km attuali, nel 2023 la lunghezza della rete sarà di 114 km, con 136 stazioni, mentre nel 2030 si arriverà a 130,5 km di estensione per un totale di 151 fermate

Tutte le aperture previste in ordine cronologico:

#1 La nuova linea M4 Linate-San Cristoforo da est a ovest per 15 km e 21 fermate. In primavera di quest’anno le prime 3 fermate. Nel 2023 tutta la tratta operativa

La quinta linea di Milano, la M4, dovrebbe inaugurare nella sua interezza entro la fine del 2023 collegando l’aeroporto di Linate a est con la stazione di San Cristoforo Fs a ovest passando per il centro storico sul percorso della cerchia dei Navigli. Prima tappa nella primavera di quest’anno con la tratta Linate-Forlanini F.S., nel 2022 fino a San Babila, poi l’anno successivo l’apertura completa.

#2 Nel 2023 apriranno le due stazioni del prolungamento a nord della M1: Restellone e Monza-Bettola

Credits: Urbanfile – Prolungamento Monza Bettola

Sempre nel 2023, pur con tutti i ritardi accumulati, apriranno le due fermate di Restellone e Monza-Bettola sulla linea M1 a nord, un prolungamento di circa 1,9km di lunghezza.

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#3 Nel 2030 la M1 si allungherà a sud-ovest con 3 fermate fino al quartiere Olmi, a ridosso della tangenziale ovest

Credits: Urbanfile – Prolungamento Bisceglie-Quartiere degli Olmi

I prolungamenti della linea M1 toccheranno anche il quadrante sud-ovest con 3 fermate e 3,5 km di estensione da Bisceglie al Quartiere degli Olmi a ridosso della tangenziale ovest. Il bacino d’utenza servito comprenderà i comuni di Cesano Boscone, Settimo Milanese, Cusago e la connessione della statale 114 con la tangenziale per l’ingresso in città delle auto provenienti da Cisliano, Albairate, Abbiategrasso. 

#4 Nel 2030 è previsto anche il raddoppio della linea M5 a nord, entrando nella provincia di Monza Brianza oltre il Parco della Villa Reale fino al Polo Istituzionale

Credits: Urbanfile – M5 Bignami-Monza

Dopo la stazione di Bignami, ora capolinea, verranno costruite altre 12 fermate, quasi raddoppiando la lunghezza attuale della M5 con l’aggiunta di 13 km di binari. La linea attraverserà i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza. L’inaugurazione completa di questa nuova tratta è programmata per il 2030.

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#5 La “Città nella città” nell’ex-area Expo completata entro il 2030

Masterplan Mind suddiviso per aree funzionali

L’area di 1,1 milioni di mq ereditata dall’Esposizione Universale del 2015 è in corso di trasformazione, diversi edifici sono già funzionanti e alcuni come l’Ospedale Galeazzi è già in fase avanzata di costruzione. Entro il 2030 quando tutta l’area sarà riconvertita e diventerà un piccola città nella città con decine di migliaia di persone presenti ogni giorno.

Per metà sarà a verde con il parco lineare più grande d’Europa e nel resto sarà suddivisa in 6 aree con specifiche destinazioni d’uso.

Nello specifico ci saranno:

#1 il parco lineare più grande d’Europa lungo 1,5 km,
#2 un lab-hub per l’innovazione sociale nel terzo settore con sede a Cascina Triulza, eredità dell’Esposizione Universale del 2015,
#3 il nuovo polo ospedaliero ICRSS Galeazzi nel 2022
#4 l’istituto di ricerca Human Technopole, che avrà sede a Palazzo Italia e in alcuni edifici circostanti, a conclusione nel 2024
#5 il nuovo Campus Scientifico per l’Università Statale di Milano pronto entro il 2025
#6 il “West Gate”: l’area commerciale e residenziale
#7 il Mind Village: il parco scientifico e  tecnologico con gli HQ delle multinazionali.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.