Così nacque il traffico. Tutta colpa di un romano

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Marco Aurelio Valerio Massimiano Erculio, noto più semplicemente come Massimiano, nel 286 d.C. divenne imperatore romano e decise di spostare la capitale a Milano. Fino ad allora Mediolanum era un grande centro di commerci ma dopo la decisione dell’augusto si ritrovò sommersa dal traffico. Al commercio si aggiunse l’indotto generato dal ruolo di capitale e per la prima volta si registrarono ingorghi e difficoltà nei trasporti.

Nei pochi anni del suo regno Massimiano lasciò a Milano delle opere imponenti:
– un grande ippodromo o circo, il più grande dell’epoca delle tetrarchia, dotato di una parte monumentale con due torri, una delle quali esiste ancora trasformata in campanile del convento di San Maurizio Maggiore;
– un mausoleo ottagonale (uguale a quello nella villa di Diocleziano a Spalato) per il quale fece costruire un sarcofago di porfido egiziano. Dopo varie vicissitudini è divenuto il fonte battesimale del Duomo;
– ampliò notevolmente i palazzi imperiali, che davano direttamente sul circo;
– fece costruire delle mura dotate di torri a 24 lati, per uno sviluppo di circa 4,5 km.
– costruì le terme Erculee, in un’area a est della città.


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