7 DONNE INFLUENTI e di TALENTO su cui puntare per la rinascita di MILANO

7 donne di grande talento per ispirare un nuovo fermento milanese in cui l'universo femminile sia ancora più protagonista

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Dovendo scegliere, a chi affidereste la rinascita di Milano? Se ci fosse data questa possibilità noi punteremmo certamente su un team di donne scelte fra quelle che hanno reso grande la nostra città e si sono distinte in questi anni per doti di preparazione, professionalità, talento, passione, determinazione, originalità, innovazione, sensibilità, coraggio, intelligenza creativa, sguardo lungimirante e profondo verso gli esseri umani e verso il futuro. Ne abbiamo individuate 7, tra quelle più influenti e di talento che da sempre vivono, lavorano ed operano su Milano.

A loro abbiamo domandato quali iniziative metterebbero in campo e in quali settori vorrebbero intervenire per attuare concretamente la rinascita ed il rinnovamento di Milano soprattutto dopo l’emergenza sanitaria che ha paralizzato per lunghi mesi la nostra città ed i suoi cittadini.

7 DONNE INFLUENTI e di TALENTO su cui puntare per la rinascita di MILANO

#1 Federica Olivares

Credits: unicatt.it – Federica Olivares

Laureata in politica monetaria all’Università Statale di Milano e specializzata in economia internazionale a New York, dal 1986 crea e dirige la Casa Editrice “Edizioni Olivares”, di cui è Presidente, che pubblica i volumi dei più autorevoli esponenti internazionali del pensiero manageriale, ed una collana di Ecologia sociale. Oggi Director, International Program dell’Universita’ Cattolica, Editore a Milano e New York, Vice Presidente del Piccolo Teatro fino al 2019. Come Consigliere del Ministro degli Esteri, nel governo Monti, ha ideato e coordinato l’Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti 2013. Come membro del CdA della RAI ha dato vita al Forum mondiale delle Nazioni Unite presso l’ONU a New York e oggi siede nel Board del Department of Italian Studies di New York University. E’ consigliere di amministrazione della Commissione Fulbright per gli Scambi culturali fra Italia e Stati Uniti. È stata Leader del Team Internazionale per il Dossier di candidatura a Capitale della Cultura Europea 2019 della Città di Bergamo.

Riteniamo che rappresenti un vero e proprio talento su cui puntare per la rinascita di Milano perché come è stata ben definita in una recente intervista: è una cacciatrice di idee con un grande amore nei confronti di Milano ma con una visione cosmopolita ed internazionale.

Alla domanda su quali iniziative attuerebbe per la rinascita di Milano risponde: “oggi è urgente leggere questo libro dal titolo “ASCOLTA IL TUO CUORE, CITTA’ di Alberto Savinio, pseudonimo Andrea Francesco Alberto de Chirico”. Si tratta di un libro alla cui lettura, ci spiega la Dott.ssa Olivares, lei torna periodicamente perché “in esso l’autore narra di quando percorre le vie di Milano il giorno successivo alla fine della seconda guerra mondiale. Vede le macerie ma nelle macerie rintraccia il nerbo fortissimo che viene dal passato dalla città. A differenza di quanto si può pensare il libro non ci porta al passato di Milano ma al suo futuro. Milano ha inciso nella propria storia il proprio destino, che è quello di rialzarsi ogni volta reinventandosi ogni volta e divenendo dopo ogni caduta, sempre più grande e più innovativa”. Ci rammenta la Dottoressa Olivares che “Milano è stata invasa dagli unni, dagli austriaci, dagli spagnoli ed ha superato indenne persino gli anni bui del terrorismo. Anche questa volta la città risorgerà dalle proprie ceneri ma solo a condizione di essere consapevole del proprio genius loci e di fissare un nuovo centro di gravità, un nuovo equilibrio rintracciando la propria identità, il proprio dna, i propri talenti e le specificità che l’hanno resa grande non solo in Italia ma nel mondo intero. In questo senso auspica anche venga riletta la storia di Milano, ai giovani, ai cittadini, nelle piazze, nelle scuole, nei centri di aggregazione perché solo se avremo coscienza di chi siamo veramente e da dove veniamo sapremo identificare la giusta direzione per un nuovo rinascimento milanese.”

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#2 Stefania Lazzaroni

Credits: Vanity Fair – Stefania Lazzaroni

Dal 2013 Stefania Lazzaroni è Direttore Generale di Fondazione Altagamma e come membro dell’executive team coordina le attività della Fondazione. Altagamma riunisce dal 1992 le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa Italiana che sono ambasciatrici dello stile italiano nel mondo. Le aree di attività della Fondazione si articolano tra promozione del comparto e del Sistema Paese, relazioni istituzionali, progetti di marketing strategico per le aziende e valorizzazione dei talenti e della manifattura. Precedentemente Stefania ha ricoperto ruoli legati alla Comunicazione d’Impresa, alla Corporate Social Responsability e alla gestione delle Crisi Reputazionali in gruppi italiani e multinazionali.

Incarna perfettamente lo spirito e l’essenza di Milano perché è espressione di un’economia fondata sull’intraprendenza creativa e sulla cultura artigianale e crede nell’inestimabile valore dello stile italiano.

Le iniziative che metterebbe in campo per Milano si basano sulla sua centralità: “Milano come centro di raccolta e di irradiazione e come modello di una imprenditorialità connotata da cultura e creatività non solo nei confronti del resto dell’Italia ma anche del mondo”. Il Direttore di Altagamma risponde infatti che: “Il rilancio di Milano deve muovere dal rafforzamento della cifra culturale che la città si è costruita negli anni ovvero quella di essere un polo di attrazione della creatività e dell’eccellenza imprenditoriale Italiana. Una città icona dell’Italia più contemporanea e al tempo stesso una vetrina internazionale del nostro stile di vita. I numerosi showroom, i negozi monomarca, le sfilate, le Università, i Saloni, le fiere, gli eventi aperti sempre più numerosi espressione delle straordinarie filiere della moda, del design, dell’alimentare, della cultura e di tutti i comparti in cui si esprime l’eccellenza italiana. La valorizzazione di questo patrimonio italiano, che fa perno sulla città di Milano, è al centro delle strategie di Altagamma e costituisce una significativa leva reputazionale per tutto il nostro sistema Paese”

#3 Rossella Sobrero

Credits: vita.it – Rossella Sobrero

Si laurea in Scienze politiche presso l’Università Statale di Milano. Dal 2002 è socia fondatrice e presidente di Koinètica, società con cui progetta e gestisce campagne di comunicazione e corsi di alta formazione per organizzazioni pubbliche e private promuovendo la cultura della CSR, dell’innovazione sociale e della sostenibilità, da lei stessa definita come: “capacità di coniugare gli aspetti economici con l’impegno per l’ambiente e per il sociale, ovvero impatti positivi per le persone e la comunità“. E’ anche membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pubblicità Progresso e membro del Consiglio di ASSOCOM. Nel 2019 è stata eletta Presidente della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI), la federazione più importante in Italia nel settore della comunicazione. E’ docente di Comunicazione Pubblica e Sociale all’Università degli Studi di Milano e di Marketing non convenzionale all’Università Cattolica di Milano.

Il suo valore aggiunto per un rinnovamento di Milano consiste nel fatto che crede fortemente nei valori della condivisione, del confronto; nei giovani; nella formazione, nella vita associativa e nella cultura.

Alla domanda su quali iniziative vorrebbe vedere attuate per il rilancio di Milano risponde: “Vedo la mia città come un vero laboratorio di sperimentazione: mi auguro che Milano sia sempre in grado di innovare in una logica di sostenibilità e inclusione”. Quali esempi di Milano come grande incubatrice di esperienze positive cita le bellissime iniziative del “crownfonding civico”, (recentemente lanciato dal Comune di Milano) “con l’obiettivo di far ripartire la città dopo l’emergenza sanitaria dovuta al covid ed i progetti che si propongano di creare all’interno della rete urbana, veri e propri spazi di incontro tra generazioni differenti, ed in particolare tra giovani ed anziani”.

#4 Carola Salvato

Credits: alfemminile.com – Carola Salvato

Nasce a Gemona del Friuli ma si trasferisce giovanissima a Milano dove si cimenta e matura la propria esperienza nel mondo della comunicazione e del marketing, di cui la maggior parte nel settore Healthcare (Healthcare e Life Science) su progetti integrati e multidisciplinari. Nei suoi anni di carriera ha ricoperto numerosi ruoli manageriali in aziende quali Dedalus Group, McCann e TBWA Group. Un’esperienza che spazia dal digitale, all’advertising, dal branding alle relazioni pubbliche. Nel 2013 viene nominata CEO di Havas Life Italy, una delle più importanti agenzie internazionali di comunicazione nel settore healtcare. Da Marzo 2019 è stata nominata Presidente del capitolo italiano di Global Women in PR (GWPR), un network internazionale di rappresentanza per i manager donna che in tutto il mondo operano nel settore della Comunicazione e delle RP, per contribuire al dialogo sulla cultura dell’inclusione di genere, quale driver di crescita del sistema Paese, e promuovere progetti integrati e iniziative sulle politiche di genere.

L’abbiamo scelta per le sue innate doti di leadership e per la sua visione inclusiva e circolare di come dovrebbe essere interpretata oggi l’economia, capace di far emergere il vero potenziale della finanza, in grado di rinnovare la visione umanistica della polis, in cui l’uomo è il traguardo ed il sistema non può che concorrere alla realizzazione di un ecosistema interconnesso e collaborativo.

Alla domanda su cosa sarebbe opportuno realizzare per il rilancio di Milano risponde che: “bisognerebbe investire nelle politiche di genere, nelle eccellenze di Milano (moda, design, creatività, servizi), in una tecnologia dal volto umano in grado di connettere l’uomo ed i suoi bisogni, nella mobilità per rendere l’impatto dell’inquinamento meno gravoso e la vita nelle strade più accessibile. Milano deve anche investire in progetti per rendere le periferie un luogo di incontro, uno spazio di cultura e scambio, un satellite stesso della città, non un mondo lontano e disconnesso dal centro e dai suoi privilegi. Milano ha un bisogno vitale di sostenere progetti di economia consapevole e soprattutto far restare connesso l’uomo con sé stesso e l’ambiente”.

#5 Rosanna D’Antona

Credits: siciliaedonna.it – Rosanna d’antona

Il suo background è umanistico, con una laurea in lingue presso l’Institut des Haute Etudes d’Interprétariat, (oggi IULM) e corsi di aggiornamento presso la facoltà di comunicazione alla Boston University, Massachusetts. E’ imprenditrice e nel 2003 la società D’Antona&Partners, oggi Havas PR Milan di cui è stata Presidente Onorario del Consiglio di Amministrazione fino al 31 ottobre 2019. Dal 1997 al 2003 è stata Ceo di Edelman Europe.. Dal 1979 al 1987 è stata socia e Membro del Consiglio di Amministrazione di Mavellia (oggi MS&L). Dal 2006 al 2010 è stata Vicepresidente e nel Consiglio di Assorel. Nel luglio 2010 è stata eletta Presidente di Europa Donna Italia, movimento internazionale per i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno. L’8 marzo 2016 le è stato conferito dalla Fondazione “Aiutiamoli a vivere” di Terni, in qualità di Presidente di Europa Donna Italia, la targa: “Capace di sognare, capace di realizzare” che premia ogni anno una donna che con il suo operato ha contribuito a sostenere le istanze delle pazienti oncologiche. Nel gennaio 2017 è stata nominata fra le 50 Top Women in PR Award 2017 di New York.

Le sue innate doti di capacità, determinazione, e di abilità nel tradurre progetti molto ambiziosi in opere concrete fanno di Lei una donna d’eccellenza a cui sarebbe auspicabile affidare la ripartenza di Milano.

Alla domanda su quali iniziative vorrebbe mettere in campo risponde che vorrebbe: “a) maggiori spazi per le donne, principalmente per la loro grande capacità di cura e sviluppo per la città; b) che fossero intraprese in futuro iniziative legate a cultura, letteratura, arte, design, accoglienza in linea con lo stile di vita tipicamente italiano; c) che fosse data maggior valorizzazione alle periferie, mediante eventi, concerti, teatro, produzioni televisive o cinematografiche; d) fossero messi in campo investimenti massicci sulla tecnologia, sulla viabilità a basso impatto o a impatto zero, sulla ricerca accademica e sui centri di eccellenza per la salute; sulle giovani famiglie con supporto alla loro conciliazione tra lavoro, assistenza ai figli e agevolazioni per favorire la pianificazione della loro crescita; sui i poli già universalmente riconosciuti della città di Milano quali come moda, design, architettura e finanza, da potenziare e da accrescere ancora”.

#6 Serena Porcari

Laureata con lode in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, è Consigliere Delegato di Fondazione Dynamo dal 2004 e Vice Presidente dell’Associazione Dynamo Camp Onlus; dal maggio 2010 è Presidente di Dynamo Academy srl Impresa Sociale. È membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione Serious Fun Children’s Network e Community Advisor della Fondazione Newman’s Own USA. E’ Chair of the Program Commitee e membro dell’Executive Committee di Serious Fun Children’s Network USA. E’ Consigliere della Fondazione Serious Fun Children’s Network Europe. Inoltre, è parte del Comitato per l’internazionalizzazione di Banca Prossima. E’ Consigliere Indipendente di COFIDE Spa. Maria Serena ha fatto parte di Aspen Junior Fellows. È stata uno dei fondatori di The Hub di Milano, sede milanese del network internazionale per l’innovazione sociale.

Sarebbe auspicabile puntare sul suo talento in considerazione delle sue bellissime iniziative filantropiche e per il grande impegno nelle cause sociali.

Le sue proposte per una ripartenza di Milano si declinano nei seguenti termini: “Milano ha bisogno di riposizionarsi dopo questa situazione di crisi, riacquistando una posizione di leadership globale nelle iniziative di filantropia privata e collaborazione pubblica.

Concretamente:

  • vincere una delle prossime edizioni della Majors Challenge di Bloomberg Philanthropies;
  • creare un grande evento nel quale far incontrare city leaders, urbanisti, architetti, imprenditori sociali, imprese, innovatori e artisti per immaginare soluzioni tipicamente milanesi ma scalabili per tutte le città (con il distanziamento sociale necessario può essere una produzione televisiva, poi un vero incontro)
  • inventare una applicazione per misurare l’impatto sociale di iniziative di volontariato dei cittadini per la città di Milano, in un periodo di tempo definito”.

#7 Maddalena Fragnito

Maddalena Fragnito è un’attivista culturale che esplora le relazioni tra arte, transfemminismo e tecnoloogie a partire da pratiche di riorganizzazione e redistribuzione della cura. Al momento è dottoranda al centro di ricerca Postdigital Cultures dell’Università di Coventry. Ha cofondato MACAO (2012), un centro culturale autonomo a Milano e Soprasotto (2013), una scuola per la primissima infanzia auto-organizzata da genitori. Fa parte dei gruppi di ricerca/azione Rebelling with Care (2018), Pirate Care (2019) e Biofriction (2020).

Vorremmo puntare su di lei perché collabora come artista e ricercatrice con diverse istituzioni culturali e Università.

Alla domanda su quali siano gli aspetti su cui investire a Milano per una ripartenza risponde citando un’iniziativa concreta già in atto: “Abbiamo riaperto un movimento a Milano ed in Italia per la scuola composto da genitori, insegnanti, educatori e studenti, uno spazio di mobilitazione e riflessione trans-generazionale e oltre le categorie del lavoro. Questo movimento si è unito intorno all’urgenza di rimettere al centro la scuola impegnandosi a garantire un diritto, quello all’istruzione, equo per tutte e tutti e su ogni territorio (da qui il nome Priorità alla Scuola). Da una parte, quindi, una mobilitazione nata perché tutte le scuole pubbliche di ogni ordine e grado siano riaperte in sicurezza, presenza e continuità senza riduzione di orario a settembre; dall’altra, una riflessione che si sviluppa intorno al desiderio di migliorare la scuola pubblica del presente. Ovvero come sperimentare nuovi percorsi di formazione e ridefinire le modalità educative a partire dagli elementi di crisi che stiamo vivendo. Nello specifico, ci preme sottolineare la necessità di aggiornare i percorsi di formazione dei minori con tematiche da cui non possiamo più prescindere per ambire un futuro migliore: ambiente, cura e salute. Ambiti che la scuola deve articolare e rimettere al centro per stabilire un nuovo equilibrio tra corpi, comunità e territori”.

# Con donne di questo spessore e con idee e progetti di tale portata il futuro appare certamente meno denso di nubi

Le articolate risposte di queste menti brillanti, oltre a testimoniare un grande amore per Milano, rivelano che sotto la cenere cova un fermento intellettuale vivacissimo, presente ben prima della recente battuta d’arresto forzata, un fermento che proprio grazie a questo duro colpo inferto a Milano trova un nuovo sbocco e nuova linfa vitale.

Gli spunti forniti da queste donne, fonte di ispirazione e che sanno coniugare sapientemente cuore e razionalità, trasformando le sfide e gli ostacoli in opportunità di ripartenza, rendono ancor più evidente che è urgente ed improcrastinabile dare maggiore voce e spazio al talento femminile, motore e argano del cambiamento e del rinnovamento di Milano. Con donne di questo spessore e con idee e progetti di tale portata il futuro appare certamente meno denso di nubi. Contiamo e puntiamo quindi su di loro per un futuro migliore, per una Milano all’avanguardia, ricordando che il potere logora chi non ce l’ha e chi ce l’ha, a patto che sia maschio. Se è femmina, è tutta un’altra storia.

ARIANNA FERRARI

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Arianna Ferrari
Sono un'avvocato, di origine mantovana ma innamorata da sempre della città di Milano dove vivo dai tempi dell'Università. A dispetto dell'"immanenza" della professione che esercito, spesso strizzo l'occhio ad interessi più trascendenti. Gli animali sono una delle mie passioni. Ho due cani tre gatti e un marito. Ho uno spiccato senso della giustizia che spesso mi porta a battermi per ciò in cui credo, senza riserve.