Quando si dice l’unione fa la forza. 25 maggio 1176. Le città lombarde si uniscono per affrontare l’esercito più potente dell’epoca, quello del Sacro Romano Impero guidato dal Barbarossa.
I pronostici sono tutti contro Milano & C. eppure succede l’incredibile. A Legnano l’esercito imperiale viene sbaragliato dalle città lombarde. Con questo risultato, dopo aver patito miseria e distruzione, Milano prende respiro dal giogo imperiale guadagnandosi un’autonomia ai limiti dell’indipendenza.
Non solo: prende coscienza anche della propria potenza. Un momento storico e glorioso per la storia di Milano che fino al Cinquecento sarà uno dei centri più fiorenti del mondo.
Il 25 maggio è una data ormai obsoleta: chi la festeggia, o la ricorda più? Surclassata dal 24 di maggio e dalla canzone omonima, neanche il Comune l’ha ricordata; è passata nel dimenticatoio. Bene ha fatto MILANO CITTA’ STATO a ricordarla, a ricordare che Milano è ben più che la capitale della Lombardia.
A me risulta che il Giorno di Legnano sia stato il 29 (ventinove) maggio…
Il 29 maggio sarebbe la “Festa della Lombardia” istituita ufficialmente con decreto regionale n.15 del 2013 ma osteggiata e di fatto ignorata dai soliti politicanti, dai media conniventi e per conseguenza da tutti.
Ora che la battaglia di Legnano, che per un veniale refuso date il 25, simboleggi la regione è discutibile non solo perché in quella battaglia col Barbarossa vi erano fior di città lombarde ma anche perché la storia è carente al punto da mettere in crisi anche il giuramento nell’abazia di Pontida documentato solo nel 1505!
In realtà il Barbarossa venne in Italia più volte e con arroganza, in primis per ridimensionare Milano, ma gli riuscì molto poco anche se la città fu semidistrutta da quelle lombarde con lui alleate. Che non gli resero un buon servizio perché in seguito riconobbero la supremazia economica e politica della città ambrosiana (cioè cambiarono idea).
Fu comunque uno dei tanti periodi in cui Milano dimostrò la sua importanza europea e dunque anche il suo dodicesimo secolo sarebbe da celebrare.
Quando con la complicità dell’arcivescovo di Colonia che lo seguiva il Barbarossa ci sottrasse le reliquie dei Magi si compì una blasfemia perché la Germania non c’entra un picchio con la vicenda di Eustorgio e la sua traslazione nella nostra città imperiale delle insigni reliquie, che fu possibile anche a seguito del milanese editto-rescritto del 313.
E quando dopo settecento anni ce ne restituirono uno scampolo su iniziativa del nostro vescovo Andrea Carlo Ferrari fu solo una parziale riparazione, tardiva quanto dovuta, anche se è vero che a Colonia le reliquie sono conservate grandiosamente e con somma cura.
E’ una storia parallela a quella della battaglia che – ricordiamolo – è menzionata anche nel nostro inno nazionale con l’espressione “dall’Alpe a Sicilia ovunque è Legnano”, ma anch’essa dà conto di quel che fu Milano alla luce della sua plurisecolare storia se non di capitale politica di capitale importanza.
Refuso? Insomma…c’è un altro articolo su questo sito, del settembre 2023 e sempre si intitola il “25 maggio”, boh, piuttosto non parliamone, anche perchè mi sa che ci sono troppi refusi qui, cioè: “è indiscutibile” non “discutibile” che la battaglia simboleggi la regione lombardia, stava nascendo una nazione, un idem sentire; l’ aspetto paradossale della questione è che non tutti (Como ad esempio) erano alleati di Milano, passati i secoli tutti prendono il treno e da pendolari vengono a lavorare a Milano, era meglio accorgersdene subito di cosa era e di cosa sia Milano, per tutti e costituirci in una antesignana confederazione subalpina; saremmo il paese più ricco e felice al mondo e invece abbiamo…quello che abbiamo e ci meritiamo da bravi sprovveduti.
Ho scritto “veniale refuso” per essere gentile verso Milano città Stato che, a parte qualche ingenuità giovanile e trasportistica, propone sempre articoli interessanti.
Se poi altri giudicano più severamente… Certo se l’errore è trascinato diventa maggiore ma – lo scrivo senza voler far l’avvocato di nessuno – anche i redattori di questo sito non sono onniscienti. In questo caso hanno imparato.
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