“Solo il cielo sopra di noi”: dalla Norvegia gli ALLOGGI immersi tra gli ALBERI

In queste casette "sospese" si può vivere un'esperienza da sogno in mezzo alla natura. Come arrivarci e come sono state realizzate

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Credits: annagehlhaar IG -PAN Treetop Cabin esterno 3

Bisogna recarsi in Norvegia, andare vicino alla piccola città di Flisa, famosa per un ponte in ferro a più campate, e poi prendere una strada in mezzo alla natura per arrivare alle PAN Treetop Cabin, una coppia di incredibili costruzioni che hanno qualcosa di magico.

“Solo il cielo sopra di noi”: dalla Norvegia gli ALLOGGI immersi tra gli ALBERI

# Cosa sono le PAN Treetop Cabin?

Credits annagehlhaar IG -PAN Treetop Cabin

Situate sulla sommità di una collina, immerse in un paesaggio incantato, le PAN Treetop Cabin sono due strutture con una base in tubi metallici sulla cui estremità sono collocate le due capanne gemelle costruite principalmente in legno locale. Un tetto spiovente che arriva alla base della casetta che permette alla neve, nella stagione invernale, di scivolare a terra, i due lati verticali costituiti da grandi vetrate e una scala a chiocciola, sempre in struttura metallica, che parte dal terreno consentendo l’ingresso alla capanna. Ogni casetta è di circa 40 metri quadrati divisi tra piano terra e soppalco.

# La struttura interna è essenziale, quasi tutta in legno, e ci possono stare fino a 6 persone

Credits: annagehlhaar IG -PAN Treetop Cabin interno

Una struttura interna essenziale ma che consente di ospitare fino a 6 persone a unità, dove il legno la fa da padrone non solo per le pareti e il pavimento che separa il piano terra dal soppalco dove c’è un letto matrimoniale che poggia direttamente sul pavimento del soppalco, ma anche per molti dei complementi di arredamento, sedie e altro. Sono presenti i servizi e una piccola cucina.

# Nonostante le casette siano isolate non mancano i comfort

Credits: panhytter IG – PAN Treetop Cabins

Pur essendoci la corrente elettrica non sono previsti televisione e WiFi perché essere a pieno contatto con la natura vuol dire anche dimenticarsi della vita alla quale siamo ormai abituati, vuol dire passare ogni istante libero godendosi un panorama mozzafiato e condividere pensieri e parole solo con le poche persone che saranno presenti, massimo 6 per singola struttura. Le casette sono riscaldate e hanno acqua calda e fredda. In soggiorno c’è un caminetto per creare un’atmosfera ancor più incantata. All’esterno c’è un’area attrezzata per fare grigliate e poco distante c’è un comodo parcheggio.

# L’ispirazione dell’architetto norvegese è arrivata dalla saga dei troll Munim, personaggi fantastici che vivono nei boschi

Credits: annagehlhaar IG -PAN Treetop Cabin esterno 2

Il progetto è opera di un architetto norvegese che si è ispirato alla saga dei troll Munim, personaggi fantastici che vivono nei boschi, e in effetti il contatto con la natura è totale considerando che, se si sta chiusi all’interno delle casette, si è completamente isolati, anche acusticamente, godendo quindi della massima serenità per osservare ogni piccolo movimento che avviene nella foresta circostante. Richiestissime dai norvegesi e finlandesi che confinano a pochi km dalla struttura le PAN Treetop Cabin hanno un successo incredibile al punto che la continua richiesta per poter essere ospitati sta facendo vacillare l’idea iniziale dei due proprietari, una coppia di imprenditori norvegesi, che non se ne costruissero altre. Nel mentre non si può fare altro che mettersi in coda alle prenotazioni e attendere il proprio turno.

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.