Le FAKE NEWS istituzionali: più infetti in Germania dopo la riapertura e treni per Napoli presi d’assalto dal 4 maggio

L'informazione sta sempre più trasformandosi in una fiction utilizzata per accreditare il proprio padrino politico o per screditare il proprio avversario. Uno scenario inquietante e pericoloso

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Impennata dei contagi in Germania dopo l'allentamento? Non per il dailymail

Le fake news sono diventate uno dei principali nemici di politica e organi di informazione istituzionali. Il problema è chi controlla il controllore? Ossia cosa succede se a essere fucina di fake news sono proprio i politici e gli organi di informazione più accreditati? Vediamo due esempi delle ultime 24 ore.

Le FAKE NEWS istituzionali: più infetti dopo la riapertura in Germania e treni per Napoli presi d’assalto dal 4 maggio

#1 Più infetti dopo la riapertura. La Germania torna alla “fase uno”. FALSO

Coronavirus, contagi e morti ora spaventano l’Europa: Parigi e Berlino tornano alla “fase uno”. Questo titola La Stampa il 29 aprile. Una notizia rilanciata in prima serata in apertura da tutti i telegiornali e dalla maggior parte della stampa italiana è stata quella dell’aumento del tasso di contagio, il famoso indice R0 che indica quanto l’uscita dall’emergenza epidemica sia vicina. Questo era il titolo di apertura del TG1 “GERMANIA, PIÙ INFETTI DOPO LE RIAPERTURE”  e questa l’introduzione: “Preoccupazione in Germania. A poco più di una settimana dalle prime aperture cresce il tasso di contagio, torna al rapporto 1 a 1: ogni persona ne infetta un’altra. Mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici.

Come spiega Berlino Magazine, nell’articolo “No, non è vero che i contagi in Germania stanno salendo” non è vero né che i contagi stanno salendo né che la Germania ha intenzione di tornare a una fase uno, in realtà già molto blanda se paragonata a quella italiana.

Partendo, infatti,dal presupposto che l’indice R0 attorno a 1 non è preoccupante, ma come dimostrano i dati del Robert Koch Institute il rallentamento del livello di contagiosità è in calo costante da quanto sono state allentate le misure e comunque al livello del 22 marzo, in Germania non hanno nessuna intenzione di ritornare indietro con le disposizioni precedenti.

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Al contrario tutte le informazioni di chi vive, ad esempio a Berlino, raccontano di un Paese che consente ogni tipo di attività all’aperto pur nel rispetto di un minimo distanziamento sociale e precauzioni quando dovute come le mascherine sui mezzi pubblici, così come sono aperte la scuola e tutte le principali attività commerciali e di ristorazione. Inoltre come riporta il dailymail la crescita dei contagi in terra tedesca sta registrando i dati più bassi dell’ultimo mese e mezzo.

Da considerare infine, riguardo all’articolo su La Stampa, che neppure la Francia ha deciso di tornare alla fase uno. Ha semplicemente modificato il calendario del ritorno a scuola.

Fonti: berlinomagazine.com e dailymail.co.uk

“lockdown” berlinese

# Fase 2, presi d’assalto i treni per Milano. FALSO

4 maggio: tutto esaurito per i treni da Milano a Napoli il 4 maggio, giorno di ingresso nella cosiddetta seconda fase. Notizia rilanciata anche dal corriere del mezzogiorno e dalle principali testate giornalistiche e telegiornali. Il presidente De Luca ha prontamente affermato “Ho espresso fortissima preoccupazione che arrivi di massa possano determinare espansione del contagio e vanificare i sacrifici fatti per due mesi dai nostri concittadini.”

Il messaggio del Mattino è chiaro: il governatore della Campania ha ragione nel chiedere la difesa dei confini della Campania da chi arriva dal nord.

La notizia puzza di bruciato. In particolare perchè per i trasferimenti da una regione all’altra nulla cambia con il 4 maggio: non si potevano fare prima e non si potranno fare neppure dopo. Visto l’esiguo numero di treni giornalieri la possibilità di esaurimento di biglietti non sarebbe stata da escludere, ma basta una rapida ricerca sul sito di Trenitalia per verificare l’infondatezza della notizia.

Scegliendo qualsiasi altro giorno per l’acquisto di un biglietto si può vedere, che posto più posto meno più ci si avvicina alla data partenza, le disponibilità non mancano. Inoltre le sedute sono alternate, quindi vi è il distanziamento sociale richiesto, ci saranno screening sanitari alla partenza e all’arrivo e il controllo dell’autocertificazione e quindi avere comprato un biglietto non garantisce la certezza di partire. Persino una tv locale campana ha smascherata questa “bufala”, aggiungendo come non c’è il tutto esaurito sui voli aerei in quanto non ci sono compagnie di volo in servizio ad oggi.

# Solo gli ultimi due esempi di un’informazione sempre più somigliante a una fiction politica

L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown imposto tramite decreti di dubbia legittimità ha evidenziato ancora di più il ruolo di responsabilità degli organi di comunicazione, quali baluardi informativi verso i cittadini. La triste verità è che mentre tutti dichiarano di voler combattere contro le fake news messe in giro dai profili social di persone comuni, la disinformazione per fini politici sta raggiungendo livelli mai visti in una democrazia. Si è infatti passati dalla strumentalizzazione di notizie a inventarsi di sana pianta notizie false, pur di accreditare la versione della propria parte o del proprio padrino politico. 

Secondo diversi commentatori, la strategia dominante in atto nel nostri organi di informazione è quella della paura. Come è già capitato nei periodi più bui della nostra civiltà la paura è l’arma principale per poter accentrare più potere in poche mani, riducendo la libertà e i diritti ai cittadini. Sembra incredibile vedere in un Paese che ritenevamo libero, quante persone liberamente accettano di delegare la propria libertà e le decisioni sulla propria vita a un’autorità superiore. Autorità non eletta e, peraltro, non sempre lucida nell’esercizio del suo potere.

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.