Gli STEREOTIPI sui QUARTIERI di Milano

I milanesi sono i loro quartieri

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Credits: milanolife.it

Anche se Milano non è come Siena, i quartieri hanno una loro identità che finisce con il caratterizzare agli occhi degli altri chi ci abita. 

Gli STEREOTIPI sugli ABITANTI dei QUARTIERI di Milano

# Gli anarchici di Lambrate

make lambrate great again

L’unico quartiere che si era “proclamato” come repubblica indipendente. Lambrate da sempre è gelosa della sua diversità. E’ stato annesso controvoglia a Milano ma i suoi abitanti continuano ad affermare la loro autonomia. Una piccola città stato all’interno di Milano. 

# I teppisti di Quarto Oggiaro

Credits: milanoinmovimento.com
Quarto Oggiaro

Un quartiere con trascorsi impietosi e che ancora oggi si porta dietro la nomea di luogo malfamato. Anche soprannominato “quarto raggio” i suoi abitanti vengono visti da molti milanesi come dei teppisti. 

# I tossici di Rogoredo

Credits: www.ilgiornale.it

Qui il “boschetto della droga” ha contribuito a creare lo stereotipo anche per i tranquilli abitanti del quartiere. Ormai quando si dice di venire da Rogoredo scatta l’abbinamento automatico con il mondo della droga. 

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# I pettinati di Segrate

Milano
Milano

Chi vive a Segrate viene considerato come un essere cresciuto nell’ovatta, impermeabile a tutti i mali del mondo. Perfettamente pettinati e vestiti da prima comunione, chi è nato e cresciuto a Segrate viene visto come un mantenuto al di fuori dai mali del mondo. 

# I ricchi di Basiglio

Milano
Milano

Ricchi e annoiati. Vivono in un sobborgo da cui è più facile arrivare a St. Moritz che a Milano. 

# Gli snob di Brera

Credits: @breradesigndistrict
Pettinaroli

Chi abita a Brera è considerato uno snob. Parte di una elite semidivina secondo chi abita in quartieri più defilati. Gente dal doppio cognome e che raramente lascia il quartiere. Così vengono visti. Un tempo erano artisti, oggi sono un simbolo dell’aristocrazia milanese. 

# Gli arricchiti di CityLife

credit: Instagram – @citylifemilano

Secondo chi vive in centro, CityLife è la nuova terra di frontiera dei nuovi ricchi. Cantanti, influencer, calciatori con smania di protagonismo. 

# Gli universitari di città studi

Se abiti a città studi sei uno studente anche se hai novant’anni. 

# Il Far West di Ponte Lambro

Alba di fuoco a Ponte Lambro

Viene considerato dai molti la Mecca della malavita. Chi non c’è mai stato lo immagina come il mondo di 1997 Fuga da New York. Pochi milanesi dell’Area C conoscono qualcuno di Ponte Lambro. 

I radical dell’Isola

Credits: geomark86
IG – Isola Milano

Il quartiere dove si condensa la maggior quantità di radical di Milano. L’isola è il quartiere più radical di Milano. 

L’arcobaleno di Buenos Aires

Credits: milanoevents.it – Incrocio Pista ciclabile Bastioni di Porta Venezia

Da decenni è il quartiere di riferimento della comunità LGBT di Milano. In chi si affida ad etichette e a pregiudizi scatta questo abbinamento oppure quello di provenire da paesi esotici. In generale chi abita in questa parte di Milano è visto come parte del mondo più internazionale e open mind della città.

I cinesi di Sarpi

i cinesi non muoiono

Per molti milanesi a Chinatown ci vivono i cinesi. Così come nel quartiere dietro Segesta a San Siro pensano che vivano solo musulmani. 

Area C = PD

resta o va via? Credit: e-gazette.it

Ormai noto in tutta Italia. L’area C ha preso il posto di Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia, dove la sinistra raggiunge percentuali bulgare.  

Continua la lettura con: Gli stereotipi delle università milanesi

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