In estate MORTALITÀ AL NORD a meno 4% rispetto all’anno scorso

Il report del Ministero della Salute mostra risultati incoraggianti. Graziano Onder dell'ISS, afferma: "Il Coronavirus ha compiuto una selezione di persone che si sarebbero spente a breve". E "Il coronavirus non miete più vittime". Tutti i dati dell'indagine

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Credits: ilgiorno.it

Il report del Ministero della Salute sull’Andamento della mortalità giornaliera complessiva (Sismg) nelle città italiane, relativo al periodo 6 maggio-31 luglio, misura indirettamente quale incidenza sta avendo il Covid sulla mortalità del Paese.

A partire da metà giugno il tasso di mortalità complessivo al Nord è inferiore a quello dell’anno scorso, segno che non solo il Covid di fatto non sta impattando sulla mortalità ma il calo potrebbe suggerire che avrebbe anticipato i morti che sarebbero avvenuti nei mesi successivi. 

L’ipotesi è che a fine anno il numero totale di morti nella popolazione dovrebbero rimanere in linea con quelli degli anni precedenti. Analizziamo il report e il commento di Graziano Onder capo dipartimento malattie cardiovascolari e invecchiamento dell’ISS, che dichiara: “Il Coronavirus ha compiuto una selezione di persone che si sarebbero spente a breve”.

Leggi anche: Covid: se si prendono i dati degli ultimi mesi i tassi di MORTALITÀ e LETALITÀ in Italia sono CROLLATI

In estate MORTALITÀ AL NORD a meno 4% rispetto all’anno scorso

Pubblichiamo estratti articolo di“Adnkronos” – Covid, in città Nord Italia decessi in calo a luglio: -4%e dell’intervista a Graziano Onder, capo dipartimento malattie cardiovascolari e invecchiamento dell’ISS

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# Il report del Ministero della Salute certifica il caldo dei morti totali al Nord: -4% nella prima metà di luglio

Dopo i picchi dei mesi più caldi della pandemia, calano progressivamente a giugno e più ancora a luglio i decessi nelle città del Nord Italia. E’ quanto emerge dal report sull’Andamento della mortalità giornaliera (Sismg) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19, relativo al periodo 6 maggio-31 luglio, pubblicato dal ministero della Salute e dal Centro nazionale prevenzione e controllo malattia. La “fotografia”, relativa a 19 città su 34, evidenzia un trend in diminuzione della mortalità complessiva, che passa da un eccesso significativo pari a +11% a maggio a un valore in linea con le attese nelle prime due settimane di luglio”. In particolare, per le città del Nord nella prima metà di luglio si registra un -4%, contro un +5% del Centro-Sud, che a maggio totalizzava un +2%.

# Il virus, a causa dell’effetto “harvesting”, ha anticipato i decessi di persone che sarebbero morte poco dopo 

Nelle città del Nord, da metà giugno in poi “si evidenzia una sottomortalità nella classe 65-74 anni attribuibile a un ‘effetto harvesting’ associato all’epidemia Covid-19, che ha determinato un impatto sulla mortalità soprattutto dei sottogruppi di popolazione anziana e con patologie croniche. Nelle città del Sud a partire da metà giugno si osserva una lieve flessione, seguita da un incremento della mortalità in tutte le classi di età, che nella prima settimana di luglio risulta maggiore nella classe di 85+ anni“. Questo si può spiegare con un’anticipazione, dovuta al virus dell’evento fatale che sarebbe avvenuto nel breve termine. In sostanza una parte degli anziani e delle persone con patologie morte per il virus nei mesi precedenti, sarebbe presumibilmente andate incontro al decesso a giugno.

I dati delle singole città mostrano “una riduzione della mortalità in diverse città tra cui Aosta, Torino, oltre che a Milano e Genova. Roma è l’unica città in cui si evidenzia un incremento della mortalità con un +10% riconducibile all’incremento delle temperature osservato“.  E ancora, “nella maggior parte delle città nel periodo in studio la mortalità è in linea con l’atteso. Nella prima settimana di luglio – ribadisce ancora il report – si continua a osservare un lieve incremento di mortalità a Roma, già segnalato a partire dall’ultima settimana di giugno” e collegato con le ondate di calore.

# Graziano Onder, capo dipartimento malattie cardiovascolari e invecchiamento dell’ISS: “Il rapporto ora conferma che il Coronavirus non miete più vittime

Graziano Onder a capo del dipartimento delle malattie cardiovascolari e dell’invecchiamento dell’Istituto superiore della Sanità risponde ad alcune del domande del Corriere della Sera riguardo il report del Ministero della Salute. Ecco un estratto con i punti principali:

# Nel Nord Italia la mortalità complessiva è in diminuzione. Come mai?
“Il fenomeno in epidemiologia viene chiamato ‘haversting’, letteralmente ‘mietitura’, e indica l’eccesso di mortalità anticipata‘. Tra Marzo e Aprile nei grandi centri urbani si sono avute punte di mortalità altissime, a Bergamo 500% in più. Ora è normale che i numeri si vadano riequilibrando e non sorprende la tendenza alla diminuzione.”

# Perché?
“Il coronavirus ha compiuto quella, che si può definire con una brutta parola, selezione. Ha fatto andar via prima del tempo persone avanti con gli anni o colpite da altre malattie che si sarebbero spente per cause naturali nel periodo successivo. Dopo la tempesta scatenata dal Sars-Cov-2 ora assistiamo al riassestamento.”  

# L’effetto harvesting è atteso in altre situazioni? 
“Viene osservato anche nelle epidemie influenzali. I virus dell’influenza peggiorano le condizioni di pazienti fragili. Però il fenomeno si distribuisce in periodo più lungo, il Covid invece ha provocato la morte di migliaia di persone in poche settimane.

#Qual è il significato del rapporto?
“Conferma che il Coronavirus non miete più vittime e che siamo tornati ai numeri di gennaio-febbraio quando l’epidemia non era ancora cominciata. In quei mesi la mortalità rispetto alla media dei 5 anni precedenti era inferiore al 3%.”

Fonti: Adnkronos, Il Corriere

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