7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

A due piani, la "foca", la "gioconda" e l' "americano": le storie più incredibili sui tram milanesi

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Milano è una città ricca di curiosità non solo per quanto riguarda il suo passato, i suoi monumenti, i suoi abitanti, i suoi musei, ma anche per i mezzi pubblici.
La loro storia comincia nel 1861 (lo stesso anno in cui nacque il Regno d’Italia) con la fondazione della Società Anonima degli Omnibus (SAO), e continua tutt’oggi con Atm.

7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

Con più di 150 di storia alle spalle, la rete urbana e interurbana milanese ha offerto veramente tante particolarità, nel corso del tempo. Eccone sette:

#1 I primi tram erano trainati da cavalli

curiosità mezzi pubbliciAlla fine dell’Ottocento a Milano non c’erano ancora i tram come li intendiamo noi oggi: le strade erano invece percorse dagli omnibus, carrozze simili a quelle del Far West americano trainate da due o quattro cavalli, capaci di trasportare una decina di persone per viaggio. 

La prima linea tranviaria milanese viene inaugurata l’8 luglio 1876 e portava a Monza. Aveva il capolinea all’inizio dell’attuale corso Buenos Aires per un percorso complessivo di circa 13 chilometri. L’anno successivo, il 24 giugno 1877, si inaugurò la seconda linea: la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

Leggi anche: Quando i TRAM erano trainati dai CAVALLI 

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#2 Un tempo in città giravano le “foche”

curiosità mezzi pubbliciNo, non è un riferimento allo zoo di Porta Venezia: le cosiddette “foche barbise”, come poi le soprannominarono i milanesi, erano dei tram speciali che, a partire dal 1908, pulivano le strade della città. I loro getti d’acqua ricordavano agli abitanti i baffi di un tricheco: da qui l’insolito soprannome.

#3 I morti compivano l’ultimo viaggio sulla “Gioconda”

curiosità mezzi pubbliciUn po’ macabro, ma curioso: nel 1895, con l’inaugurazione del Cimitero Maggiore, nacque il bisogno di trasportare le salme dalla città a Musocco. La soluzione fu il tram funebre, con vetture nere e finestrini in vetro smerigliato, soprannominato dai milanesi “La Gioconda”.

#4 Per 20 anni hanno circolato anche i tram a due piani

curiosità mezzi pubbliciLondra ha il bus ha due piani… e a Milano c’era il tram a due piani. Circolarono per la città meneghina tra il 1900 e il 1919 e accompagnavano i pendolari della linea Milano-Monza. Non solo erano a due piani: in estate il secondo piano diventava “panoramico” e permetteva di godersi un po’ di più il viaggio tra una città e l’altra.

#5 “Vietato sputare”

curiosità mezzi pubbliciSu alcuni tram si legge ancora questo avviso: “Vietato sputare”. Agli inizi del XX secolo, questa cattiva abitudine era davvero un problema: per fortuna oggi questi sono solo dei curiosi cartelli, più che dei veri e propri divieti.

#6 Lui vuol fare l’americano

San Francisco – @Jaeyoung1962
IG

I tram di Milano si possono trovare anche all’estero. Il più iconico è certamente il 28 che circola sulle strade di San Francisco. L’Azienda di Trasporti di Milano decise di donarne dieci alla San Francisco Market Street Railway e ancora oggi svolgono la loro normale attività di linea. 

Ma non è l’unico caso: Melbourne, Madrid, Bruxelles, Iowa, Mount Pleasant, San Josè e Francoforte sono le fermate raggiunte dai tram meneghini. Senza contare città più vicine, come Cologno Monzese, Vigevano e Pavia.

#7 Sauna, ristorante, teatro, dehor: i tram più strani di Milano

Tram sauna

A Milano il tram non è solo un mezzo di trasporto. Esistono anche dei mezzi utilizzati per altri fini. Alle Terme di Porta Romana si può usarlo per fare una sauna. La notte circola ATMosfera, un tram ristorante sempre sold out. Non solo: c’è anche un tram dehor in via Stoppani 15 e il Dramatram, un tram che si trasforma in teatro. 

Continua la lettura con: ATMOSFERA: cenare sul tram di notte a Milano

VANESSA MARAN

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Vanessa Maran
Sono nata il giorno del Tredesin de Marz e il mio mondo è diviso tra la quotidianità di Milano e la vita da varesotta: per questo il treno è quasi diventato la mia seconda casa (nel bene e nel male). Trascorro le giornate facendomi schiavizzare dai miei gatti, leggendo fumetti e scrivendo il più possibile.