Il treno più iconico del mondo torna in Italia. L’ “Orient Express – La Dolce Vita” promette un viaggio alla scoperta dell’Italia, da vivere in cabine e suite di pregio.
ORIENT EXPRESS – La Dolce Vita: le nuove tratte in arrivo per il treno più lussuoso del mondo
# L’ Orient Express
150 anni fa Georges Nagelmackers trasformava un sogno in realtà realizzando l’Orient Express, il primo treno di lusso d’Europa. Esattamente il 4 ottobre 1883, partì infatti da Parigi il primo viaggio dell’Orient Express, treno che collegava Parigi, Gare de l’Est, a Costantinopoli, quella che oggi è Istanbul.
Nel corso dei decenni, quello che per primo ha preso il nome di Orient Express è un servizio ferroviario che ha mutato le sue tratte e la sua offerta. Grazie a nuove tecnologie, nuovi tratti ferroviari, nuovi trafori e gallerie, l’Orient Express è sempre stato un mezzo di trasporto per viaggiatori facoltosi: erano infatti soprattutto nobili, borghesi e uomini d’affari a servirsi del treno. Viaggiare in carrozze di lusso e assaporare i migliori piatti della cucina europea, era cosa per pochi.
# Gli Orient Express
Orient Express è un nome che è stato (ed è ancora oggi) utilizzato per indicare vari servizi ferroviari, oltre a quello originale. Il nome ricorre per il collegamento ferroviario inaugurato nel 1948 tra Stoccolma a Bucarest, la Balt-Orient-Express.
Il Venise Simplon Orient Express è invece un servizio privato che dal 1982 collega, con carrozze ristrutturate degli anni ’20 e ’30, Londra e Parigi a Venezia, con frequenza settimanale e biglietti a partire da 1200 sterline a persona.
# L’ Orient Express – La Dolce Vita
Gli architetti di Dimorestudio, lo studio internazionale di architettura e design fondato da Emiliano Salci e Britt Moran, hanno disegnato un viaggio nel lusso che rende omaggio a Gio Ponti, Nanda Vigo, Gae Aulenti e Osvaldo Borsani. Il nuovo OrientExpress La Dolce Vita gestito dal gruppo Accor, è un treno composto da 12 carrozze, divise in due classi di viaggio: Cabina Deluxe e Suite.
A partire dal 2023, saranno disponibili 6 treni che percorreranno altrettanti itinerari iconici. Attraverseranno ben 14 regioni italiane e 3 destinazioni internazionali, che collegheranno Roma a Parigi, Istanbul e Split. In Italia si viaggerà su un totale di 16000 km di binari, di cui 7000 non elettrificati. Roma, Venezia, Portofino, Matera, Toscana, Sicilia, tra le mete raggiungibili in Italia. Promettono entrambi meravigliosi panorami, esclusive esperienze culturali ed enogastronomiche. Il tutto creato su misura per una avventura senza precedenti.
E’ il ristorante più visto di Milano. Perché si mangiano specialità della cucina milanese su un tram in stile retrò che gira per le strade della città. Bisogna prenotare in grande anticipo. Si sale davanti al Castello.
Negli anni ottanta e novanta tutta la Milano che contava passava dal ristorante fondato da Beatrice Mungai, detta Bice. Locale storico della “Milano bene”. Aperto sette giorni su sette.
Indirizzo: Via Borgospesso 12 (zona Brera-Montenapoleone)
#3 Ceresio 7: la terrazza più “milanese style” di Milano
Uno dei ristoranti dove forse si respira di più l’atmosfera dello stile milanese. Molto quotato anche per gli aperitivi, specie nelle serate più piacevoli, ai bordi di una delle due piscina.
Locale straniante, borderline, al limite dell’apologia al fascismo. Oscar, il titolare, si aggira tra i banconi per trovare qualche cliente con cui litigare. Ma è un tipo bonario e tutto risulta più folkloristico che revanscista. Cucina semplice e genuina.
Indirizzo: Via Lazzaro Palazzi 4 (zona Buenos Aires)
Ristorante pluristellato anche se con una cultura pop. E’ la creatura di Davide Oldani, uno degli chef più celebri ma di profilo più minimal. Il locale è sobrio e posizionato oltre la periferia ovest. Occorre prenotare molto tempo prima.
Indirizzo: Piazza della chiesa 14, 20010 San Pietro all’Olmo, Cornaredo
Una dieta sana come filosofia di vita è la filosofia di Pietro Leeman che offre cibo di “alta cucina vegetariana” in un ambiente molto raffinato.
Indirizzo: Via Panfilo Castaldi 18 (zona Buenos Aires)
#7 Latteria di San Marco: per tornare indietro nel tempo
Locale che sfida tutte le leggi del commercio. Non accetta prenotazioni, non ha il sito internet ed è chiuso nel week end. Pochi posti a sedere ma se si riesce a entrare ci si ritrova immersi nell’atmosfera migliore che Milano sa dare. La titolare si prende cura dei clienti con il marito che dirige la cucina, sembra di tornare a un’epoca antica. Piatti straordinari che cambiano ogni giorno seguendo le stagioni.
Indirizzo: Via S. Marco 24 (zona Brera-Porta Nuova)
E’ la storia di una grande amore, nato addirittura nell’infanzia, da Aimo e Nadia che nel 1962 hanno aperto in una zona defilata un ristorante leggendario. La forza del locale sono le materie prime proposte in modo non tradizionale. Alla guida nella cucina del ristorante stellato ci sono oggi gli Chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani.
Indirizzo: Via Privata Raimondo Montecuccoli 6 (Lorenteggio).
#9 Luini: l’icona dello street food milanese
Premiato anche con l’Ambrogino d’oro, è un’icona di Milano a due passi dal Duomo. Leggendari sono i suoi panzerotti come le sue code fuori dal negozio. E’ in cima a ogni classifica e punto fisso da provare per chi arriva a Milano. Ad agosto si concede il lusso di chiudere per oltre un mese.
Locale sul tetto della Triennale da cui ci si gode la più bella vista dello skyline di Porta Nuova che si eleva sopra il Parco Sempione. Nelle serate di bel tempo la vista è mozzafiato.
Chi non conosce “La 90” alzi la mano. Comunemente chiamato così, questo autobus, attraversa tutta la circonvallazione di Milano, e per questo è molto famoso.
Come tutte le cose famose, su di esso aleggiano dicerie e luoghi comuni, storie e leggende metropolitane ahimè spesso negative.
“E’ pieno di stranieri, è pericoloso, attenta alla borsa, non prenderla di sera”, mi è stato detto.
Ho preso la 90 per un mese di fila, ogni giorno mattina e sera e ciò che ho constatato è che viaggiare su questo filobus è come fare il giro del mondo in 45 minuti.
5 cose (+1) che ho scoperto viaggiando sulla 90:
#1 Tutte le culture del mondo
E’ la prima cosa che salta all’occhio: gente di tutte le età e nazionalità. Salire sulla 90 è come andare dal Nord Africa alla Cina, con una puntatina in India, passando per il Sud America e rientrando dai Balcani attraversando il Sud Italia.
#2 Non solo ubriaconi
Si d’accordo, qualcuno che ha alzato il gomito sulla 90 lo trovi sempre, ma non pensate sia un autobus pieno di hooligans al rientro da una partita.
#3 Un viaggio un racconto
Se mettete da parte ogni rigidità e vi rilassate un po’, questo giro per il mondo vi regalerà delle storie davvero interessanti. Come Enzo, anziano signore di Milano, all’apparenza un homeless ma con sorpresa un uomo dalla fervida cultura, che mi ha raccontato della sua prozia, una shamana che vive in Siberia, e di come gli animali selvaggi del luogo siano deferenti verso l’anziana signora dai poteri straordinari.
#4 Sfatiamo alcuni luoghi comuni
Avere gli occhi aperti a tenere al sicuro la borsa è una prerogativa di ogni mezzo pubblico della città. Non solo della 90.
#5 Un fedele specchio della società odierna
Poveri, meno poveri, benestanti, clochard, sognatori, affranti e speranzosi questo luogo è un mix di ogni status sociali e mood differenti. Di certo, è pieno di autenticità…dal calore dei sudamericani alle monoespressioni dei cinesi, qui si respira vita! Quella vera, quella delle non apparenze.
#5+1 Non tenere la testa bassa
Concludo con un consiglio: non tenete la testa bassa, non siate prevenuti, mettete per un momento da parte il cellulare. Guardate negli occhi le persone, sorridete se potete, osservate, parlate: vi accorgerete di tanti gesti, situazioni ed espressioni che vi aiuteranno a capire meglio chi non è del vostro Paese, ma che nel vostro Paese ci vive. Come Aziz che mi ha ceduto il posto credendo fossi incinta (qualche kg fa) e di Juanito che è scattato in piedi non appena è salita l’anziana signora. O di Ekaterina, appena arrivata dalla Russia in cerca di lavoro, o di quel gruppo di adolescenti africani chiassosi che ti chiedi come facciano ancora a sorridere con quei denti bianchi che si ritrovano.
Non capisco perché facciamo i fighi dicendo di viaggiare il mondo per conoscere nuove culture e poi facciamo fatica a salire su un autobus dove, queste culture ci sono ogni giorno ad ogni ora, e al modico prezzo di 2,20€.
La nuova stazione Tibaldi-Bocconi è stata inaugurata il 5 dicembre. Vediamo come è stata realizzata.
Le IMMAGINI della NUOVA STAZIONE di TIBALDI-BOCCONI
# La prima stazione della futura circle-line
Credits Comune di Milano - Stazione Tibaldi
1 of 4
La nuova stazione Tibaldi-Bocconi ha inaugurato ufficialmente lunedì 5 dicembre e sarà una delle nuove fermate della circle line che sarà operativa nei prossimi anni, con un tracciato semi circolare che da San Cristoforo arriverà a Rho Fiera. Da qui passeranno i treni della linea del passante S9, tra le fermate di Milano Romolo e Milano Porta Romana e sarà la stazione di riferimento per gli studenti provenienti o diretti al Campus dell’Università Bocconi.
La nuova stazione, finanziata in parte dai fondi europei per il progetto “Clever Cities” e in parte da Rfi che ha investito 22 milioni di euro, è caratterizzata da pareti ed elementi di ingegneria naturalistica integrati nelle barriere antirumore, nelle strutture e negli argini della stazione, in grado di assorbire parzialmente le emissioni di anidride carbonica, di riutilizzare le acque piovane e migliorare il microclima e la resilienza urbana in un contesto fortemente antropizzato.
# Una “sala d’attesa a cielo aperto”
L’idea di partenza è stata la progettazione di una “sala d’attesa a cielo aperto” al servizio dei viaggiatori e, insieme, degli abitanti del quartiere. Un’area di circa 600 mq che unisca al tipico via vai di persone di una stazione ferroviaria anche la possibilità di trascorrere momenti di socialità e di aggregazione, un nuovo punto verde in città.
Tra gli elementi inseriti nel contesto della stazione, e frutto di un percorso partecipato con i cittadini, ci sono infatti: una rastrelliera per le biciclette, un tavolo con una scacchiera incisa, un altro per giocare a ping pong e una bacheca di quartiere.
# Marciapiedi lunghi 250 metri e pensiline che coprono i percorsi pedonali pubblici
La stazione Tibaldi-Bocconi è stata costruita rialzata rispetto al piano strada, con due percorsi pedonali e una pista ciclabile che la collegano, e adeguata agli standard europei previsti per i servizi ferroviari metropolitani nel rispetto di tutte le norme per l’accessibilità. I marciapiedi sono lunghi 250 metri, alti 55 cm, per consentire più facilmente la salita e discesa dai treni, e raggiungibili attraverso scale, scale mobili e ascensori panoramici.
Le pensiline d’attesa hanno invece una lunghezza di circa 150 metri e coprono anche i percorsi pedonali pubblici, la pavimentazione dei marciapiedi è dotata di percorsi tattili per ipovedenti ed è presente un sistema di informazioni ai viaggiatori con monitor e annunci sonori lungo i marciapiedi.
# I primi treni da domenica 11 dicembre
Dopo l’apertura ufficiale, i primi trenidella linea S9 fermeranno nella nuova stazione domenica 11 dicembre con l’entrata in vigore dell’orario invernale.
Cambiare prospettiva e tornare bambini. È questo quello che Chris Bangle ha pensato la prima volta che ha ideato una panchina gigante. Un nuovo modo di guardare, un cambio di sguardo e non di paesaggio. Le panchine giganti sono ormai diffuse in gran parte d’Italia, poste davanti a paesaggi spettacoli, fanno tornare bambini chi ci sale e si siede ad osservare. Contemplando il paesaggio immenso e seduto su una panchina dalle dimensioni sproporzionate ci si sente piccoli.
Anche la Lombardia non manca all’appello con le panchine giganti. E allora ecco dove trovare sedute enormi nella nostra regione.
Le PANCHINE GIGANTI della Lombardia
# La panchina gigante di Fonteno e le altre in provincia di Bergamo
Dato che l’elenco non è corto, anzi sono più di 30 le panchine giganti in Lombardia, si è deciso di dividere le panchine lombarde per provincia. Così nella provincia di Bergamo si possono trovare a Rogno, località Spiazzi, Fonteno /Riva di Solto, località Dor, Breno, località Montepiano e Parre, località Monte Alino. Ma non solo. Nelle valli bergamasche si trovano anche le panchine di Schilpario, località Castegna, Grone, località Colli di San Fermo, e infine quella a San Pellegrino Terme, località Santa Croce.
# La panchina di Breno e quelle in provincia di Brescia
Nella provincia di Brescia le panchine giganti sono circa 15 e quindi si ha veramente l’imbarazzo della scelta sul dove andare per rilassarsi un attimo su una seduta dalle dimensioni spropositate. Iniziando ad elencare le troviamo a Incudine, località Clusuraccia, Darfo Boario Terme, località Monticolo, Iseo / Pilzone, località San Fermo, Sale Marasino / Evelina, località Maspiano, Capo di Ponte, località Badolina, Edolo, località Mù, e Paspardo, località In Vall.
Si possono trovare di tutti i colori e dalle vedute più diverse, ci sono alcune panchine che offrono viste panoramiche della città o dei paesi al di sotto, oppure panchine che ti fanno immergere nella natura. Sempre in provincia di Brescia c’è la panchina di Breno, località Montepiano, di Lozio, località Dos del’Ora, di Rovato, parco di Villa Cantù, quella di San Felice del Benaco, località Cisano, di Borno, località Plagna Maruda, e infine quelle di Muscoline, agriturismo La Guarda, e Collebeato, località Campiani.
# Le panchine giganti della provincia di Como
Anche Como conta alcune panchine gigante, decisamente molte meno di quelle di Brescia. Nella provincia ci sono la panchina gialla e rossa di Bellagio, località Civenna, e quella di Centro Valle Intelvi / San Fedele, località Bolla.
# La panchina di Travacò Siccomario e le altre in provincia di Pavia
In provincia di Pavia le panchine dove cambiare prospettiva si trovano invece a Travacò Siccomario, località Boschi, Retorbido, via Torricelle, Codevilla, località Piana di Codevilla, Calvignano, località Pagliarolo, Montalto Pavese, località Belvedere, e Casteggio, località San Biagio.
Tutte province e zone non lontane da Milano, quindi se si vuole cambiare prospettiva e tornare un po’ bambini, una delle panchine giganti in Lombardia è sicuramente la soluzione perfetta, anche per una gita fuori porta.
Ci sono alcuni luoghi che ti entrano dentro. Ti modificano prospettive e modo di pensare. A Milano ci sono dei luoghi a cui è difficile restare indifferenti e se ci si apre possono condizionare la tua forma mentis. Dei molti luoghi che hanno questo effetto ne abbiamo scelti dieci.
Fondazione no profit nata a Milano nel 2004 dalla riconversione di uno stabilimento industriale in un’istituzione dedicata alla produzione e alla promozione dell’arte contemporanea. Luogo dinamico di sperimentazione e ricerca, con i suoi 15.000 mq è tra gli spazi espositivi più grandi d’Europa. Colpisce per l’incredibile spazialità: entri nell’opera, ti stacchi dalla realtà ed entri dentro a quel mondo. Non paghi il biglietto: è un regalo della Pirelli alla città. Ha ancora il sapore industriale.
Non lontano dal centro ci si ritrova in un piccolo quartiere fiabesco, sembra di essere a Murano o in un villaggio sudamericano. Giardinetti pieni di fiori ed edera si arrampicano su muri di casette tutte colorate, una diversa dall’altra. Via Abramo Lincoln trasmette serenità e pace, esattamente i sentimenti che un gruppo di amici voleva ispirare ai propri concittadini nel 1889, quando li esortarono a trovare il modo più creativo e allegro di abbellire le proprie case.
La piazza più romana della città. Se si prende da via Torino la via che costeggia la vecchia Fnac ci si ritrova in un’oasi, sembra di non essere a Milano.
Era la prima opera muraria che incontrava il naviglio della Martesana all’entrata di Milano, dopo la costruzione delle mura spagnole. L’antico si fonde col nuovo. Nasce per unire il canale Martesana alla Cerchia dei Navigli, ma la differenza di quota tra i due corsi acquatici comportò la necessità di costruire una conca. Il primo progetto fu realizzato nel 1482 da Leonardo Da Vinci, ma la conca venne costruita solo nel 1496 sotto il ducato di Ludovico il Moro e con la supervisione dello stesso Leonardo. Percorrere il tunnel sotto il ponte delle Gabelle ha un effetto straniante.
La nuova frontiera di Milano: dove si viva la Milano ancora in trasformazione. Passeggiare tra le torri ha un effetto simile a quello che si provava i primi tempi a Gae Aulenti, quando ancora non c’era l’Unicredit Pavillon a tappare la visuale su una spazialità inconsueta per Milano. C’è chi dice di aver visto nei giardini di City Life perfino dei conigli in libertà.
E’ forse la piazza più grande di Milano quella che si estende tra i diversi grattacieli di Porta Nuova. Al suo centro la Biblioteca degli alberi, si tratta di un luogo in cui si respira un senso di libertà travolgente, unico a Milano.
Nella periferia orientale della città, ci si ritrova in un mondo di elfi, gnomi e creature del mondo nordico nella casa atelier dell’artista architetto padre di Sleipnir e di Ursus. Ci si sente su un set di un film di Tim Burton.
Spiazzante, ti amplia la mente più per le geometrie degli spazi e per l’assemblaggio di stili differenti che per le opere esposte. E’ una costruzione che ha ridisegnato l’identità di un intero quartiere.
I milanesi la danno per scontata, la trattano con sufficienza, salvo qualche runner che ama misurarsi sui suoi crinali. Eppure basta portarci sopra un forestiero in visita a Milano per notare un particolare stupore, specie quando si fa notare che si tratta di un monte artificiale costruito sopra le macerie della seconda guerra mondiale. Il panorama in cima vale quello sul tetto del Duomo. O quasi.
E’ il biglietto da visita di Milano. Riempie di orgoglio pensare a tutti quelli che arrivano in città che si ritrovano ingoiati da una simile maestosità. Ma la stranezza della Centrale la si vive non quando si è concentrati a prendere un treno, ma quando la si vive nel quotidiano. Ci sono persone che ci vanno per entrare in uno dei suoi negozi o ristoranti, o semplicemente per ritrovarsi in un non luogo fatto di umanità in transizione.
Un piccolo gioiellino sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lago di Como. Scopriamo le sue bellezze e alcune curiosità che pochi conoscono.
MANDELLO del LARIO, il BORGO COLORATO a un’ora da Milano
# Un piccolo gioiello sulle riva del Lago di Como
Mandello del Lario è un piccolo gioiellino sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lago di Como. Un borgotranquillo e colorato, immerso in un’atmosfera d’altri tempi raggiungibile da Milano in poco più di un’ora di auto o 50 minuti di treno dalla Stazione Centrale. Si trova in posizione geografica privilegiata, perfetta per esplorare il territorio camminando e per godersi le fresche acque ed i panorami del lago.
# Il centro storico e le piccole frazioni montane
Il piccolo centro storico del borgo si snoda tra piccole viuzze, case colorate e portici dove affaccia un piccolo rimessaggio per barche. Tra le attrazioni da vedere, oltre ai suggestivi scorci e panorami, ci sono la Chiesa di San Lorenzo in stile barocco con un bel campanile in stile romanico e un organo di grande pregio del ‘700, e le piccole frazioni montane, tra torri medievali come quella del Barbarossa, vicoli e chiesette antiche. Per una gita fuori porta si può chiudere in bellezza cenando nei piccoli ristorantini e bar vista lago.
Per gli amanti della vela, Mandello del Lario ospita dal lontano 1965 un’importante sezione della Lega Navale Italiana che ogni estate propone corsi di vela per adulti, ragazzi e bambini.
# Il legame con le moto Guzzi
Mandello del Lario è indissolubilmente legato alla brand motociclistico Moto Guzzi, le moto dell’aquila, che è stato fondato a Genova ma il cui stabilimento produttivo è sempre stato nel comune lecchese, per poi diventarne la sede principale. Nel paese è possibile visitare il Museo Moto Guzzi che raccoglie una ricchissima collezione di oltre 150 pezzi espositivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimentali e motori.
A Milano un villaggio di Natale con una pista ghiacciata da record e che rievoca le ambientazioni tipiche dei paesaggi nordici invernali oltre a offrire sport e divertimento per tutti. Vediamo tutte le attrazioni presenti, gli eventi a cui partecipare, il periodo in cui sarà a Milano e come poter vivere quest’esperienza gratis.
La Stazione di Ghiaccio: il più grande ANELLO GHIACCIATO mai realizzato a Milano
# Un percorso ghiacciato di 1.300 mq in un villaggio che rievoca le tipiche ambientazioni dei paesaggi nordici invernali
Piazza Duca d’Aosta, ai piedi della Stazione Centrale di Milano, si prepara a trasformarsi in uno dei luoghi di riferimento del Natale per tutti i milanesi e turisti grazie a Senstation on Ice 2022, un progetto voluto e realizzato in collaborazione tra la Regione Calabria, main partner dell’iniziativa, e Grandi Stazioni Retail che si pone l’obiettivo di sostenere la riqualificazione e valorizzazione di uno degli spazi più cruciali della città.
Un villaggio che rievoca le ambientazioni tipiche dei paesaggi nordici invernali e offre sport e divertimento a costo zero e dove l’attrazione principale è un enorme ice ring di 1.300 mq che ricoprirà tutta la piazza, il più grande percorso ghiacciato mai allestito a Milano. Un vero circuito per divertirsi pattinando liberamente o assistere a speciali spettacoli di pattinaggio che saranno organizzati.
La prenotazione per il noleggio dei pattini è disponibile su www.senstation.it, e per i primi 300 nostri lettori che prenoteranno dal 7 al 18 dicembre con il codice “milanocittastato” il noleggio dei pattini sarà completamente gratuito.
# 1.500 mq di scenografia di luci e attrazioni per il divertimento di tutti
Ad accogliere una pista di pattinaggio mai vista in città per forma e dimensioni ci sarà una suggestiva scenografia di luci, tutte a led per un basso impatto energetico, il cui impatto sarà amplificato da un’illuminazione creativa della facciata della Stazione Centrale, che sarà così valorizzata per l’intero arco temporale dell’iniziativa. AADV Entertainment, realtà italiana consolidata nell’ideazione e produzione di format originali di live entertainment, si è occupata del concepimento e della realizzazione del progetto.
La scenografia, che copre un’area di 1.500 mq, sarà composta anche da installazioni e altre attrazioni per trascorrere momenti divertenti in famiglia o con gli amici. Tutte le installazioni sono a noleggio, per la maggior parte già esistenti, e non saranno dismesse e smaltite al termine dell’iniziativa, ma conservate e riutilizzate in successive occasioni. Vediamo tutte le installazioni e le attrazioni presenti nel villaggio di Natale.
# Il gigantesco Albero di Natale di 18 metri e 15.000 luci sarà l’elemento iconico di Senstation on Ice
L’elemento iconico di Senstation on Ice 2022 sarà il gigantesco Albero di Natale di 18 metri e 15.000 luci, progettato in rispetto della tradizione natalizia, da cui si sviluppa l’intero villaggio e che farà bella mostra di sé davanti alla Stazione Centrale.
Tra le attrazioni per i più piccoli ci sarà una pista di dimensioni più contenute dove praticare lo Snow Tubing, accessibile gratuitamente a tutti, e che si percorrerà con appositi ciambelloni gonfiabili distribuiti gratuitamente presso la struttura di servizio posta di fianco alla pista stessa.
Una struttura geodetica di 9 mtdi diametro, il “dome”, accoglierà invece il pubblico a vivere in prima persona un viaggio virtuale in Calabria grazie a una serie di proposte multimediali progettate per comunicare le peculiarità del territorio calabrese. Il nome scelto per questa struttura è Calabria Straordinaria richiamando il main partner e al suo interno verranno organizzati seminari e contenuti a tema turismo sostenibile, sport e cultura, mentre un secondo “dome” più piccolo, caratterizzato da una scenografia ispirata alla Calabria, ospiterà invece la casa di Babbo Natale, dedicata ai più piccoli, per raccogliere le letterine e scattare una foto ricordo.
# Un villaggio di Natale realizzato con attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità
Nella progettazione del villaggio di Natale Senstation on Ice è stata posta un’attenzione particolare anche ai temi della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Oltre alle luci a led e le installazioni riutilizzabili per altre occasioni, è stato infatti scelto uno speciale materiale sintetico brevettato dall’azienda italiana Neveplast, leader mondiale nel settore, per realizzare la pista di Snow Tubing. Si tratta di una tecnologia che consente di poter praticare discipline sportive invernali ovunque in qualsiasi periodo dell’anno in modo totalmente sostenibile.
Per il funzionamento della pista di pattinaggio sono stati invece utilizzati dei “chiller”, i motori atti a mantenere ghiacciato il percorso, di ultima generazione e quindi in grado di ottimizzare il risparmio energetico.
# Tutto il calendario degli eventi dall’inaugurazione fino al 7 gennaio 2023
Il villaggio di Senstation on Ice 2022 apre mercoledì 7 dicembre alle ore 14, mentre l’inaugurazione avrà luogo alle ore 17 all’interno del dome Calabria Straordinaria, alla presenza delle autorità. Seguirà poi l’accensione dell’albero delle Meraviglie, decorato con il fiore della soldanella, simbolo della Calabria e l’esibizione sull’Ice Rink delle scuole di pattinaggio artistico ASGA di Como e ICE LAB di Bergamo. Al termine è prevista una degustazione di prodotti tipici regionali.
Giovedì 8 dicembre alle ore 17 è in programma l’incontro “Le nuove rotte del turismo sportivo tra passione e imprese” in cui l’USSI premierà alcuni giornalisti che si sono distinti nel raccontare le grandi imprese sportive.
Il 17 dicembre sempre alle ore 17 l’incontro “Calabria Straordinaria: tra cinema, cultura e promozione del territorio”, mentre il 19 dicembre è la volta di “Calabria, un viaggio nell’esotico d’Europa”.
Il 7/8/9/10/17/18/19 e 20 dicembre nel pomeriggio e il 6 e 7 gennaio 2023 nel pomeriggio sono previste attività di degustazione gratuite dei prodotti tipici di Calabria a cura di Unione regionale cuochi Calabria, fino ad esaurimento posti, attraverso la consegna di una fiche speciale a forma di soldanella a tutti coloro che usufruiranno delle attrazioni di Senstation On Ice.
# Quando è aperto il villaggio di Natale
Senstation On Ice 2022 è aperto tutti i giorni dal 07/12/2022 al 08/01/2023, con i seguenti orari:
· Pista Snow Tubing e Babbo Natale: dalle 10:00 alle 19:00
· Ice Rink: dalle 10:00 alle 22:00
· 24 e 31 dicembrechiusura anticipata alle ore 18.
Per poter pattinare gratis dal 7 dicembre al 18 dicembre, si può usufruire del codice promo “milanocittastato“ previa prenotazione sul sito www.senstation.it. Il codice è valido fino a esaurimento scorte.
Fin dalla sua progettazione la pista ciclabile di Corso Venezia e Corso Buenos Aires è stata oggetto di critiche, soprattutto per la scarsa sicurezza offerta ai ciclisti. Gli ultimi dati sembrano confermare questa preoccupazione, il numero di incidenti ha infatti registrato un incremento esponenziale. Vediamo i numeri aggiornati di questo triste primato.
Corso Buenos Aires: la STRADA RECORD (di INCIDENTI)
# Transiti di biciclette quadruplicati sulla corsia di Porta Venezia, ma a quale prezzo?
La progettazione e la realizzazione della pista ciclabile su Corso Venezia e Corso BuenosAires è stata oggetto di numerose critiche da parte degli automobilisti e dagli esponenti dell’opposizione in Consiglio Comunale a Milano. Il motivo principale di discussione, oltre all’eliminazione di alcuni parcheggi o il loro spostamento in carreggiata, è la scarsa sicurezza offerta agli stessi ciclisti.
L’ex Assessore alla Sicurezza in Regione Lombardia, De Corato, ha pertanto espresso preoccupazione in merito agli ultimi dati sugli incidenti avvenuti in una delle piste ciclabili principali del piano dell’amministrazione a guida Beppe Sala: “Fin dalla sua progettazione, la pista ciclabile di corso Buenos Aires è stata oggetto di critiche, che, a detta dell’Assessore comunale Granelli, sarebbero ingiustificate, perché la presenza di biciclette sulla corsia di Porta Venezia è quadruplicata. Certo, la ciclabile è frequentata, ma a che prezzo?”
# Nel 2021 si sono registrati 182 incidenti, un dato cinque volte maggiore rispetto al 2019
Sul tratto di Corso Venezia ci sono state alcune migliorie, come la realizzazione di cordoli in cemento al posto delle sole linee disegnate sull’asfalto, mentre su Corso Buenos Aires rimane per ora solo la segnaletica orizzontale con le relative problematiche di sicurezza. A questo si affiancano i numerosi incroci che attraverso entrambe le arterie, una la prosecuzione dell’altra, e complici di numerosi incidenti a causa della poca visibilità degli automobilisti.
I dati dell’Areu, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, sembrano confermare le preoccupazioni e le critiche iniziali al progetto. Dal 2019 al 2021, si è registrato un incremento esponenziale di incidenti: da 36 a 182, una numero cinque volte maggiore. Prosegue De Corato nella sua critica: “Gli ultimi dati fornitici da Areu sono allarmanti: se nel 2019, quindi prima della realizzazione della corsia per i mezzi a due ruote, si sono verificati 36 incidenti, nel 2021 ne sono stati registrati addirittura 182, con un incremento esponenziale delle cadute in bicicletta e in monopattino e degli investimenti di ciclisti pari a cinque volte di più. É un quadro preoccupante che mette in luce come la sicurezza, nella progettazione del tracciato, sia passata in secondo piano”.
Mancano poche settimane al Natale e al lungo periodo di festività di fine anno. Il culmine sono il Cenone della Vigilia, il pranzo di Natale, Capodanno e la coda con l’Epifania. L’attesa del Natale si riempie, finalmente, di chalet e delizie: tornano i mercatini di Natale in città e tutta la Lombardia. Scopriamo i più caratteristici e sugesstivi di Milano e di della Lombardia.
I MERCATINI di NATALE più belli del 2022 di Milano e della Lombardia
I mercatini di Milano
# La Fiera degli oh-bej oh-bej 300 bancarelle dal 7 Dicembre
Iniziamo da Milano perché il capoluogo lombardo e alcuni comuni della Città Metropolitana godranno di un periodo extra di vacanza e tempo libero, che sembrano fatti apposta per gironzolare tra i mercatini di Natale alla ricerca di regali. S. Ambrogio e il lungo ponte, che quest’anno inizia da mercoledì 4 a domenica 11 dicembre, sono il nastro di partenza ufficiale del Natale meneghino che, come da lunga tradizione, porta in città la Fiera degli oh-bej oh-bej, dove si trovano ben 290 bancarelle della tradizione milanese insieme ai prodotti più vari. Da diversi anni si tiene fuori dalle mura del Castello Sforzesco nel tratto compreso tra viale Gadio, piazza Castello e via Minghetti. Si parte il 7 dicembre e termina la sera del 10, gli orari di apertura delle bancarelle sono dalle 8:30 alle 21:00.
L’Artigiano in Fierapresso la Fiera di Rho è un altro degli appuntamenti fissi di milanesi e non solo. Anche per l’edizione 2022, la 26esima della manifestazione, in piedi dal 3 all’11 dicembre e accessibile tutti i giorni dalle 10:00 alle 22:30, artigiani da tutto il mondo mettono in mostra le proprie creazioni e raccontano qualche storia, di quelle che accompagnano i regali e la loro apertura alla mezzanotte della vigilia. Per entrare gratis basta richiedere l’invito online sul sito ufficiale.
Fino al 6 gennaio si potranno visitare anche le baite ai piedi della cattedrale, per quello che forse è il mercatino natalizio più bello e rappresentativo dell’intera penisola. Sono 78 gli spazi espositivi in legno aperti ininterrottamente dalle 8:30 alle 22:00, che vengono allestiti ogni anno tutto intorno alla Madonnina, trasformano Piazza Duomo in un villaggio della Lapponia. Musiche natalizie, dolci, calze da appendere al camino, regali e tanta tradizione lombarda, per un evento che si è sempre trasformato, raccogliendo la voglia di Milano di unire cultura, tradizione e novità.
# Il Villaggio delle Meraviglie in Porta Venezia fino all’8 gennaio 2023
Il Villaggio delle Meraviglie, dal 19 novembre fino all’8 gennaio, si trova all’interno dei Giardini Indro Montanelli di Porta Venezia. Un vero e proprio villaggio di Babbo Natale per vivere appieno l’atmosfera natalizia. Il Villaggio delle Meraviglie è un villaggio di Natale storico, il primo assoluto in Italia. Un luogo incantato di oltre 1000 mq per vivere la magia del Natale e lasciarsi stupire dalle tante attività e attrazioni che ha da offrire. Tra le più attese c’è la doppia pista di pattinaggio su ghiaccio, parzialmente coperta, di 80 metri di lunghezza e 1000 mq di ampiezza. Questo la rende la più grande di tutto il Nord Italia.
In questa terra ricca di tradizioni, ognuna delle popolazioni presenti celebra il Natale con lo spirito perfetto e, se non ci credete, vediamo cosa hanno preparato gli amici fuori Milano.
# A Mantova il mercatino di Natale “a singhiozzo” fino al 26 dicembre
A Mantova c’è il più curioso “mercatino di Natale a singhiozzo”, perché non sarà permanente per tutto il periodo natalizio. Verrà allestito nei fine settimana e nei periodi di festa più importanti e sono attesi numerosi visitatori. Il mercatino si tiene in piazza Virgiliana in tutti i weekend dal 19 novembre a Natale, con apertura extra nei giorni 7-8-9 e 26 dicembre.
# A Monza il “Christmas Village” con Babbo Natale e gli elfi
A Monza c’è il “Christmas Village”, dal 27 novembre al 6 gennaio 2023, con una trentina di chalet posizionati tra piazza Carducci e piazza San Paolo. Le casette bianche sono state create appositamente per Monza dagli artigiani del Trentino Alto Adige e sono circondate da 16 abeti illuminati. Al centro del villaggio, intorno a un grande albero di Natale illuminato, ogni venerdì, sabato e domenica Babbo Natale e gli elfi, incontreranno tutti i bambini che potranno consegnare la loro letterina. Gli orari di apertura sono dalle 9.30 alle 19.30, eccetto a Natale e il 1° gennaio dalle 15 alle 19.
# A Crema la Fiera di Santa Lucia
Dal 3 all’8 dicembre torna a Crema è in scena la Fiera di Santa Lucia con circa 40 espositori che propongono il meglio dell’artigianato e dell’oggettistica. Una passeggiata in mezzo a bancarelle ricolme di oggettistica nell’area compresa fra il duomo, via Manzoni e via XX Settembre.
# A Bergamo il Villaggio di Natale fino al 27 dicembre
Bergamo celebra la voglia di Natale e di regali in Piazzale degli Alpini, con un Villaggio di Natale in cui trovano posto 26 casette di legno, artigiani e tanta musica proveniente dal villaggio stesso. C’è anche una pista di pattinaggio, che rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2023, mentre i mercatini rimarranno fino al 27 dicembre. Il villaggio è aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30 e il sabato dalle 9.30 alle 22.00.
# A Cernobbio i giochi di luce della “Città dei Balocchi”
L’ultima tappa è Cernobbio, sul Lago di Como, dove quest’anno si è trasferisce l’attesissima manifestazione natalizia Città dei Balocchi che di solito si tiene nel capoluogo di provincia. Dal 7 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, bancherelle, artigianato e soprattutto gli spettacoli con meravigliosi giochi di luce sapranno creare un magica atmosfera in questa località in riva al lago..
La nuova frontiera della street art è il 3D. Ne è portavoce, o meglio porta-pennello, Braga last1, artista francese. Lo vedremo anche a Milano?
MURALES TRIDIMENSIONALI: la nuova frontiera della STREET ART
# Bragalast1
Braga, il cui vero nome è Tom Bragado Blanco, è un artista autodidatta che ha iniziato personalizzando l’abbigliamento. Successivamente gli sono state commissionate opere private, per hotel, ristoranti e aziende, fino ad arrivare agli eventi di street art più famosi del sud della Francia. I suoi disegni tridimensionali armonizzano con l’ambiente circostante, riportandoli come sfondo. La street art, proprio arte di strada, già dal nome si identifica come arte a contatto con l’ambiente, per questo motivo è essenziale la sua armonizzazione.
Il tridimensionale è molto diffuso, numerosi artisti preferiscono lavorare su pavimenti, dando l’impressione ai passanti cadere in un buco o poter scendere una scala. Altri disegni infatti riguardano figure in rilievo che cadono lungo le pareti dei palazzi oppure si arrampicano lungo le pareti, come ad esempio le opere di STROK, artista norvegese che opera a Berlino. Non solo figure umane o animali, ma anche paesaggi, che trasportano in una dimensione altra, attraverso una parete o un pavimento.
Italia e turismo vanno di pari passo. Il Belpaese viene sempre definito il più bel paese del mondo, almeno da noi italiani, che ci vantiamo, ma soprattutto che siamo orgogliosi, dei numerosi siti UNESCO che ci sono stati riconosciuti. Quando si parla di turismo, però, non si può più parlare solo di bellezze paesaggistiche, artistiche, o in generale di attrazioni, per attirare turisti bisogna essere accoglienti. Ma gli italiani, oggettivamente, sono accoglienti: con la loro calorosità, simpatia, nonché voglia di coinvolgere l’altro, in questo caso il turista, nella loro vita. E allora, la città più accogliente del mondo non poteva che essere italiana, ma qual è?
La CITTÀ più ACCOGLIENTE del mondo è in Italia
# Il Traveller Review Award 2022: Prima l’Italia davanti a Spagna e Francia
La classifica delle città più accoglienti del mondo è stata fatta da Booking.com, che ha analizzato 232 milioni di recensioni dei viaggiatori, 1.261.273 fornitori di alloggi, punti di noleggio auto e fornitori di taxi prepagati. Sono stati presi in considerazione 220 Paesi con i loro territori e alla fine si è stilata la classifica Traveller Review Award 2022.
L’Italia ha battuto tutti. 162.272 strutture italiane sono state premiate e lo Stato con il maggior numero di strutture che hanno vinto il premio. Subito dopo lo Stivale, è stato la Spagna con 93.130. Uno stacco considerevole. Tra gli altri Paesi in testa alla classifica troviamo Francia, Croazia, Germania, Russia, Regno Unito e Brasile.
# Matera è la città più accogliente del mondo
Ma qual è la città più accogliente del mondo? Famosa per i suoi sassi, per le abitazioni scavate nella roccia e per essere stata Capitale della Cultura 2019, Matera è stata definita la città più accogliente del mondo. I suoi alloggi hanno ottenuto un punteggio altissimo, pari a 9,9 , e le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche hanno contribuito a farle ottenere questo premio. Secondo i turisti, il personale, la pulizia e la posizione sono i principali fattori che rendono un alloggio accogliente. Matera quindi sa bene cosa vogliono i visitatori e riesce a soddisfarli quasi al 100%. La città italiana ha battuto Bled (Slovenia), Taitung (Taiwan), Nauplia/Nafplio (Grecia) e Toledo (Spagna).
Se i controlli in metropolitana sono più serrati, anche per la tipologia di servizio e infrastruttura, i treni del passante che attraversano la città sono lasciati un po’ alla deriva. Ecco cosa succede.
Il groviglio di BICI sul PASSANTE
# Nessun controllo sui treni del passante
La capitale mondiale della moda, del design, sinonimo di stile e classe nel mondo, si proietta nel futuro con slancio e dinamismo attraverso grandiosi progetti di recupero urbanistico. Troppo spesso però si perde nella cura dei dettagli, come la valorizzazione e il controllo di un servizio di importanza vitale per il trasporto cittadino, il passante ferroviario.
La colpa, o l’inerzia, nel non riuscire a presidiare il servizio ferroviario in modo adeguato è in questo caso di Trenord. Purtroppo la brutta immagine che ne consegue viene associata a Milano. In una serata qualsiasi a bordo di un vagone di una linea del passante si possono trovare innumerevoli biciclette, spesso di rider, accatastate ad ingombrare il passaggio, assenza di controllori e viaggiatori senza biglietto.
Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)
Un treno “veloce” ma che potrebbe essere quasi battuto in velocità da un ciclista ben allenato o da un monopattino elettrico senza limiti imposti dalla legge. Eppure è un treno che nel suo nome ha proprio “express”, veloce, rapido. Ma allora la domanda è, a quanti chilometri orari andrà il treno veloce più lento del mondo?
Glacier Express: il TRENO VELOCE più LENTO e PANORAMICO del mondo
# 300 km a 36 km/h
Oltre ad essere uno dei treni più panoramici di sempre, con tutti i bei paesaggi che attraversa, è anche il treno veloce più lento del mondo. Viaggiando per quasi 300km, precisamente 291, e partendo da St. Moritz, attraversando Coira, Andermatt, Briga e arrivando a Zermatt, il Glacier Express fa il suo percorso ad una velocità mai vista, sì ma al contrario. A livello di tempistiche, il Glacier Express è molto lento: viaggiare su questo treno è un po’ come fare Milano-Firenze in sette ore anziché due. Il treno infatti viaggia a 36 km/h per quasi tutto il percorso, attraversa 291 ponti, 91 tunnel ed i paesaggi mozzafiato delle Alpi svizzere.
Il treno è anche uno dei più lussuosi di sempre e serve i propri passeggeri con tutti i comfort possibili. La durata del viaggio richiede in automatico la presenza di un ristorante, ristorante che offre un menù ad hoc da una a quattro portate. Il prezzo del biglietto invece varia a seconda di che percorso e che classe si sceglie. In prima classe il biglietto intero costa circa 270 euro, mentre il viaggio completo in seconda classe costa 150 euro. Si può scegliere anche di non fare tutto il percorso del trenino rosso del Bernina e quindi i prezzi diminuiscono.
Il treno veloce più lento del mondo è anche molto attento ai suoi passeggeri. Vuole garantire loro tutta la tranquillità per godersi i paesaggi che si attraversano e, per farlo, ha deciso di non dare gli annunci attraverso gli altoparlanti ma piuttosto in cuffiette che fornisce lo staff ai passeggeri. Il Glacier Express, inoltre, alla sua velocità di ben 36 km/h, viaggia per quasi tutto l’anno, tranne nel periodo da metà ottobre a metà dicembre.
# Lento sì, ma dai paesaggi mozzafiato
Il Glacier Express non è quindi uno di quei treni che ti porta velocemente a destinazione, ma questo perché vuole far ammirare i maglifici paesaggi che attraversa ai suoi passeggeri.
# Lunedì 5/12: tappa milanese del Padel P1, blockchain, musica con Alex Britti, Airbourne, Little Simz e un omaggio a Morricone
Milano Premier Padel P1: dopo le qualificazioni del 3 e 4 dicembre, inizia un evento tanto atteso all’Allianz Cloud Arena di piazza Stuparich. Tante gare e tanto spettacolo, intorno ad uno sport che è diventato iconico, fino a domenica 11.
ReA! Kids: laboratorio teatrale per bambini dai 5 ai 12 anni, condotto da Teatro-Performance. Inizio alle 17.30 presso Campo Teatrale di via Casoretto 41/A.
A dip inside Smart contracts: l’Aula 16 della sede storica della Bocconi, ospita alle 18.30 un talk dedicato a Blockchain, Dao e smart contract. Al termine è previsto anche un confronto Q&A tra pubblico e relatori.
Airbourne: tappa milanese per il tour mondiale della band australiana. Ryan O’Keeffe & Co. Sono di scena all’Alcatraz di via Valtellina, accompagnati dai CROBOT e un altro special guest a sorpresa. Inizio concerto alle 19.00.
Omaggio a Morricone, Musiche da Oscar: Andrea Albertini al pianoforte, accompagnato da Ensemble Le Muse e la voce di Angelica Depaoli, guida il pubblico attraverso le composizioni di Ennio Morricone. Alle 20.45 al Teatro Manzoni.
Little Simz: rap britannico con una stella dell’hip hop al Fabrique di via Fantoli. La data è il recupero di quella annullata lo scorso gennaio ed inizia alle 21.00.
Alex Britti: il chitarrista e cantautore torna a Milano, nel Teatro Lirico – Giorgio Gaber di via Larga. Tour sul divano in scena alle 21.00.
# Martedì 6/12: si accende l’albero in Duomo. Musica con Nightwish, Chilly Gonzales e Umberto Tozzi
Accensione dell’albero di Natale in Duomo: alle ore 17.00 inizia ufficialmente il Natale dei milanesi, con l’accensione dell’albero ed eventi a sorpresa.
Cara Milano: l’atmosfera natalizia arriva anche a Scalo Milano, con l’esibizione di Gospel Voices Family, dirette da Dario Dal Molin. L’inizio è alle ore 17.00.
XMAS PARTY – Maglioni Brutti Edition: aperitivo e serata al Madama Hostel & Bistrot di via Benaco 1, in compagnia di alcuni famosi podcaster. Si fa tardi «tanto il giorno dopo è Sant’Ambrogio e siamo tutti a casa!»
Andrea Bonaceto – Opening: apertura del percorso espositivo nella Gallery 1 di MEET Digital Culture Center di viale Vittorio Veneto 2. L’installazione immersiva apre alle 18.30 e resta fino a Gennaio 2023.
Complexity: inaugurazione per la personale di Lucio Forte, con una trentina di opere ad olio, acquerello e acrilico. Inaugurazione alle 18.30 presso iKonica Art Gallery di via Porpora 9.
Cuccagna Jazz Club: apre la rassegna del rito del jazz in Cascina Cuccagna, nel cuore di Porta Romana. Il programma prevede un doppio spettacolo di Rusty Brass, alle 19.30 e alle 21.30.
Tutto il mondo è teatro: il musical ideato nell’ambito della rassegna Il musical nei quartieri di Milano, va in scena al Teatro della Cooperativa, in via Lattanzio 58. Sipario alle 20.30.
Chilly Gonzales: torna il talentuoso pianista canadese. Lo fa con una tappa del suo tour, tra nuovi arrangiamenti e repertorio, al Teatro Lirico di via Larga, a partire dalle 21.00.
Nightwish: metal finlandese con la band che si esibisce al District di via Lorenzini 3. Human Nature tour inizia alle ore 21.00.
Novecento: la struggente storia di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista del mondo, debutta al Teatro Litta di corso Magenta. Diretto e interpretato da Corrado d’Elia, il sipario è alle 21.00.
Umberto Tozzi: torna a Milano anche il cantautore toscano, che farà ascoltare tutti i suoi numerosi successi al Teatro degli Arcimboldi. Tutti pronti in via Innovazione per le ore 21.00.
# Mercoledì 7/12: Sant Ambroeus l’è arrivàa, alberi, presepi, ambrogini, Prima alla Scala e Oh Bej! Oh Bej!
Il Natale degli Alberi: torna anche nel 2022 il Natale diffuso con 19 alberi (compreso quello in piazza Duomo), con tradizione e innovazione, novità e graditi ritorni. Info, location e descrizioni QUI.
Presepi all’Ambrosiana: la Pinacoteca ospita una collezione diffusa di 11 presepi di provenienza anche internazionale. A S. Ambrogio aperto dalle 10.00 alle 18.00. Programma e infoQUI.
La Campagna nutre la Città: mercatino organizzato da CIA, con agricoltori locali che portano raccolti di stagione. In piazza S. Nazaro in Brolo, dalle 9.00 alle 14.30.
Ambrogini: al Teatro Dal Verme il Sindaco consegna gli Ambrogini d’Oro ai cittadini benemeriti.
Sonorità organistiche in Duomo: evento speciale per la giornata dedicata a S. Ambrogio, alle 17.45 in Duomo l’organo suonato dal M° Alessando La Ciacera, accompagna il tempo dell’Avvento. Il programma procede poi sempre al sabato.
Vigilia dell’Immacolata Concezione in Duomo: pomeriggio di vigilia per la Cattedrale, che si prepara alla celebrazione di Maria alle 16.45, con l’elevazione musicale all’organo e l’Eucaristia vigiliare alle 17.30.
Oh Bej! Oh Bej!: uno degli appuntamenti più attesi di tutto l’anno, torna per dominare la settimana di Sant Ambroeus. Si svolge nella sua nuova dimensione, intorno alle mura del Castello sforzesco, fino a sabato 10 compreso.
Alter Bej: anche quest’anno si tiene “l’altro” mercatino di S. Ambrogio. Street food, artisti di strada e artigiani selezionati, per le bancarelle che dal fino a sabato si trovano sotto al Cavalcavia Bussa (zona stazione Garibaldi).
Prima della Scala: secolare tradizione che si ripete alle 18.00, con il debutto ufficiale del Boris Gudunov. Affresco di Musorgskij su brutalità e solitudine del potere, che torna alla Scala dopo 43 anni.
Serata meneghina di Sant’Ambrogio: la bocciofila della Martesana, in via Rovigno 14, ospita la milanesità, con musica in omaggio a Enzo Jannacci e cena a base di risotto con l’ossobuco. In alternativa c’è la cotoletta di vitello. Inizio alle ore 20.00.
Mine Vaganti: debutta al Manzoni lo spettacolo teatrale di Ferzan Ozpetek, con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini. Sipario alle 20.45, resta fino a domenica 11.
Assalti Frontali: band iconica del rap italiano, in tour per presentare il decimo capitolo della loro storia, Courage. Alle 21.00 al Barrio’s Live, in piazzale Donne Partigiane.
Massimo Ranieri: il cantante partenopeo porta al Teatro Lirico – Giorgio Gaber Tutti i sogni ancora in volo Tour. Repertorio e intrattenimento alla maniera di Ranieri, a partire dalle ore 21.00.
# Giovedì 8/12: in mattinata la Novena in Duomo e la Babbo Natale Running, la sera musica di Elisa e di Emis Skilla
Novena in Duomo: solennità dell’Immacolata Concezione, l’appuntamento tradizionale in Cattedrale per l’8 dicembre. Le funzioni sono alle 7.30, 8.00, 9.30, 11.00, 12.30 e 17.30.
Babbo Running Virtual Edition 2022: vestiti da Babbo Natale per la corsa o camminata tradizionale, la cui durate e percorso sono scelti dai partecipanti. Diffusa in tutta Italia, a Milano prende vita alle ore 10.00. Iscrizioni e info QUI. https://www.babborunning.it/virtual-edition/
Born in the first light of the morning: prima personale di Dineo Seshee Bopape, che utilizza materiali organici per la sua arte che richiama identità e appartenenza. Apre alle 10.30 all’Hangar Bicocca di via Chiese 2.
Breaking Italy Night: prosegue anche nelle feste il podcast di Alessandro Masala in diretta dal Teatro Carcano di Porta Romana. Ospite di giovedì 8 è la giornalista e scrittrice Cecilia Sala, alle ore 21.00.
Elisa: un’altra dimensione suggestiva per l’artista friulana, che torna a Milano sul palcoscenico dell’Arcimboldi. An Intimate Night è un tour speciale, che giunge a Milano la sera dell’Immacolata. Inizio spettacolo alle 21.00. Con Durdast.
Emis Killa: il rapper lombardo celebra con un tour i 10 anni del suo primo album di successo. A Milano è ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14, dalle 21.00 in poi.
# Venerdì 9/12: il Natale in jazz di Paolo Fresu, le rune celtiche degli Heilung e Fantasia di Disney, affiancano i monologhi di Darling e degli sbatti del millennio
Paolo Fresu Trio in Jazzy Christmas: la voglia di suonare brani natalizi nel periodo dell’Avvento, porta Paolo Fresu in Trio al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria 8, alle ore 20.00.
Darling: spettacolo in 4 episodi, diretto e interpretato da Sara Bosi, in scena fino al 15/12 al Franco Parenti di via Pierlombardo. Debutto alle ore 20.15.
Heilung: folk e rune germaniche, per la band che arriva per la prima volta in Italia. Si possono incontrare all’Alcatraz di via Valtellina dalle ore 18.00, preceduti da Eivor e Lili Refrain.
Fantasia in Concert: l’Orchestra Sinfonica di Milano, diretta dal M° Timothy Brock, esegue le musiche salienti dei capolavori disneyani all’Auditorium di Largo Mahler. In scena alle 20.30 anche il 10, con inizio però alle 16.00.
SBAM, Sbattimenti del millennio: monologo teatrale e un dialogo con il pubblico, alla Corte dei Miracoli di via Mortara 4. Alle 21.30 per scoprire che “se il futuro non è più quello di una volta, essere “giovani” è sempre un problema.
# Sabato 10/12: di giorno una fiera eno gastronomica, di sera Poppy, la magia di Poubelle, l’arte di Syntax Ensemble o la classica al Museo della Scienza. Di notte torna il Karmadrome
Fiera enogastronomica: prodotti tipici e diritti umani nella tradizionale fiera di Porta Nuova, che si svolgerà dal 10 al 14 dicembre compresi. Apertura dalle 10.30 alle 19.00 sul Corso di Porta Nuova all’altezza dell’Unione Femminile Nazionale.
La Calata: evento in contemporanea nelle tre principali città d’Italia. L’arte in piazza fatta da spettatori e cittadini comuni. Info per Milano.
Poppy: concerto al Fabrique di via Fantoli, per l’artista USA che propone Never Find My Place Tour. Inizio spettacolo alle ore 20.00.
Poubelle: spettacolo di magia, illusioni e arte di strada, che racconta la vita di un senzatetto. Al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria sabato alle ore 20.00 e domenica alle ore 16.00.
Syntax Ensemble in Sounds of Light: Musica in Luce per la flautista e performer Laura Faoro e il light designer Fulvio Michelazzi. Su programma di Debussy, Sciarrino e Stockhausen al Pacta Salone di via Dini 7, alle 20.30.
Il sentiero delle espressioni: Ulrike Slowik al violino, Agnieszka Oszanca al violoncello e Chiara Granata all’arpa, sono il trio che anima la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Inizio concerto alle ore 21.00.
Karmadrome: Indie-Disco per ballare musica anni ’80 e ’90, all’ex convitto di via Angelo Mosso 3. Inizio serata alle ore 22.00.
# Domenica 11/12: si accende la Villa di Babbo Natale, milanesi in concerto con Vecchioni e Manuel Agnelli, mezzo secolo per Nek
La Villa di Babbo Natale: torna la magia creata da Massimiliano Goglio nella sua villa di Melegnano, in via dei Platani 31. Mezzo milione di lucine led per realizzare un incantevole illuminazione, ammirata da ogni parte del mondo. Resterà così dino all’8 gennaio.
Cuore Caldi – Un Natale Solidali: mercatino di Natale, dalle ore 10 alle ore 21 presso, la piazza della Chiesa del Carmine. Un mercatino fatto per lasciare le persone libere di incontrarsi e confrontarsi.
Kickit® N5: street art e sneakers si ricavano spazio per l’evento di N° 1 in Italia del settore. Dalle 11.00 alle 19.00, presso Superstudio Più di via Tortona, talk, street wear e urban art protagoniste di una domenica natalizia davvero diversa.
Khatia Buniatishvili: concerto della grande pianista alla Scala, con programma di Mozart, Bach, Chopin, Liszt, Rachmaninov, Prokofev. Sipario alle ore 20.00.
Roberto Vecchioni: evento speciale per l’Opera San Francesco al Conservatorio Giuseppe Verdi. Inizio spettacolo alle ore 21.00.
Galeffi: sound pop che si ispira alla british invasion anni 80 e 90, per il cantautore romano che sbarca a Milano. Dopo i successi di Occhiaie, Cantagallo è sul palco dei Magazzini Generali di via Pietrasanta, a partire dalle ore 21.00.
Manuel Agnelli: l’amatissimo Agnelli meneghino torna nella “sua” Milano nella settimana più importante dell’anno. Porterà Ama Il Prossimo Tuo Come Te Stesso Tour all’Alcatraz di via Valtellina, alle ore 21.00.
Nek: 50/30 tour, per celebrare il mezzo secolo di Filippo Neviani e i 30 anni di carriera. A Milano è ospite sul palco dell’Arcimboldi, con inizio alle ore 21.00.
# Da godere per tutto il ponte di S. Ambrogio: 5 giorni di eventi meneghini e natalizi, dalla Prima Diffusa, al Natale del Museo Loenardo Da Vinci oppure tra le baite del mercatino in Piazza Duomo
Carità e bellezza: è il tema dell’Arte a Palazzo Marino di quest’anno. In mostra, nella Sala Alessi, 4 capolavori del ‘300 e ‘400 di Beato Angelico, Sandro Botticelli, Filippo Lippi, Tino Di Camaino. Fino al 15 gennaio, aperto nei giorni di festa.
Sguardi dalla Torre – Botticelli: eccezionale appuntamento per la visita al Curvo di City Life, con la conclusione in attico e l’opportunità di ammirare l’opera di Botticelli. Il 7 e l’8 dicembre sono le ultime occasioni per unire il design con il Rinascimento.
Prima diffusa: il 6 e 7 dicembre sono i giorni in cui l’atmosfera della prima della Scala inizia a dominare le giornate milanesi. Grazie ai 10 anni della Prima diffusa, è anche un momento di incontro. Diverse location e orari, che si possono consultare alla pagina FB Prima Diffusa.
Il Sant Ambrogio del Museo Leonardo da Vinci: per accompagnare bambini e famiglie nel ponte di questa settimana, il Museo Nazionale di Scienza e Tecnica ospita laboratori e percorsi, con esposizione di documenti esclusivi delle missioni lunari NASA. Prenotazioni e info QUI.
Christmas Art Market: arte, artigianato e sfiziosità: tre giorni di mercatini esclusivi, alla Pop House di via San Primo 4, con artigiani invitati a Milano e provenienti da tutta Italia. Dal 9 (orario pomeridiano e sarale) all’11, con apertura dalle 10.00 alle 20.00.
Coca‑Cola Christmas Village: S. Ambrogio e l’Immacolata con il truck food di Coca Cola in piazza Beccaria, dalle 11.30 alle 22.30. Area fun, street food e intrattenimento assicurati, per adulti e bambini.
I 5 Re a Vigevano: da giovedì 8 dicembre apre a Vigevano. La manifestazione prevede 5 percorsi enogastronomici, organizzati all’interno del Castello Visconteo. Tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.30, domenica chiusura anticipata alle 19.20.
Rolling Truck Street Food: si svolge a Porto Ceresio (VA), una tre giorni di festa street food, con a margine una Babbo Running, che prenderà il via l’8 dicembre. Regine della manifestazione sono le specialità regionali, tra cui l’hamburger di Fassona. Appuntamento in piazza S. Ambrogio fino a domenica.
Lo Schiaccianoci: tre giorni di balletto al Teatro Manzoni, con lo spettacolo-fiaba sulle musiche di Čajkovskij. Fino a domenica 11/12.
Mercatini di piazza Duomo: hanno aperto le bancarelle che si riparano all’ombra della Madonnina. Quest’anno 78 piccole baite, con altrettanti commercianti, danno vita ad uno dei mercatini di Natale più frequentati di Milano. Fino all’8 gennaio.
Natale ai Bagni Misteriosi: una delle location più estive di Milano, diventa in realtà un elegante chalet di montagna, con la pista di pattinaggio ed un grande albero di Natale. Sarà così fino all’8 gennaio, programma e info QUI.
Svelato il nome Tibaldi-Bocconi: sarà la fermata di riferimento per la più prestigiosa università di Economia d’Italia. L’inaugurazione lunedì 5 dicembre: rispettata la tabella di marcia. Un fatto storico: l’ultima stazione ferroviaria inaugurata a Milano era stata quella di Forlanini. Era il 2015. Come si presenta la stazione e come funzionerà la linea ferroviaria urbana della città.
TIBALDI-BOCCONI: inaugura la PRIMA STAZIONE della CIRCLE LINE
# La nuova stazione Tibaldi Bocconi, parte della futura Circle Line
Lunedì 5 Dicembre viene inaugurata la nuova stazione di Milano Tibaldi Università Bocconi. Realizzata da Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs) sarà una delle nuove fermate della circle line che sarà operativa nei prossimi anni, con un tracciato semi circolare che da San Cristoforo arriverà a Rho Fiera. Attesa anche per il collegamento con la futura M4.
Queste le immagini del work in progress pubblicate nei mesi scorsi da: Urbanfile
Credits Urbanfile - Stazione Tibaldi
1 of 5
# Le caratteristiche della stazione Tibaldi Bocconi
La stazione Tibaldi è il primo tassello della futura circle line. Non è l’unica particolarità. E’ dotata di pareti verdi e di barriere antirumore. Finanziata in parte dai fondi europei per il progetto “Clever Cities”, da qui passeranno i treni della linea del passante S9, tra le fermate di Milano Romolo e Milano Porta Romana.
# Il tracciato della Circle Line prevede 12 stazioni, interscambi con 5 linee metropolitane e passaggio dei treni ogni 10 minuti
La Circle Line milanese, anche se non sarà una vero anello in quanto sul lato ovest non esistono binari e non è previsto un progetto per realizzarli, vedrà altre 4 nuove stazioni oltre a Tibaldi: Istria che interscambierà con la M5, Dergano con M3, Stephenson e MIND-Cascina Merlata a nord-ovest. Insieme alle 7 stazioni esistenti di San Cristoforo, Romolo, Porta Romana, Forlanini, Lambrate, Certosa, Rho Fiera ci saranno un totale di 12 stazioni a servizio della città e dei pendolari in ingresso. L’intero tracciato ferroviario su cui transita la linea suburbana S9 verrà rifunzionalizzato, saranno acquistati 20 treni dedicati che a regime passeranno ogni 10 minuti. Secondo le stime, a regime, la Circle Line, servirà quasi 5 milioni di passeggeri da tutta l’area metropolitana di Milano.
# Il progetto di Circle Line con 36 stazioni per realizzare un vero anello di metropolitana circolare
Progetto circle line completa
1 of 2
Un’ottima notizia l’apertura della nuova stazione, ma potrebbe non bastare per avere un servizio efficiente. La bassa frequenza, il ridotto numero di stazioni e la mancanza di tracciato nel quadrante ovest di Milano sono tre fattori che potrebbero però determinare l’insuccesso di questa infrastruttura. Osando di più come una vera metropoli mondiale, si sarebbe potuta realizzare un vera linea metropolitana circolare, sempre su parte del percorso della linea S9, ma con 36 fermate chiudendo l’anello ad ovest come in questo progetto del 2004.
Chi arriva a Milano anche solo per qualche giorno si sente attratto da un abisso a cui sente di appartenere quasi subito. L’abisso della milanesità. Queste sono le regole universali per sembrare parte dell’esclusiva comunità dei milanesi.
Le REGOLE UNIVERSALI di Milano: se non le rispetti, non sei di Milano
#1 Accelerare
Se cammini raddoppia il passo. Se vai in bici, metti una marcia in più. Se vai in autostrada, vai sulla corsi del soprasso. Anche quando parli. A Milano la velocità è un modo di essere.
#2 Lamentarsi del parcheggio anche se lo trovi subito
A Milano il parcheggio non è la soluzione. E’ un problema.
#3 Rimpicciolire quasi ogni termine maschile aperitivino/giochino/progettino/sushino
Milano è femmina. Il maschile va ridimensionato.
#4 Inserire qualche parola straniera
Può essere in inglese, specie quando si parla di lavoro. Nel tempo libero meglio sfoggiare un termine francese, spagnolo o più esotico.
#5 L’importanza dell’articolo
Quando parlate di qualcuno oppure quando incontrate un amico o un’amica, aggiungere l’articolo prima del nome. La Giulia! Il Marco! Rinforza la sensazione di amicizia.
#6 Rispetto verso i miti di Milano: la metropolitana, lo sharing, le inaugurazioni
Della metro si è tutti orgogliosi, anche chi non la prende mai. Lo sharing è la vera carta d’identità di Milano: più servizi usi, più sei milanese. Di ogni inaugurazione si parla sempre bene, prima di esserci stati.
#7 E Roma, non la vogliamo mettere?
A Milano si deve mettere Milano sempre al centro. E’ un metro di misurazione e di valore. Un’autostima trasmessa dalla città che porta a considerare con spregio o con beffarda ironia qualunque altra città. In primis la capitale. Non è un caso che Milano è l’unica città italiana dove non c’è una via Roma. Molto quotata anche Torino, l’eterna seconda.
Anche questo inverno si può dormire in uno chalet di neve sulle nostre montagne. Dalle pareti all’arredamento, tutta la suite è realizzata con la neve. Ecco dove, quando e quanto costa vivere questa insolita esperienza.
Lo SNOW CHALET: aperte le prenotazioni per dormire nella NEVE
# Lo “snow chalet” sulle Alpi lombarde a oltre 1.800 metri d’altezza
Si chiama Snow Chalet. Interamente fatto di neve dove si può dormire durante il periodo invernale. L’idea è nata dai proprietari del dell’Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort di Livigno che, da cinque anni, fanno costruire questa dimora di lusso all’interno della loro struttura ricettiva per perpetuare la tradizione della scultura del ghiaccio tanto cara al territorio. Gli ospiti possono dormire immersi nella neve a 1.816 metri d’altezza con una vista privilegiata sui paesaggi alpini ricoperti di bianco e vivere un’esperienza incredibile.
# Dalle pareti al letto, tutta la suite è fatta con la neve
La suite ha ogni singolo dettaglio fatto di neve: le pareti, il tetto, il pavimento, l’arredamento e persino il letto, anche se i clienti dormiranno al caldo nonostante le temperature sotto zero. Al posto delle lenzuola è infatti previsto un sacco a pelo termico adagiato sopra. In aggiunta si possono degustare le tradizionali calde tisane alle erbe alpine. La struttura è in fase di costruzione ad opera l’artista artista livignasca Vania Cusini.
Tra i servizi disponibili nella struttura alberghiera ci sono cene a lume di candela, momenti di relax nella Spa dell’hotel, un tuffo nella piscina panoramica della struttura e un’esperienza alpina, accompagnata da un assistente personale, a scelta tra alpaca, ciaspole, vino o shopping.
# Un soggiorno da “mille e una notte”, da provare fino a che la neve non si scioglierà in primavera
L’esperienza di soggiornare in questa suite non è però per tutte le tasche, i prezzi per una notte partono infatti da 650 euro a coppia. Si può prenotare da subito per il periodo dal 17 dicembre al 19 marzo da qui: https://www.snowsuitelungolivigno.com/