Home Blog Pagina 189

L’HOTEL di LUSSO più ECONOMICO al mondo: 4 stelle al costo di un ostello

0
Credits: @just_me_jeanmarie Terra Khaya

Non per forza però bisogna dormire in posti brutti per poter risparmiare, esistono infatti degli hotel di lusso che costano meno di un ostello. Ecco qual è il più economico tra questi.

L’HOTEL di LUSSO più ECONOMICO al mondo: 4 stelle al costo di un ostello

# Il Terra Khaya Eco Lodge: qui il prezzo parte da 5 euro a notte

@nicole_guetling
Terra Khaya

In Sud Africa c’è un hotel di lusso che costa meno di un ostello italiano. Si chiama Terra Khaya Eco Lodge e per soggiornarci basta pagare in media 10 euro a notte, ma per l’offerta che propongono si potrebbe dire che è quasi gratis. L’hotel infatti è composto da tante strutture in legno distribuite nella foresta, ogni stanza è arredata in modo creativo e moderno e il tutto è in stile africano.

Il design è innovativo ed ecologico, quasi tutte le strutture del Terra Khaya Eco Lodge sono state infatti costruite con le tecniche locali, utilizzando risorse naturali e materiali riciclati. La proposta delle camere è varia: l’hotel infatti offre sia alloggi in dormitorio che in mini-case con all’interno una camera doppia o tripla e i prezzi variano da poco più di 5 euro a notte a un massimo di 50.

@safari4u_official_
Terra Khaya

Terra Khaya Eco Lodge offre gli stessi servizi di un hotel a 4 stelle. Nelle camere c’è infatti la biancheria (sua lenzuola che asciugamani), saponi, shampoo e tutto il necessario e nel prezzo è inclusa la colazione. Ma gli ospiti possono anche scegliere di pranzare o cenare all’hotel pagando un piccolo sovrapprezzo.

# Una vacanza nel rispetto dell’ambiente

Credits: @nicole_guetling
Terra Khaya

Il Terra Khaya Eco Lodge è nato nel 2010 e si trova precisamente nella Chillington Farm a Hogsback, in Sud Africa. L’hotel nasce con un progetto ben preciso: far conoscere la propria terra nel rispetto di essa. Il Terra Khaya Eco Lodge propone infatti una vacanza “fuori dalla rete”, negli alloggi non ci sono né prese né TV, con l’obiettivo di far conoscere il territorio lentamente, con leggerezza.

@just_me_jeanmarie
Terra Khaya

L’unico “problema” delle camere dell’hotel di lusso ma super economico è il bagno. Le docce infatti sono lontane dalle stanze, ma anche qua l’hotel ti fa vivere un’esperienza di lusso, un esempio? Farsi un bagno all’esterno mentre si guarda l’immensità della natura.

Continua la lettura con: L’HOTEL che costa solo 1 EURO (ma senza privacy)

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

ROGOREDO FS – L’ULTIMA STAZIONE DI MILANO 🟡🏙️

0

Lo sapevi che verso sud Rogoredo FS è l’ultima fermata ancora in territorio milanese? Sì perché l’ultima fermata è San Donato che però è già comune a sé, nonostante faccia parte della Città Metropolitana di Milano.

La stazione della metro gialla Rogoredo è stata inaugurata il 12 maggio 1991, circa un anno dopo l’inaugurazione della linea 3 che inizialmente faceva solo il tratto Centrale FS – Duomo (e che da dicembre 1990 fu prolungata da Duomo a Porta Romana).

Credits laeriiika IG – Stazione di Rogoredo

Altre curiosità sulla fermata Rogoredo FS:

  • E’ stata realizzata in via Rogoredo in modo da consentire ai passeggeri di accedere direttamente ai binari della stazione RFI di Milano Rogoredo con un sottopassaggio riservato ai passeggeri della metropolitana. E’ possibile accedere dal mezzanino anche al sottopassaggio di RFI, ma per ogni utente che passa questo varco viene registrato
  • La stazione Rogoredo è punto di diramazione delle linee per Bologna e per Genova ed è capolinea meridionale del passante ferroviario 
  • La stazione Rogoredo è tappa del treno a lunga percorrenza Nizza-Mosca 

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il LAGO in LOMBARDIA che sembra il MARE

0
Credits iaiarella IG - Lago di Mezzola

Non è famoso come i grandi laghi lombardi ma è capace di stupire con uno scenario favoloso. L’acqua dai colori pazzeschi e la natura verdissima che lo circondano proiettano chi ci capita in atmosfere marine. Ecco dove si trova. 

Il LAGO in LOMBARDIA che sembra il MARE

# Acqua dai colori pazzeschi e una natura verdissima

@double_d45 IG – Lago di Mezzola

Un bellissimo lago dai colori pazzeschi e circondato da natura verdissima, questo è il Lago di Mezzola. Si trova poco più nord del Lago di Como, dal quale è separato dall’ultimo corso del fiume Mera, ed è uno dei laghi balneabili della Lombardia. Si estende su una superficie di 6 kmq e arriva a una profondità massima di 69 metri. Circa il 20% delle acque del lago di Como proviene da questo lago.

Leggi: Cascate, laghetti, torrenti: 6 POSTI dove RINFRESCARSI in Lombardia

# Come arrivare al Lago di Mezzola

@stefanoch5 IG – Lago di Mezzola

Siamo nella Riserva Naturale del Pian di Spagna, verso la Val Chiavenna, in provincia di Sondrio. La località dove poter rilassarsi prendendo il sole o facendo il bagno è quella di Novate Mezzola, sulla riva settentrionale del lago.

@nicolini1966 IG – Spiaggia Lago di Mezzola

Qui si trova una spiaggia molto grande e un lido attrezzato con un bar, LIDO Beach. Da Milano dista circa un’ora e mezza di auto tramite la SS36 del Lago di Como e della Spluga con uscita diretta a Novate Mezzola. In alternativa si può arrivare in treno scendendo alla stazione del paese.

Milano-Novate Mezzola

Continua la lettura con: UNO dei 10 LUOGHI BALNEABILI più SELVAGGI d’Europa è in Italia (ma non dove pensi)

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

14 segnali che l’ECONOMIA AMERICANA sta per CROLLARE

0
ph. Gerd Altmann - pixabay

Michael Snyder, uno degli analisti più seguiti d’America ha raccolto 14 segnali che dimostrerebbero che l’economia americana sta per crollare molto duramente nella seconda metà del 2022. 

14 segnali che l’ECONOMIA AMERICANA sta per CROLLARE

#1 Un sondaggio appena pubblicato ha scoperto che il 35% di tutti i proprietari di piccole imprese negli Stati Uniti “non poteva pagare l’affitto per intero o in tempo a giugno”.
 
#2 Un sondaggio diverso ha rilevato che il 51% di tutti i proprietari di piccole imprese negli Stati Uniti ritiene che l’aumento dei prezzi potrebbe “costringerli a chiudere le proprie attività entro i prossimi sei mesi”.
 
#3 È stato riferito che il 45% di tutte le piccole imprese negli Stati Uniti ha già deciso di congelare l’assunzione di nuovi lavoratori.
 
#4 Le vendite di case precedentemente possedute sono diminuite del 5,4% durante il mese di giugno. Questo è ora il quinto mese consecutivo in cui abbiamo assistito a un calo.
 
#5 In tre quarti delle aree metropolitane tracciate da Redfin, almeno il 25% dei venditori di case ha ridotto il prezzo richiesto durante il mese di giugno.
 
#6 Blackstone ha preparato una cassa di guerra di 50 miliardi di dollari in modo da poter raccogliere immobili depressi in tutto il paese dopo che i prezzi delle case sono crollati nei mesi a venire.
 
#7 Il numero di americani che richiedono sussidi di disoccupazione è salito al livello più alto in otto mesi.
 
#8 Gli annunci di lavoro per lavori di sviluppo software sono diminuiti di oltre il 12% nelle ultime quattro settimane.
 
#9 L’indice dei principali indicatori economici del Conference Board è ora in calo per quattro mesi consecutivi.
 
#10 L’indice S&P Global Flash US PMI Composite Output Index è appena diventato negativo per la prima volta dall’ultima recessione.
 
#11 L’ultimo numero per l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia è arrivato a -12,3, ed era molto peggio di quello che la maggior parte degli esperti si aspettava. Qualsiasi lettura inferiore a zero indica una contrazione e, inutile dire che questa lettura era molto inferiore a zero.
 
#12 L’inflazione continua a imperversare senza controllo anche se l’attività economica negli Stati Uniti rallenta notevolmente. Se vi riesce crederci, il prezzo medio di un veicolo usato negli Stati Uniti è ora salito a un enorme $ 33,341.
 
#13 La Fed di Atlanta prevede ora che la crescita economica degli Stati Uniti per il secondo trimestre sarà del -1,6%. Se alla fine venisse confermato che l’economia statunitense è già in contrazione per due trimestri consecutivi, ciò significherebbe che in questo momento siamo ufficialmente in recessione.
 
#14 Grazie in parte al rapido crollo dell’economia, il tasso di approvazione di Joe Biden è precipitato fino al 31%.
 
Michael Snyder
 
 

Continua la lettura con: Stiamo tutti a fischiettare

 
LA FENICE
 

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 
 

La METROPOLITANA di BRESCIA si allunga fino al LAGO di GARDA?

0
Credits Logo Metro Brescia - Da Brescia al Lago di Garda

Dalla città al lago in metropolitana? La seconda città per popolazione in Lombardia studio un progetto ambizioso per arrivare fino al Lago di Garda direttamente a bordo della metro. Vediamo l’ipotesi sul tavolo e quali saranno i prossimi passi.

La METROPOLITANA di BRESCIA si allunga fino al LAGO di GARDA?

# La rete attuale della metropolitana di Brescia si compone di una linea di 13,7 km per 17 stazioni

Metro Brescia

La metropolitana di Brescia è stata inaugurata nel 2013 e si tratta di una metropolitana leggera basata sul sistema della lilla milanese. Ad oggi si compone di una sola linea lunga 13,7 km per 17 km, attraversa la città da sud a nord partendo da sud-est, ma si stanno ipotizzando delle future estensioni. Il presidente della provincia bresciana Guido Galperti vorrebbe portare i binari almeno fino a Roè Volciano e magari spingersi verso nord fino al Lago di Garda. 

Leggi anche: Curiosità e record delle 7 METROPOLITANE delle città ITALIANE

# Nei prossimi 12 mesi pronto lo studio di prefattibilità per 18 km di nuovi binari

@19ale70 IG – Banchina Metro Brescia

L’Università di Brescia è stata incaricata di realizzare uno studio di prefattibilità, entro i prossimi 12 mesi, per individuare il sistema di trasporto più appropriato alla zona per un’opera di 18 chilometri dal costo di circa 1 miliardo di euro. L’obiettivo del prolungamento della metropolitana è quello di ridurre il traffico sulla statale 45 bis, la terza arteria di spostamento verso la città con 2200/2300 veicoli l’ora che la percorrono durante il giorno.

Leggi anche: Le STAZIONI più BELLE di ogni metropolitana italiana

# Il cronoprogramma fino alla prossima estate

mentelocale – Stazione Fs Brescia

Per arrivare allo studio è stato previsto questo cronoprogramma: nei prossimi due mesi inizierà l’interlocuzione con i Comuni, entro novembre verrà deciso il sistema di trasporto migliore, entro marzo la scelta del tracciato, delle fermate e la loro collazione e infine ad aprile quindi verrà avviata l’analisi costi-benefici che di fatto porterà a conclusione dello studio di prefattibilità. I fondi dovrebbero essere reperiti dalla finanziaria in autunno e tramite il PNRR.

# Il sogno del capolinea sul Lago di Garda

 Logo Metro Brescia – Da Brescia al Lago di Garda

L’ambizione più grande del presidente della provincia di Brescia, ma soprattutto dell’Osservatorio informale sulla mobilità sostenibile nel sistema del Garda e della Comunità Montana della Vallesabbia, è quella di collegare Brescia al Lago di Garda.

La richiesta dei sindaci è che la metropolitana leggera sia inserita in un ampio progetto generale che soddisfi le diverse esigenze dei territori risolvendone le criticità, mettendo in rete le altre opere del territorio. Tra le soluzioni immaginate per raggiungere l’alto Garda o la Valsabbia verrebbero valutate, oltre alla metropolitana, mezzi di trasporto alternativi come metrotranvie o BRT (Bus rapid transit)

Il capolinea sarebbe a Salò e, in questo modo, si avrebbe un enorme impulso turistico per la città di Brescia che potrebbe diventare luogo da cui si giunge al lago direttamente in metro. 

Continua la lettura con: ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

L’AUTOSTRADA del futuro: pannelli solari e UNA CICLABILE NEL MEZZO, coperta dal sole

0
Credits: koreabybike.com

L’autostrada solare per biciclette esiste veramente. È in Corea del Sud e corre per 20 km tra Daejon e Sejong. Si realizzerà qualcosa del genere anche in Italia?

L’AUTOSTRADA del futuro: pannelli solari e UNA CICLABILE NEL MEZZO, coperta dal sole

# Un’autostrada solare per biciclette

Ciclabile solare – Credits: Tele Ambiente

In Corea del Sud c’è una pista ciclabile che corre nel bel mezzo di un’autostrada a 3 corsie per ogni senso di marcia. Il percorso ciclabile è coperto da pannelli solari, che offrono riparo dal sole per i ciclisti e producono allo stesso tempo energia.

L’illuminazione dell’autostrada e le colonnine di ricarica delle auto sono completamente autoalimentate dai pannelli solari posti tra le sei corsie, rendendo la Daejon-Sejong autonoma dal punto di vista energetico.
Grazie alla confluenza di tutti questi fattori, la 20 km sudcoreana è la prima autostrada solare per biciclette.

Leggi anche: L’AUTOSTRADA del FUTURO: nel tratto milanese dell’A4 si testa la prima interconnessione bidirezionale

# La SolaRoad come ispirazione?

Credits: koreabybike.com

Probabilmente ispirato alla SolaRoad dei Paesi Bassi, l’autostrada coreana ha però ribaltato il concetto.
Mentre la SolaRoad è un percorso pavimentato dai pannelli solari e i ciclisti ci pedalano sopra, in Corea del Sud i pannelli costituiscono la copertura, dando riparo dal sole proprio ai ciclisti.

La ciclabile è completamente isolata dal traffico autostradale. Per entrare o uscire dal percorso, i ciclisti si servono di percorsi sotterranei che li tengono lontani dal traffico regolare. Ai lati della ciclabile corrono delle barriere di protezione che, sebbene tolgano completamente l’aspetto panoramico, aumentano la sicurezza.

Leggi anche: Nasce in Svezia la prima autostrada elettrica. Per camion che si trasformano in tram

Leggi anche: APERTO il primo tratto della LINEA VERDE, la NUOVA SUPERCICLABILE di Milano

# Le ciclabili si possono costruire ovunque?

Credits: Sabine via Pixabay

La notizia della ciclabile autostradale ha fatto il giro del mondo sul web. Il video che mostra il percorso ripreso da un drone ha fatto oltre 21 milioni di visualizzazioni. La notizia ha destato curiosità, ma ha scatenato anche diverse critiche.
Molti commentatori hanno fatto notare che «perdalare in mezzo all’autostrada non è necessariamente la soluzione ottimale. Ai lati della strada poteva essere una ubicazione migliore».
Analizzando il percorso di 20 km, c’è chi ipotizza un tempo di percorrenza di circa 60 minuti: «un’ora all’andata e una al ritorno, sono i modi ideali di iniziare e terminare una giorntata di lavoro», però «godendosi il rumore assordante e respirando inquinamento».

Le ciclabili tendono ad essere costruite proprio ovunque, perché ritenute poco invasive. In una città come Milano, dove i due km di ciclabile tra Loreto e Porta Venezia sono stati accolti da ogni tipo di polemica, riuscite ad immaginare cosa potrebbe scatenarsi, se Milano-Serravalle suggerisse di realizzare un percorso ciclabile come quello sudcoreano, in mezzo alle tangenziali milanesi?

Credits: Solar Business Hub

Fonte: Figen, Twitter

Continua la lettura con: Nasce in Lombardia l’AUTOSTRADA del FUTURO: ricarica i veicoli mentre la PERCORRONO

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LODI T.I.B.B. – la sigla incomprensibile⁠ 🤔🟡

0
Lodi T.I.B.B.

Sai per cosa sta la sigla che rende quasi incomprensibile il nome di questa stazione della M3? Lodi T.I.B.B sta per Lodi Industria Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Un’azienda di progettazione e costruzione di treni, tram, rotabili ferroviari, impianti di segnalamento e sicurezza che, nei primi del ‘900, occupava l’area tra l’attuale viale Umbria, via Sannio e Piazzale Lodi. 

Leggi anche: LODI TIBB: storia della sigla più incomprensibile della metro di Milano

Altre curiosità sulla fermata Lodi TIBB:

  • La stazione è stata inaugurata il 12 maggio 1991, circa un anno dopo l’apertura della linea 3 che all’inizio limitava il tragitto a Centrale FS – Duomo. Ha l’uscita in piazzale Lodi. 
  • Nei primi progetti la stazione avrebbe dovuto chiamarsi Porta Romana FS.Per evitare confusione con la porta delle mura spagnole, posta a una fermata di distanza, si decise di denominare la stazione in Tecnomasio, dal nome della storica industria Tecnomasio Italiano Brown Boveri (TIBB) che aveva sede nelle vicinanze. All’atto dell’apertura la stazione assunse invece l’attuale nome Lodi T.I.B.B
  • La scena “Il biglietto si paga” del film Nati stanchi del 2002 è ambientata nel mezzanino di questa stazione

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

“Vicini di Cinema”, il cinema GRATIS all’aperto di Milano

0
Credits: @cinevan.on.tour Vicini di Cinema

A Milano gli eventi cinematografici non mancano. Per tutta l’estate nelle piazze o negli spazi pubblici e privati meneghini sono state organizzate iniziative per promuovere i più celebri film degli ultimi tempi. Da qualche giorno è partito anche “Vicini di Cinema”, ecco di cosa si tratta.

“Vicini di Cinema”, il cinema GRATIS all’aperto di Milano

# 8 serate di film in compagnia

@cinevan.on.tour
Vicini di Cinema

Nel Municipio 9 le serate afose d’estate possono essere trasformate in piacevoli visioni di film in compagnia. Dal 25 luglio al 15 settembre 2022 saranno organizzati eventi cinematografici ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Grazie al supporto di Nuovo Armenia, il progetto cinematografico nato a Dergano, e all’impegno di Cinevan, associazione culturale che organizza laboratori didattici sul linguaggio visivo, cinematografico e fotografico, nonché organizzatore degli eventi in questione, nel Municipio 9 per 8 serate ci sarà il cinema all’aperto. L’iniziativa si chiama “Vicini di Cinema” e i film saranno proiettati negli spazi pubblici e nelle piazze. Questa la programmazione con data, luogo dove ci sarà l’evento e film trasmesso:

  • lunedì 25 luglio, piazza Schiavone (Bovisa): In viaggio verso un sogno
  • martedì 26 luglio, piazza Schiavone (Bovisa): Inside Out
  • lunedì 1 agosto, via Toce (Isola): Figli
  • martedì 2 agosto, via Toce (Isola): Un divano a Tunisi
  • mercoledì 7 settembre, piazza Gasparri (Comasina): Lunana: il villaggio alla fine del mondo
  • giovedì 8 settembre, piazza Gasparri (Comasina): Farewell: una bugia buona (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
  • mercoledì 14 settembre, collina dei ciliegi (Bicocca): Yesterday
  • giovedì 15 settembre, collina dei ciliegi (Bicocca): Il gioco del destino e della fantasia.

# Il cinema che fa conoscere il vicinato

cinevan.it
Locandina vicini di cinema

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far consolidare i legami col proprio vicinato. Gli organizzatori hanno infatti deciso di sfruttare il potere del cinema, apprezzato da tutti, per far conoscere i propri vicini e promuovere progetti di inclusione in una città dove, a volte, i rapporti sono talmente freddi che non si conoscere nemmeno chi ti abita vicino.

I film inizieranno alle 21:15 e Cinevan raccomanda, in un post sul proprio profilo Instagram, di portare un comodo cuscino dove potersi sedere.

# Continua anche il cinema itinerante di Anteo

“Vicini di Cinema” non sarà però l’unico cinema all’aperto in città. Per tutto il mese di agosto, fino a metà settembre, rimanendo in tema cinema, ci sarà anche l’iniziativa “Anteo nella città”. Anteo porta i più grandi film del momento nelle piazze dei Municipi meneghini e, considerando che le proiezioni sono iniziate a giugno, restano ancora gli eventi nei Municipi 3, 6, 7, 8, 9.

Fonti: mentolocale.it

Continua la lettura con: Il CINEMA ITINERANTE per l’estate a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Gli INGLESI ad agosto preferiscono MILANO

0
Credits: Daniele Gambero via Pexels

Lo rileva un’analisi dei big data forniti da Jetcost, un motore di ricerca specializzato nelle soluzioni per voli e hotel.

Gli INGLESI ad agosto preferiscono MILANO

# Le ricerche dei turisti britannici

Mohamed Hassan via Pixabay

“Milano, agosto 2022” potrebbe essere, a buona ragione, il tema registrato da Jetcost, un motore di ricerca specializzato che fornisce soluzioni per voli, hotel e pacchetti di soggiorno completi. Analizzando le ricerche effettuate oltre Manica, Milano è la meta più ricercata dai viaggiatori britannici. I turisti di Sua Maestà preferiscono Milano a Roma, Napoli e Venezia.

Nel resto d’Europa Milano è la seconda ricerca per gli spagnoli e olandesi, che preferiscono prima tentare su Roma o mete in Veneto (Venezia e Verona).
La città della Madonnina sta riconquistando l’interesse e le presenze del turismo, attestandosi ai livelli del 2019 e se le ricerche su Jetcost dovessero tramutarsi in arrivi, tra qualche settimana potrebbe esserci un boom di turisti Made in U.K.

Leggi anche: Otto QUARTIERI di MILANO per vivere da turisti nella nostra città 

# Milano: amata dagli stranieri ma snobbata dagli italiani

Roberto Patti via Unsplash

Mancano all’appello i turisti russi e cinesi ed anche gli italiani non sembrano mostrare un interesse primario per il Duomo e i Navigli.
Per una vacanza breve i connazionali preferiscono orientare le ricerche su altre mete, piazzando Milano al 12esimo posto tra le destinazioni di interesse.
Gli italiani cercano i posti di mare, sia nella penisola che in Europa, ma preferiscono Milano a molte capitali europee, come Lisbona, che si attesta al 14 posto, o Parigi al 18.
Secondo Jetcost le mete a lungo raggio, come ad esempio New York, sono ancora abbastanza distanti: la Grande Mela è al 24 posto tra le ricerche degli italiani.

Leggi anche: I migliori rooftop di Milano. 5 modi di vedere Milano dall’alto

# Cosa trova un viaggiatore a Milano

Dimitris Vetsikas via Pixabay – Pinacoteca di Brera

Ad Agosto Milano può offrire scorci piuttosto interessanti, opposti alla proposta business che solitamente si accosta al capoluogo lombardo.
Non ci saranno fiere internazionali o eventi legati a moda e design, inoltre Milano si presenterà svuotata, perché alcuni milanesi saranno in vacanza altrove. Con il traffico e la vita caotica in pausa, Milano ha comunque un ventaglio di offerte culturali, gastronomiche e d’arte: i musei e i monumenti non vanno in vacanza, gli ottimi ristoranti milanesi e tutti i pacchetti di soggiorno stanno già scaldando i motori. Tutto è pronto ad accogliere il ritorno dei turisti provenienti da tutta Europa.

Leggi anche: 7 LOCALITÀ vicine a Milano dove trascorrere delle magnifiche VACANZE DI PROSSIMITÀ

# Gongolano il settore e gli amministratori

Daniele Gambero via Pexels

Lo aveva già sottolineato Martina Riva ad aprile: a Milano sono tornati i turisti, con presenze e numeri importanti che hanno pareggiato le performance del 2019.
In tutto il 2022 fino adesso, le prestazioni sono state quelle di prima della pandemia. Due milioni e mezzo di turisti solo nel secondo trimestre, da aprile a giugno, grazie a moda, Salone del Mobile e Fuorisalone, Design Week e Motor Show.
Numeri da capogiro: ad aprile sono stati registrati 587.717 visitatori, contro i 594.269 del 2019, a maggio 626.742 rispetto ai 648.489 di 3 anni fa e a giugno 628.759 contro i 638.600 dell’anno pre-Covid.

Dopo le ultime due tremende estati del 2020 e 2021, una vera boccata d’ossigeno per la locomotiva d’Italia, che aspetta un’occasione di riscatto e rinascita da troppo tempo ormai.
Beppe Sala lo ha definito un «miracolo», ma chi ci ha sempre creduto sa che – appena dai una chance a questa città – Milano ti ripaga con un +500% di turisti.
Welcome back friends.

Continua la lettura con: Quello che i TURISTI NON SANNO di Milano

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

ZARA – la nuova MOVIDA MILANESE 🕺🏽🟣⁠

0

Sai perché l’abbiamo chiamata così? La fermata è diretta su Viale Zara, l’importante strada radiale che ha origine in piazzale Lagosta e arriva in piazzale Istria. Usciti dalla stazione si trova una Milano un po’ periferica ma con locali, affascinanti architetture e un parco tranquillo. La vicinanza con la Bicocca è un po’ la sua fortuna quando si parla di divertimento⁠.

Altre curiosità sulla fermata di Zara:

  • Zara connette M3 e M5: è stata capolinea di entrambe le linee. La stazione sulla linea M3 è stata attivata il 16 dicembre 1995, come capolinea del prolungamento proveniente da Sondrio. E’ rimasta capolinea fino all’8 dicembre 2003, quando la M3 si è estesa fino a Maciachini.
  • Il 10 febbraio 2013 è stata aperta la stazione sulla M5. La fermata è rimasta capolinea fino al primo marzo 2014 quando fu aperto il tratto diretto a Garibaldi.  
  • La stazione possiede ingressi e uscite solo su viale Zara.  

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La STRATEGIA ATM per fermare il SALTO dei TORNELLI

2
Credits arimatea.artist IG - Tornelli Atm

ATM si prepara a correre ai ripari per ridurre l’evasione sui biglietti da parte degli utenti della metropolitana che entrano saltando il tornello. Vediamo la strategia dell’Azienda dei Trasporti Milanesi per arginare il fenomeno.

La STRATEGIA ATM per fermare il SALTO dei TORNELLI

# In tre anni l’evasione sui biglietti è salita dall’1 al 4%

gorgo_n_zola_shitposting IG – Salto del tornello

Il “salto del tornello” sta diventando una “disciplina” sempre più diffusa nella metropolitana di Milano. In tre anni infatti l’evasione sui biglietti, di chi entra in stazione senza pagare, è salita dall’1 al 4%. C’è chi si spinge con le braccia per scavalcare la sbarra, chi passa sotto e chi si accoda negli ingressi dotati di barriera a schermo. Il risultato finale è sempre lo stesso e la conseguenza è un ammanco di entrate nelle casse comunali, considerando il costo di 2 euro per un singolo titolo di viaggio. Per far fronte a questo problema ATM sta mettendo in atto una doppia strategia.

# Aumento del numero di controllori da 130 a 150

Credits: foto di redazione
M5

La prima mossa decisa in via Foro Buonaparte 61, dove ha sede la municipalizzata del trasporto pubblico del capoluogo lombardo, è quella di aumentare il numero dei controllori sia all’entrata che all’uscita dei tornelli. Passeranno da 130 a 150. In caso di controllo a chi viene trovato senza biglietto verrà comminata una multa di 39 euro se pagata subito, che diventa di 54 euro dopo 5 giorni e di 70 dopo 60 giorni. 

# Entro l’estate 2023 inizierà l’installazione di nuovi tornelli con barriere alte 180 centimetri e dotati di allarme sonoro

Credits: milano.repubblica.it – Metro Milano

La seconda mossa sarà l’installazione di nuovi tornelli a barriera alti 180 centimetri dotati di un sensore per rilevare il passaggio di una seconda persona facendo scattare una sirena. Saranno gli stessi presenti sulla linea M5, che però non hanno l’allarme sonoro, e sulla futura M4. La gara d’appalto è già in corso e dovrebbe chiudersi in autunno. L’inizio dei lavori per la sostituzione degli accessi alle stazioni delle metropolitana è previsto tra la primavera e l’estate del 2023 in sette fermate tra cui Duomo, Cadorna, Rogoredo, Garibaldi e Centrale per poi passare a tutta la linea gialla. 

Fonte: Milano Corriere

Continua la lettura con: METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

PARCO ALFA ROMEO al Portello: CONCLUSO l’ultimo TASSELLO di un progetto durato oltre 10 anni

0
Credits gianma1974 IG - Parco Portello

Il parco Portello, nato sulle ceneri dell’ex fabbrica di auto dell’Alfa Romeo, è un progetto partito nel 2009 e che solo oggi è in fase di ultimazione. Ecco come si presenta ora e quando verrà inaugurato.

PARCO ALFA ROMEO al Portello: CONCLUSO l’ultimo TASSELLO di un progetto durato oltre 10 anni

# Un progetto a lotti iniziato nel 2009

Credits architetturasostenibile.it – Parco Portello

Il Parco Industria Alfa Romeo al Portello ha cominciato la sua realizzazione con un procedimento a lotti: il primo terminati tra il 2009 e il 2010 e aperti al pubblico nel 2011. Tra il 2015 e il 2017 venne aperto un secondo lotto. L’area di costruzione è quella degli stabilimenti dall’Alfa Romeo, dismessa negli anni ’80.

Credits Andrea Cherchi – Parco Portello dall’alto

Negli ultimi giorni di gennaio sono stati avviati i cantieri per il completamento dell’ultimo lotto, fino ad ora lasciato da parte, che si trova tra viale Renato Serra e viale Alcide de Gasperi, a sud del parco.

Leggi anche: Il PARCO del PORTELLO: al via i lavori per completare lo spazio VERDE più SCENOGRAFICO di Milano 

# A giugno 2022 conclusi i lavori, si attende l’inaugurazione

Credits Urbanfile – Portello ultimo lotto

I lavori per l’ultimo lotto sono stati terminati nel suo complesso nel mese di giugno. Sono in corso solo alcune rifiniture e si attende l’approvazione finale da parte degli organi di competenza per programmarne l’inaugurazione, con molta probabilità non prima di questo autunno.

Credits Urbanfile – Cantiere Parco Portello

Questa parte di parco si compone di un’area circolare, per metà spiazzo pedonale con panchine e per metà prato con cespugli e alberi, due aree a verdi esterna ad essa e una rampa che porta al livello superiore dove si trova una terrazza. Ci sono due ingressi, uno tra viale Serra e viale Alcide de Gasperi, che conduce al centro del parco, e l’altro da via Serra.

# Un aspetto naturale in armonia con il resto del parco

Credits gianma1974 IG – Parco Portello

Oltre al completamento dei lotti, Deltapav ha realizzato passaggi pedonali tramite la tecnica detta del “sasso slavato”, con l’utilizzo di sassi rossi e bianchi, che rendono naturale e particolare l’architettura del parco. Quando il parco sarà aperto si amplieranno gli spazi verdi della metropoli milanese garantendo la possibilità di passeggiare in mezzo a prati e camminate su ciottoli.

 

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: Partito l’ITER per il progetto di BOSCO VERTICALE nella PERIFERIA di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Quando si pagava a bordo con le monetine… L’EVOLUZIONE dei BIGLIETTI dell’ATM

0
Credits ebay - Biglietto superficie ATM

La città si trasforma, anche nel modo di pagare i mezzi pubblici. Un tempo non esistevano nemmeno le macchine obliteratrici. Scopriamo come sono cambiati nel tempo i biglietti dell’ATM.

Quando si pagava a bordo con le monetine… L’EVOLUZIONE dei BIGLIETTI dell’ATM

#1 Quando si pagava con le monetine al bigliettaio (che misurava l’altezza dei bambini)

archivio storico ATM – Bigliettaio e controllore

Fino ai primi anni Settanta sui mezzi pubblici di superficie c’era la figura del bigliettaio. Oltre a staccare il biglietto per gli utenti, che si pagava a bordo con le monetine, dal suo recinto di alluminio con le sbarre misurava le valigie e l’altezza dei bambini, che sotto il metro viaggiavano gratis, e si occupava anche della sicurezza e dell’ordine.

#2 Tram e metro avevano biglietti diversi

ebay – Biglietto superficie ATM

Nei primi anni dall’entrata in funzione della metropolitana i biglietti si distinguevano da quelli di tram e bus sia per le stampe che per i prezzi, per marcare la differenza di servizio. Nel primo caso c’era l’indicazione di “linee ordinarie urbane di superficie” sui titolo di viaggio, nella secondo caso “linee metropolitane urbane”. In seguito furono introdotti i biglietti cumulativi, metro e linee di superficie, per poi lasciare spazio solo a quello valido per tutti i mezzi.

#3 Dai biglietti cartacei alle tessere elettroniche

@profantonius IG

Sparita la distinzione tra biglietti di tram e metro, così come la figura del bigliettaio, nel corso dei decenni i titoli di viaggio sono stati ammodernati. Dal 2004 in poi si è passati dal semplice biglietto cartaceo da timbrare solo sul primo mezzo utilizzato o all’accesso ai tornelli al Sistema di Sistema Bigliettazione Magnetica Elettronica con biglietti muniti di banda magnetica. In seguito sono arrivate tessere elettroniche, quelle non nominative per caricare i biglietti e quelle personali per gli abbonamenti.

#4 I biglietti digitali

Ufficio Stampa Atm – Tornello metrò contactless tessera

In anni ancora più recenti si è assistito alla sparizione del biglietto da tenere in tasca per passare a quello digitale. Si può acquistare tramite app ATM e passare con il QR Code ai tornelli della metro oppure mediante sms da far vedere al controllore. In questo ultimo caso occorre ancora recarsi alle macchinette nei mezzanini e stamparlo se si vuole salire in metropolitana.

#5 Il pagamento contactless

Ufficio Stampa – Nuova convalidatrice contactless su bus 73

L’ultima evoluzione dei biglietti dell’ATM è arrivata con l’introduzione del pagamento contactless con bancomat o carta di credito. Oggi è disponibile su tutte le linee metropolitane e alcune linee di autobus e nel giro di qualche anno consentirà di girare su tutti mezzi del trasporto pubblico senza acquistare effettivamente il biglietto. Il sistema infatti addebita esclusivamente la tariffa migliore per la durata del viaggio e i controllori possono verificare che l’utente sia in regola accostando la carta ai loro terminali portatili.

Leggi anche: La RIVOLUZIONE di ATM: si potrà pagare CONTACTLESS su TUTTI i mezzi di superficie

Continua la lettura con: Il crocevia di TUNNEL sotto la Biblioteca degli Alberi

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

“ITALIA IN TOUR”: l’offertona per girare l’Italia in TRENO LOW COST

0
Trenitalia Italia in Tour

Viaggiare in treno senza limiti a prezzi stracciati per tutta l’Italia? È possibile grazie alla promozione lanciata da Trenitalia. Scopriamo come funziona e quanto costa.

“ITALIA IN TOUR”: l’offertona per girare l’Italia in TRENO LOW COST

# Viaggi illimitati per 3 o 5 giorni consecutivi

juangatito-pixabay – Trenitalia

Trenitalia lancia la nuova promozione per fare viaggi illimitati in seconda classe sui treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia e Trenitalia Tper indipendentemente dall’origine e dalla destinazione del viaggio. Sono disponibili due pacchetti: “Italia in Tour 3” e “Italia in Tour 5” che consentono di viaggiare rispettivamente per 3 e 5 giorni senza limiti a partire dal giorno in cui si decide di prendere il primo treno. 

# Quanto costa e come funziona

Italia in tour Trenitalia

Per usufruire della promozione basta cliccare su Altro/Miglior prezzo direttamente dal form di acquisto in home page, accedere alla sezione Promo/Servizi Regionali e scegliere la durata, la data di partenza e il numero di titoli di viaggio da comprare. “Italia in Tour 3” costa 29 euro per gli adulti e 15 euro per ragazzi tra i 4 e 12 anni compresi, “Italia in Tour 5” ha invece un prezzo di 49 euro per gli adulti e 25 euro per la fascia 4-12 anni.

# Dove non si può utilizzare

hpgruesen-pixabay – Trenord

La promozione non è utilizzabile nell’ambito del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra le stazioni di Levanto e La Spezia Centrale comprese quelle di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore, così come a bordo di servizi operati da altre imprese di trasporto come Trenord.

Continua la lettura con: ESTATE in TRENO: aumentano i FRECCIAROSSA Roma-Milano e i collegamenti con il MARE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La nuotata nel CANYON di ACQUA FRESCA a due ore da Milano

0
Credits: @cristinagabriele92 Gole degli stretti di Giaredo

A poco più di due ore da Milano, c’è un canyon di acqua gelida che in quest’estate così calda vale la pena andarci e trascorrerci una giornata. Ecco dov’è e come si chiama.

La nuotata nel CANYON di ACQUA FRESCA a due ore da Milano

# Acqua fresca e paesaggi selvaggi

@cristinagabriele92
Gole degli stretti di Giaredo

Nella valle della Gordana, a Pontremoli, in Toscana, ci sono delle gole dove potersi rinfrescare in queste giornate di calda. Siamo in provincia di Massa Carrara, in uno dei primi paesi toscani che si incontrano quando si saluta la Liguria. Arrivando da Milano, per raggiungere Pontremoli ci vogliono circa 2 ore e mezza di auto, qui si può lasciare la macchina in un parcheggio libero per poi camminare una quindicina di minuti e giungere al canyon toscano. Ecco arrivati alle Gole degli stretti di Giaredo. Le gole, dall’acqua fresca e paesaggi selvaggi, sono l’ideale per chi ha voglia di fare una gita fuori porta e rinfrescarsi senza dover andare nelle belle, ma affollate, spiagge liguri al mare.

# La passeggiata per risalire le 5 gole

@elle.black17
Stretti di Giaredo

Arrivati alle Gole degli stretti di Giaredo ci si trova davanti una serie di canyon scavati dalle acque del torrente Gordana. Gli stretti si estendono per circa un chilometro e l’area è delimitata proprio da queste pareti rocciose verticali alte più di 20 metri. L’acqua è fresca e dalle mille sfumature, si alternano infatti i colori del verde, del blu e dell’azzurro, con qualche tratto trasparente.

Gli stretti sono la parte finale della gola rocciosa del Gordana che parte da Noce di Zeri, altro paesino in provincia di Massa-Carrara, e termina a Giaredo. Qui agli stretti è possibile anche fare una passeggiata in mezzo all’acqua: si può infatti risalire il torrente fino alla diga e attraversando le 5 gole, di cui la più bella è la centrale, si incontra una vegetazione fitta e qualche animaletto tipico della zona come la rana italica.

# Fino al 2005 erano sconosciute

Credits: @cinghiali_da_trekking
Stretti di Giaredo

Il torrente delle gole ha modellato i canyon degli Stretti di Giaredo rendendoli quelli che sono ora: alte pareti rocciose a strisce orizzontali rosse, verdi, azzurre e grigi. Queste gole fino al 2005 erano pressoché sconosciute ma negli anni sono sempre più visitate. Le due settimane centrali di ferragosto sono le preferite per andare alle Gole, quindi spesso in questo periodo si trovano affollate, ma in ogni modo gli Stretti di Giaredo rimangono una gita fuori porta da fare in un caldo weekend d’estate in città.

Fonti:instagram.com

Continua la lettura con: Il GRAND CANYON ITALIANO, una delle meraviglie più spettacolari d’Europa

BEATRICE BARAZZTTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

L’unico STADIO al mondo ATTRAVERSATO DA UNA FERROVIA: mentre si gioca passa a fare il tifo

0
Credits: sportpravda.sk

Tra le cose più assurde del mondo? Un treno che corre sulla fascia laterale durante una partita di calcio, fischietta alla partita e viene accolto dai tifosi quasi in trionfo. Vediamo dove si trova

L’unico STADIO al mondo ATTRAVERSATO DA UNA FERROVIA: mentre si gioca passa a fare il tifo

# Uno strano terzino

sportpravda.sk

Quante volte abbiamo letto o sentito la cronaca di una partita, in cui i terzini vengono paragonati ai treni che usano le corsie laterali? O a uno stantuffo?
Čierny Balog, in Slovacchia, nello stadio del TJ Tatran Čierny Balog, questo evento accade spesso durante le partite casalinghe.
Ad un certo punto dell’incontro, si inizia a scorgere la locomotiva, l’inconfondibile sferragliare e sui binari si compie la stranezza: un treno si materializza tra il rettangolo di gioco e gli spalti.
Se il TJ Tatran è impegnato in un incontro il macchinista fa anche il tifo, azionando la sirena acustica. Ma mentre in campo regna l’aplomb, perché the show must go on, dagli spalti viene ricambiato il saluto.

Leggi anche: Il TRENINO ROSSO: la NOSTRA FERROVIA delle ANDE (VIDEO)

# Una festa nella festa

Il TJ Tatran gioca nel campionato dilettantistico, quindi è il caso di dire che i suoi tifosi (e perché no? anche quelli avversari) vanno allo stadio per divertimento. Il passaggio del treno diventa quindi una festa nella festa.
Ad impreziosire il momento ci pensa anche l’aspetto vintage del convoglio. Sui binari spunta infatti un trenino di fine ‘800: 3 vagoni in totale trainati da una locomotiva a vapore. Il treno è “sfruttato” per l’intrattenimento di turisti, che si ritrovano a fare un viaggio attraverso il tempo a bordo del convoglio. Passando nello stadio vengono accolti dai sorrisi e dagli applausi dei tifosi e, con il caratteristico fischio da vecchio treno e la sua lunga scia di vapore bianco, il momento diventa anche scenografico.

Leggi anche: Il TRENO del FOLIAGE: a un’ora da Milano uno dei 10 percorsi più belli del mondo

# Ma che treno è?

Credits: wonderfulengineering.com

Il trenino, che oggi viaggia per scopi turistici, percorre una ferrovia a scartamento ridotto che una volta era la rete forestale più estesa della Cecoslovacchia. La linea fa parte di un network di oltre 132.000 km, su cui viaggiava il legname dalle foreste ai centri urbani, per l’industria manufatturiera dei mobili ed anche per scopi domestici.
Čierny Balog, che è un grande centro formato dalla conglomerazione di 13 piccoli villaggi, è la protagonista dell’insurrezione contro il regime nazista durante la II Guerra Mondiale.
Lo stadio cittadino, oggi, è l’unico al mondo ad essere attraversato dai binari della ferrovia.

Leggi anche: Da Milano il VIAGGIO nel tempo: su un TRENO A VAPORE fino al Lago Maggiore (con sorpresa finale)

# L’unica invasione di campo che non mette in allarme

Credits: amusingplanet.com

A guardare il video ci si accorge in pieno che quella del treno è una vera e propria invasione di campo! Né l’arbitro né i giocatori sentono però il bisogno di fermare il gioco, in barba alle norme di sicurezza.
La partita va avanti ma è innegabile che, per circa 20 secondi, l’attenzione viene monopolizzata da questo particolarissimo evento. Il pubblico si distrae, sorridendo e salutando i passeggeri, o chiedendo al macchinista di azionare la sirena.
In campo potrebbere accadere qualunque prodezza, episodio controverso o addirittura un gol dei beniamini.
Non se ne accorgerebbe nessuno.

Chissà se è mai successo che la palla sia finita sul treno e “requisita” come il souvenir più strano del mondo

Fonte: TML Planet, Instagram

Continua la lettura con: Il TRENO che insegue l’AURORA boreale

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

DERGANO – IL PAESINO NELLA METROPOLI 🟡🏘️

0

Lo sapevi che Dergano ha da sempre avuto un’identità commerciale e artigianale? Nonostante sia annesso alla città di Milano, Dergano sembra più un borgo che sorge sulla strada tra Milano e Como.

Sono le sue piccole osterie e locande a renderlo caratteristico, nonostante molte abbiano lasciato spazio ai grandi insediamenti industriali. La sua stazione della metro è stata inaugurata nel 2011, nonostante l’apertura fosse stata prevista tre anni prima.

Leggi anche: Dergano o Dergano?

Altre curiosità sulla fermata di Dergano:

  • La stazione possiede un unico punto di ingresso e uscita, situato in via Carlo Imbonati
  • Il quartiere è caratterizzato per i collegamenti, attraversato da vie ad alto scorrimento: a Sud è delimitato dalla circonvallazione 90-91, a Est dalla parte iniziale della Milano – Meda. Nel quartiere ha origine il percorso della Comasina che collega piazzale Maciachini a Como e alla Svizzera
  • L’altra fermata della M3 nel quartiere è Maciachini

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il MISTERO di GIUSEPPE MENGONI, l’architetto della Galleria Vittorio Emanuele

0
Credits: pinterest.com (@marinaferlini) Milano prima

La galleria Vittorio Emanuele è uno dei simboli di Milano. Ogni anno milioni di turisti in visita alla città, recandosi al Duomo, non possono esimersi dall’ammirare e dal visitare quella che viene definita il “salotto dei milanesi”. Eppure, nonostante tutto, nonostante la sua bellezza e maestosità, è sempre stata oggetto di discussione, perché molti la vedono come un’opera d’arte troppo sabauda e poco meneghina. Infine c’è dell’altro, c’è un mistero e ci sono segreti ancora poco chiari.

Il MISTERO di GIUSEPPE MENGONI, l’architetto della Galleria Vittorio Emanuele

# Una breve storia

@marinaferlini
Milano prima

Milano è sempre stata una città fatta di portici, Bonvesin de la Riva aveva individuato circa una sessantina di porticati, ma col passare degli anni si avverte quasi la necessità di cambiare totalmente l’aspetto di piazza Duomo, abbattendo palazzi e porticati e costruendo una via che collegasse Piazza Scala e Piazza Duomo. Numerose furono le opposizioni cittadine, ma il 3 aprile 1860, ottenuti i permessi, venne bandito il concorso per la realizzazione a cui parteciparono diversi architetti. tra cui Giuseppe Mengoni che in un primo momento propose una via ispirata ai palazzi comunali. L’architetto poi modificò il progetto prevedendo una galleria a croce che incontrò gli entusiasmi della società inglese appaltatrice (City of Milan Improvements Company Limited) e finalmente nel 1865, alla presenza di molte autorità, del sindaco di Milano Antonio Beretta e del primo ministro Alfonso La Marmora, venne messa la “prima pietra”.

# Un tragico “incidente”

La Galleria Vittorio Emanuele venne inaugurata nel 1877, ma il destino beffardo giocò un brutto tiro all’architetto Mengoni che l’aveva progettata, perché proprio la sera prima dell’inaugurazione cadde da una cupola della sua creatura e morì all’istante. Ci troviamo di fronte, forse, al primo cold case milanese, perché da allora non è mai stata fatta luce se la tragedia fosse avvenuta per un errore umano o più semplicemente dal suicidio dell’architetto. E se fosse quest’ultima la verità, quali sono le ragioni?

# L’assenza di Vittorio Emanuele II e la mancata consegna finita


Galleria vittorio emanuele II

Nonostante la galleria fosse intitolata al re d’Italia, Vittorio Emanuele II non partecipò all’inaugurazione e per molti questa mancanza fu l’ennesimo smacco alla fragile personalità dell’architetto che per anni aveva subito pesanti critiche al suo progetto. Fu definito troppo avveniristico, troppo piemontese, troppo sabaudo, una costruzione che stonava accanto al Duomo e alla Madonnina. Mengoni non seppe mai che la mancanza del re era dovuta alle reali gravi condizioni di salute del monarca che morì qualche giorno dopo.

La costruzione della galleria fu anche attraversata da diversi problemi non solo di natura artistica, ma anche di ripensamenti dell’ultimo minuto e quando fu inaugurata, in realtà, mancavano ancora delle parti da ultimare e a causa di questo fu recapitata all’architetto una forte penale da pagare.

# I dubbi sulla morte dell’architetto


Mengoni

L’architetto Mengoni, dopo la sua caduta “accidentale” da un ponteggio, morì all’istante sotto gli occhi degli operai che si trovavano con lui in quel momento. Furono interrogati e alcuni dichiararono che Mengoni aveva spesso espresso giudizi negativi e perplessi sulla costruzione. Altri incolparono uno stretto collaboratore con cui aveva avuto una forte discussione per una questione di donne. Qualunque sia la ragione, tanti furono i misteri e tante furono le ragioni per evitare di indagare più a fondo. L’architetto morì e l’inaugurazione si fece senza alcun clamore sulla tragedia avvenuta.

# I simboli esoterici

Galleria Vittorio Emanuele II

Volontariamente o involontariamente la galleria, già nel progetto di Mengoni, prevedeva simbologie misteriose che hanno affascinato per anni gli studiosi. Ad esempio l’Ottagono è una forma geometrica che ritorna molto nel simbolismo dei Templari, basti pensare che la medesima forma la troviamo nel simbolo dei Cavalieri di Malta, come a Castel del Monte, in Puglia, e a Collemaggio, in Abruzzo. Una leggenda vuole che ci sia stato un patto col diavolo perché altrimenti non si spiegherebbe come un progetto così osteggiato, soprattutto dalla borghesia benpensante, sia diventato con gli anni il ritrovo del ceto stesso.

Nonostante tutti i misteri legati alla galleria e al suo realizzatore, l’architetto  non è stato dimenticato dai milanesi. Appena entrati nella galleria provate a guardare in alto a sinistra e troverete una targa commemorativa che ricorda non solo la sua figura, ma anche la sua tragica e mai chiarita fine. La sua salma riposa al Cimitero Monumentale e sopra alla sua tomba si erge una scultura di Francesco Barzaghi, un omaggio alla versatilità e alla complessità dell’architetto.

Continua la lettura con: 6 cose che vi stupiranno sulla GALLERIA Vittorio Emanuele

MICHELE LAROTONDA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I più bei GLAMPING d’Italia

0
Credits: @postievini Glamping Canonici di San Marco

Da qualche anno, in Italia come all’estero, si è diffusa una moda vacanziera che sta prendendo sempre più piede fra gli appassionati di camping e non solo. Il cui vero miracolo, probabilmente, è quello di aver convinto anche le persone che hanno sempre detto no al campeggio a scoprire un nuovo modo di trascorrere le ferie o il weekend lungo. Stiamo parlando dei campeggi di lusso, alias, i glamping. Quindi lasciate perdere picchetti e fornelli elettrici. I glamping sono il miglior compromesso fra un curatissimo relax e turismo di natura. In Italia ce ne sono già molti, oggi vi porto a scoprire i più belli.

I più bei GLAMPING d’Italia

# Procida Camp Resort (Campania)

@procidacampresort
PROCIDA Camp & Resort

Benvenuti a Procida, l’isola di pescatori al largo della capitale storica del Mezzogiorno, recentemente eletta Capitale della Cultura 2022. Qui si trova il Procida Camp Resort, ovvero, il glamour camping più rinomato del Golfo di Napoli. Nelle quattro tipologie di strutture disponibili (Caravan airstream, Garden suite, Safari Lodge e Nordisk Village) i gestori di questo glamping vi accompagnano nella scoperta di un territorio ricco di cultura e tradizioni, ma anche di un’inattesa propensione all’innovazione. La piacevole sensazione di libertà e avventura si unisce al comfort di un alloggio cinque stelle, curato e ricercato. Il glamping è per gli esploratori di oggi che vogliono vivere il contatto con la natura e allo stesso tempo sentirsi a proprio agio, proprio come a casa, in un’isola che, stretta fra la fama internazionale di Ischia e Capri, riscopre tutto il suo grezzo splendore.

# Gaia’s Sphere (Piemonte)

@franckreporter
Gaia’s Spheres B&B

Gaia’s Sphere è un glamping situato nel cuore delle Alte Langhe, dove si può avere l’occasione unica in Italia di dormire in una sfera. Un’ esperienza incredibile, ma sicuramente non per tutti: per questo come per altri glamping è necessario nutrire una grande passione per questi alloggi insoliti e non convenzionali. Le tipologie di abitazioni proposte sono tantissime, non solo quelle di tipo sferico. Da Gaia ci si sente coccolati, si perde il senso del tempo ed è facilissimo liberare la mente da stress e pensieri negativi grazie al paesaggio semplicemente da favola, oltre che al silenzio indescrivibile. Trascorrere un soggiorno immersi nella natura è un buon modo per ricaricare le energie. Le sfere sono meravigliose, arredate con stile e armonia: non manca attenzione al dettaglio e ai piccoli gesti, semplici elementi che aiutano l’ospite a sentirsi a casa.

# Canonici di San Marco (Veneto)

@postievini
Glamping Canonici di San Marco

A Mirano, un glamping di charme situato all’interno del parco di una villa seicentesca, per vivere secondo i ritmi della natura immersi nella romantica campagna tra la Laguna Veneta e il fiume Brenta. Glamping Canonici di San Marco è paradiso di rara bellezza che unisce il fascino rurale delle tipiche tenute coloniche venete con l’esotismo degli accampamenti di lusso d’epoca coloniale. Primo in assoluto fra i luxury glamping creati in Italia, qui, dal 2014, Emanuela e Monica curano ogni dettaglio delle due meravigliose suites e delle sei suggestive lodge (tende) immerse nel silenzio della natura, ognuna arredata in cromie e stili diversi, dal tribale al boho-chic, con statement pieces dal sapore esotico e grandi chandeliers. La guest house, a disposizione per gli ospiti per momenti di relax, per la colazione o cene create su misura, si trova nella seicentesca barchessa di Villa Pomai-Rota, ora Muneratti, all’interno di un parco nel graticolato romano meglio conservato d’Italia (ovvero le terre date in assegnazione come premio di battaglia ai soldati romani più valorosi).

# Cerchio del Desiderio (Abruzzo)

@matteo_ciommi
Cerchio Del Desiderio Glamping Retreat

Gli alloggi di questo glamping del centro Italia includono un balcone con vista sul giardino, un angolo cottura dotato di frigorifero e un bagno privato con doccia, inoltre presentano tutti una terrazza affacciata sulle montagne. Situato a 23 km dalla Casa di Gabriele D’Annunzio a Pescara, il Cerchio Del Desiderio Glamping Retreat offre una piscina stagionale all’aperto, un salone in comune e sistemazioni climatizzate con patio e Wi-Fi gratuito. In loco troverete un giardino con barbecue e nelle vicinanze potrete effettuare escursioni in bicicletta. Bonus point: il campeggio propone una colazione continentale o vegetariana. La struttura dista 19 km dall’Aeroporto d’Abruzzo, lo scalo più vicino, e fornisce un servizio di navetta aeroportuale a pagamento.

# Atmosfera Bubble (Basilicata)

@franckreporter
Atmosfera – bubble glamping

Se in Piemonte vanno forte le sfere, qui in Lucania preferiscono chiamarle bolle. È proprio questa la proposta di Atmosfera Bubble Glamping, struttura immersa tra i boschi rigogliosi di Satriano di Lucania. Non esistono camere classiche ma solo le bubble, camere sferiche con pareti e soffitto trasparenti arredate con singolare stile, provviste di tutti i comfort di una stanza di hotel ma con il vantaggio di essere immersi nel silenzio della natura. Atmosfera è stato uno dei primi bubble glamping italiani ed è l’unico in tutta la Basilicata. Il progetto è stato studiato a lungo in modo da essere realizzato con la massima attenzione agli aspetti naturalistici e in modo da avere un basso impatto ambientale. Le bubble room di Atmosfera sono tutte prodotte in Europa con materiali di altissima qualità e la struttura usa impianti fotovoltaici, pannelli solari e prodotti a Km 0.  Tutte hanno un vero bagno privato esterno con acqua corrente ed energia elettrica, un bel patio con tavoli e sdraio dove rilassarsi, e una vasca idromassaggio riscaldata a uso esclusivo.

Avete mai soggiornato in uno di questi glamping o in altri sparsi per la Penisola? Raccontatecelo!

Continua la lettura con: Dormire in una TENDA a 5 STELLE vicino al mare

CARLO CHIODO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

0
Credits: fabu 022 Gianni Magni

In questi giorni cade il 30° anniversario della morte di Gianni Magni, uno dei pionieri del cabaret, fondatore del gruppo milanese dei Gufi e figura emblematica del palcoscenico artistico della nostra città. E non solo.

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

# Gli inizi della carriera

@misswallyg
Gianni Magni

Magni (all’anagrafe Gianantonio) nacque a Milano il 16 maggio 1941; la sua era una famiglia di origini circensi. All’età di 12 anni esordisce a Teatro e, subito dopo, partecipa, assieme ad un giovane Nino Castelnuovo, a Ferruccio Soleri e Giancarlo Cobelli, alla trasmissione “Zurlì, mago del giovedì“, programma Rai che diede popolarità a Cino Tortorella, nella veste, appunto, del mago Zurlì. Ma Gianni Magni aveva sete di qualità artistica, così a 18 anni entra nella scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Strehler.

Poco più che ventenne conosce Lino Patruno (un jazzista calabrese, salito a Milano per approfondire la sua passione musicale), Nanni Svampa (un laureato in Economia che traduceva le canzoni e le poesie di Georges Brassens, dal francese al dialetto milanese) e Roberto Brivio (uno chansonnier milanese da poco diplomatosi all’Accademia dei Filodrammatici) e con loro fonda “I Gufi”. Di questo quartetto, Gianni Magni è il personaggio più espressivo e caratteristico, con  quella  faccia elastica e i movimenti molleggiati da cartone animato

# Da “I Gufi” alla televisione

@brunellabb
I gufi

I Gufi, che rappresentano la prima formazione di cabaret in Italia, espressione di una milanesità comica e amara, graffiante e delicata, con un tocco di politica e di critica sociale,  in poco tempo entrano in modo dirompente nell’attenzione di un pubblico sempre più ampio. Si sciolgono nel 1969 e Magni passa al cinema e alla televisione, con ruoli in diverse opere, tra cui, “Bianco, Rosso e…“, “Oh! Serafina“, “La Filibusta“, “Nel mondo di Alice” e nella trasmissione televisiva “La sberla“, il varietà del 1978 che lo rese celebre al grande pubblico.

Nel 1981 i Gufi si riuniscono e Magni aderisce in modo convinto a questo nuovo progetto artistico. Poi passa ad Antenna 3 Lombardia, prodomo degli imperi televisivi privati. Nel frattempo lavora come doppiatore, nelle pubblicità e, tre anni prima di mancare, scrive il libro “No (virgola) tu fai il rospo”.

# Il suo attaccamento a Milano

@solovinile
Cabaret Gianni Magni

Muore a Milano, colpito da un infarto, il 16 luglio 1992, mentre passeggia in Piazza Duomo, pensando a nuovi progetti artistici. In un’intervista, rilasciata un anno prima di quel triste giorno d’estate, raccontava di come “Milano è cambiata, nel corso degli anni è diventata più frenetica meno pacata e, per me, meno preferibile“. Lui, cultore del dialetto milanese si rammaricava della mancanza di attenzione alle tradizioni linguistiche: “il dialetto sta sparendo, per me è una constatazione amara, visto che sono uno che si crogiola nel dialetto milanese: Del dialetto -continuava Magni- mi piace quel ruolo di sintesi dei concetti, il dialetto è coreografia e sonorità“.

Parole che suonano come un testamento all’insegna della valorizzazione della tradizione. Conoscendo Gianni Magni, una tradizione e una valorizzazione localistica non all’insegna della chiusura e del passato, anzi, come strumento di confronto e apertura culturale… verso il futuro.

Continua la lettura con: Il PERSONAGGIO di Milano dell’anno è GIORGIO ARMANI

FABIO BUFFA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

NOTIZIE PIU' LETTE