Lavori tradotti: il vero significato di 6 figure tipiche della new economy

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Sto cercando lavoro, quindi passo le giornate a sfogliare gli annunci sui siti internet più popolari tra i trentenni disoccupati. No! Non quelli, quelli dove pubblicano gli annunci di lavoro. Tipo Indeed per dirne uno.

Il problema principale riscontrato durante la mia ricerca è il proliferare di nomi bizzarri che faccio veramente fatica a comprendere. In pratica mando il curriculum a destra e a manca per posizioni che non so nemmeno cosa sono. Poi mi chiamano al colloquio e scopro la verità.

Per farvi risparmiare tempo ho pensato di tradurre i principali lavori della new economy in un codice linguistico più comprensibile. Ho fatto una sorta di parafrasi.

new economyDefinizione operativa dei lavori della new economy

#1 Head Hunter: Figura professionale che passa tutta la sua giornata su LinkedIn a spiare chi lavora.

#2 Copywriter: L’assonanza con copri water non è casuale, anche lui si occupa di abbellire la realtà. Il copywriter, per gli amici copy, si occupa di scrivere qualcosa e quando ha finito di scrivere scrive al cliente per giustificare quello che ha scritto.

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#3 Digital PR: Il suo lavoro è molto simile a quello dei buttadentro sui navigli però lui lo fa sul web.

#4 Social Media Manager: Gestisce le pagine facebook, proprio come fa il tuo cuginetto di 10 anni. Ovviamente non fa i numeri che fa il tuo cuginetto però le aziende lo pagano molto di più.

#5 Startupper: Lo startupper è quella figura professionale che desidera essere pagata per realizzare le sue idee. Cioè un intellettuale, ma anziché limitarsi a descrivere il mondo, lui vuole cambiarlo. Non è proprio una professione, è più un jolly da giocare con le tipe.

#6 Il creativo: Questo di base non è un lavoro, è un aggettivo. Chiunque nel suo lavoro può essere creativo: il medico, l’avvocato, il falegname, il tassista eccetera. Usando questo aggettivo come se fosse una professione si indica il creativo di base, cioè quello che non ha altre specializzazioni.


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Francesco Boz
Ho cominciato come psicologo poi ho visto che la gente ti presta più attenzione se scrivi su internet, allora ho aperto qualche blog. Faccio anche l’autore televisivo perché va di moda.