Paradiso e Inferno in UN ANNO di Trenord

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Trenord ha chiuso il 2017 con 10,5 milioni di euro di ricavi netti (+14% sul 2016) e addirittura un +6% di crescita nel numero di passeggeri trasportati rispetto all’annus mirabilis di EXPO.

Il 2017 è stato un anno record anche per il numero di treni circolati (per un totale di 756.274), con un ritardo medio ponderato per passeggero sceso da 4,1 a 3,7 minuti, con le soppressioni in calo del 5%.

Eppure, la realtà percepita del servizio offerto dalla società non è certo così florida. Ritardi, disagi e disguidi fanno parte dell’esperienza di tutti noi su Trenord.

Come fosse una tragedia greca atta alla catarsi di tutti noi, uno studente di lettere alla Statale di Milano, Lorenzo Ziliani, ha montato in un unico video tutto il trascorso del suo ultimo anno a percorrere la tratta Cremona-Milano, e il risultato è stato, appunto, tragicomico. Per usare un eufemismo.

 

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“Amici, a voi il riassunto del mio primo anno da pendolare”, la tagline del reportage
 

La sua linea, a inizio anno, è stata inserita da Legambiente tra le peggiori della Lombardia. Con cancellazioni, rallentamenti, malori, junk food abbandonato tra i sedili, temperature infernali o polari d’estate (per assenza o eccesso di aria condizionata) e il gelo d’inverno, a Lorenzo non è mancato proprio nulla.

Persino, racconta lui, «quella volta in cui ci hanno fatti scendere dal treno, con zaini e bagagli, e ci hanno fatto attraversare i binari, in barba alle regole della sicurezza».

La chiosa finale, almeno, ci lascia aperta una speranza: perché, da Saramago a Barthes fino a David Foster Wallace, il nostro eroe è riuscito ad approfittare di tutte queste lungaggini per leggersi una montagna di libri.

E voi, da che parte state? Siete più vicini ai freddi numeri o alla realtà raccontata da questo reportage? Ditecelo nei commenti!

 

HARI DE MIRANDA

 

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Hari De Miranda
Giacché questa è la verità: ho abbandonata la casa dei dotti e ne ho chiusa la porta dietro di me.