🔴 Breaking News. Lombardia delusa dal Governo per MASCHERINE e RESPIRATORI

Due criticità per il sistema lombardo: la carenza di mascherine e il mancato invio degli ausili respiratori per realizzare l'ospedale temporaneo di terapia intensiva all'ex Fiera

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Esempio di mascherina inviata dalla Protezione Civile per il personale medico della Lombardia (credit: Il Giorno)

Nella conferenza stampa quotidiana della Regione Lombardia non sono stati protagonisti solo i numeri. Sulla scena sono emerse due criticità per il sistema lombardo: la carenza di mascherine e il mancato invio degli ausili respiratori per realizzare l’ospedale temporaneo di terapia intensiva all’ex Fiera. Ma procediamo con ordine.

Lombardia: i dati del giorno

14 marzo 2020. Il numero dei contagiati totali in Lombardia è di 1865 nelle ultime 24 ore. Si tratta dell’aumento più alto in valore assoluto dall’inizio dell’emergenza Coronavirus che porta a un totale di 11.685 contagiati nella Regione. I decessi del giorno sono 76. Numero consistente però che rappresenta il valore più basso dal 9 marzo. Le province più colpite si confermano Bergamo e Brescia (a Milano città i nuovi contagiati sono 98). Attualmente in Regione sono 5.085 le persone ricoverate presso le strutture opsdaliere per Covid-19.

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La beffa delle mascherine

A tre settimane dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Lombardia appare inspiegabile la carenza di mascherine. Quello che preoccupa non è solo che siano difficili se non impossibili da trovare per i normali cittadini. Ma la notizia che allarma di più è che la fornitura inviata dalla Protezione Civile per medici e infermieri della Lombardia sia risultata non a norma.
L’assessore Gallera ha spiegato che le mascherine arrivate dalla Protezione civile sono inutilizzabili per il personale medico: “I nostri operatori ci hanno detto ‘come possiamo utilizzarle?. Non voglio fare polemica ma è evidente che non è possibile immaginare di utilizzare queste mascherine da parte di sanitari che lavorano ore e ore… questo non è consentito e accettabile per una persona che sta a con pazienti infetti”, perchè “al massimo possono essere utilizzate da un volontario che le usa per portare la spesa a un anziano”.
C’è un’emergenza mascherine che va risolta con i giusti presidi. almeno dateci gli strumenti per giocare questa battaglia”, ha concluso Gallera.

L’assessore regionale al Bilancio Davide Caparini si è così impegnato a risolvere il problema: “Dobbiamo dotare tutto il personale medico ma anche i cittadini di mascherine, da acquistare in farmacie e supermercati. Siamo la Lombardia, con un grande settore aeronautico e farmaceutico: riusciremo a produrre mascherine, grazie alla circolare del ministro Speranza, che ha dato questo via libera. Attivato anche Politecnico di Milano che ha strutturato prove tecniche per verificare qualità materiali da utilizzare e dare garanzie”.
A conclusione della conferenza stampa è arrivata in diretta la notizia di 14.000 mascherine donate alla Regione dalla ditta Morganti.

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Blocco a respiratori e a ospedale temporaneo all’ex Fiera

L’altra notizia del giorno è stato il blocco del governo al progetto di costruzione di un ospedale temporaneo per la terapia intensiva all’Ex Fiera, come proposto dalla Regione Lombardia. Il problema sul tavolo è l’impossibilità del governo di inviare gli ausili respiratori necessari.
Sul tema è tornato il governatore, che ha ribadito che la frenata di ieri è arrivata perché per ora “nessuno è stato in grado di fornirci né i ventilatori né i medici”. Regione Lombardia continua comunque a coltivare l’idea di un ospedale in Fiera per 600 letti di terapia intensiva dedicati ai pazienti positivi al Coronavirus. “Abbiamo lanciato una call internazionale per trovare i ventilatori. Ci proveremo per ancora un paio di giorni“, ha detto Fontana ricordando la necessità di intervenire “a breve. Sono moderatamente ottimista”, ha concluso. Gallera ha comunque ricordato che si sta riuscendo a gestire la terapia intensiva spostando alcuni dei pazienti in altre regioni, ampliando la disponibilità in alcune strutture esistenti del territorio, e ha segnalato la realizzazione di una tensostruttura da parte dell’Ospedale San Raffaele dedicata interamente a questo.

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In attesa di team medico e attrezzature cinesi arriva la promessa della Merkel

Sono atterrati 2 giorni fa all’aeroporto di Fiumicino il team di medici dalla Cina, per confrontarsi con gli operatori sanitari italiani, al fine di trovare soluzioni per poter arginare al meglio l’epidemia di Covid-19 che ha colpito il nostro paese, forti dell’esperienza che hanno maturato nell’emergenza cinese.  Con loro, il team di medici cinesi, hanno portato 31 tonnellate “materiali sanitari”, tra cui macchinari per la respirazione, tute, mascherine e protezioni, oltre ad alcuni “medicinali antivirus” e campioni di plasma. Materiali che dovrebbero essere ridistribuiti, proporzionalmente alle necessità ed i bisogni regionali. Si fatica a comprendere come mai attrezzature e staff medico stiano rimanendo questi giorni a Roma invece che venire inviati immediatamente in Lombardia e nelle altre zone più colpite.

Mentre si attende l’arrivo anche in Lombardia di attrezzature e staff medico giunto a Roma dalla Cina, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato che bisogna aiutare l’Italia, smentendo di fatto quanto dichiarato dalla presidente della BCE Lagarde.

LUCIA MARTINAZZO

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Lucia Martinazzo
Comasca di nascita, milanese di adozione. Milano ha fatto subito breccia nel mio cuore, da subito, appena iniziato a conoscerla nel mio primo anno di Università, ed ho capito che questo era il posto in cui avrei voluto vivere. Pochi anni dopo mi ci sono trasferita, e ad ora sono esattamente 10 anni che ci vivo. Laureata magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari (con lode) all'Università degli Studi di Milano. Muovo i primi passi professionali come docente di sicurezza ed igiene alimentare, lavorando poi per anni come consulente di sistemi di gestione qualità e sicurezza alimentare per le aziende del settore food. Attualmente sono Responsabile Qualità e Sistemi di Gestione Qualità, ambiente e sicurezza alimentare per una multinazionale che opera nel settore alimentare e farmaceutico.