Da una startup di Copenaghen il primo campus galleggiante per studenti

0

Lo direste che quelli ritratti da lontano, in questa foto, sono studenti virtuosi? 

Essere uno studente fuori sede ha i suoi bei costi.
Nella maggior parte dei casi ci si deve accontentare di una stamberga in periferia o di una stanza in condivisione con coetanei (o quasi) in cui la vita quotidiana equivale a un corso di sopravvivenza e i buoni propositi per valorizzare la propria crescita personale vengono surclassati dal bisogno di sbarcare il lunario (e da un party in più per dimenticare le frustrazioni).
Questo, fino a ieri. Perché se funzionasse il laboratorio di Urban Riggers a Copenaghen, allora creare isole per gli studenti in tutta Europa sarebbe la svolta. 

IL PROGETTO. Arriva da Copenaghen un bel caso di sostenibilità e innovazione. A proporlo, una startup, Urban Riggers, fondata nel 2013.
Il suo corte business è l’edilizia sostenibile.

Urban Riggers si è posta due domande.
La prima: gli studenti universitari come possono mantenersi in una città come la capitale danese, dove gli affitti superano i 1200 dollari al mese?
La seconda: Copenaghen è una città che offre molto, ma non tutte le superfici disponibili sono state esplorate. Soprattutto quelle coperte dell’acqua. Come diminuire la densità di popolazione per rendere più vivibile lo spazio urbano?

2LA SOLUZIONE. Urban Rigger ha creato campus galleggianti sull’acqua, accessibili solo da un ponte.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Li ha progettati Bjarke Ingels, un architetto celebre in Danimarca, che li ha composti da container modulari divisi in unità, ciascuna delle quali ha al suo interno container disposti in triangoli.

Ogni unità consta di 12 stanze con, a loro volta, una camera da letto, un bagno, una cucina, finestre-porte con vista sul mare, che regalano luce e calore contribuendo a quello fornito dai pannelli solari (per riscaldamento e raffreddamento).

Non mancano gli spazi comuni per la vita in condivisione e all’aria aperta.

Gli studenti possono quindi disporre di attracco per il kayak, la zona barbecue e la terrazza sul tetto. “Al piano superiore ci sono passerelle e terrazze che offrono una magnifica vista della città”, riporta StartupItalia.

1Un investimento sul format e sull’esperienza da offrire ai residenti. Un ecosistema inaugurato il 21 settembre. Un laboratorio di civiltà e sostenibilità per materiali scelti e modus vivendi dei suoi ospiti.

Costo mensile: 600 dollari al mese.

Prossima tappa: lo sbarco in Svezia.

A Milano manca il mare, ma isole di studenti potrebbero servire, chissà, per rilanciare l’Idroscalo?


Articolo precedente50 sfumature di rosso (alla milanese)
Articolo successivoDomenica 16 c’è la FaiMarathon 2016: protagonisti CityLife e Velodromo Vigorelli
Paola Perfetti
Giornalista, content editor, pr, social media manager. Dopo aver avviato alcune start up editoriali ho preso l'arte – in cui sono laureata – e non l'ho messa da parte: nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea.com. Perché sono innamorata cotta di Milano.