25 marzo 2016: Mirò in mostra al MUDEC – con intervista

Joan Mirò, I due amici, 1969, Acquaforte, acquatinta e carburo di silicio, cm 71,5 x 106,5 - Barcellona, Fundaciò Joan Mirò © Successiò Mirò by SIAE 2016

Dove: MUDEC – Museo delle Culture, via Tortona 56, Milano

Costo: 12 €

Quando: da venerdì 25 marzo 2016 all’11 settembre 2016. Lunedì 14.30-19.30 – Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica 9.30-19.30 – Giovedì e Sabato 9.30-22.30

La mostra Joan Mirò La forza della materia al MUDEC Museo delle culture di Milano fino all’11 settembre 2016, è una personale che racconta il passato, tra gli anni ’30 e ’80, delle opere di Mirò. Allo stesso tempo, è una mostra estremamente contemporanea. Non solo per il fatto che l’arte di Mirò è sempre attuale, ma perché l’allestimento, oltre a presentare le tele, i disegni, le sculture dell’artista, ha una valenza multimediale.
Grazie alle note della musica di Duke Ellington che con Blues for Joan Mirò dà il benvenuto all’inizio dell’allestimento: un modo – ben riuscito – per far entrare il visitatore nei quadri e nella vita dell’artista catalano, mostrando quanto il rapporto con la poesia e le altre arti sia stato fondamentale per questo straordinario esponente del Surrealismo.

Abbiamo chiesto al curatore italiano della mostra, il professor Francesco Poli i suoi

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5 motivi per cui visitarla

#1. chi non è ancora venuto al museo MUDEC lo troverà bellissimo, progettato da David Chipperfield

#2. conoscere e vedere l’opera di Joan Mirò: il maestro del surrealismo e dell’astrazione della materia mancava da Milano, con una sua mostra personale, dal 1999

#3. le opere in mostra vengono dalla Fondazione Mirò di Barcellona, definendone così un marchio qualità e identità. Le 140 opere rappresentano tutti i diversi percorsi e le sperimentazioni che l’artista portò avanti nella seconda metà della sua vita

#4. scoprire un aspetto originale di Mirò la sua scultura, prodotta con oggetti trovati, assemblati e trasferiti in un calco e bronzificati

#5. immergersi nell’universo figurativo dell’artista

5 cose che mi piacerebbe trovare

#1. foto o riproduzioni della casa e dello studio di Joan Mirò

#2. ambienti immersivi di realtà tridimensionale

#3. Mirò in persona

#4. la sua tavolozza

#5. un parente di Joan Mirò.

Ho però trovato un nipote dell’artista, Joan Punyet Mirò, che alla domanda “cosa è stata Milano per Mirò” mi risponde: “Le cose di Milano che lui preferì sono la bellezza artistica e architettonica della città e la collezione dell’arte del ‘400 e ‘500. Nel 1981 fece una mostra di ceramica e grafica con la Galleria Naviglio e donò una grande scultura alla città che è in via Senato“. 

 

Ph. Joan Mirò, I due amici, 1969, Acquaforte, acquatinta e carburo di silicio, cm 71,5 x 106,5 – Barcellona, Fundaciò Joan Mirò   © Successiò Mirò by SIAE 2016


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Michela Tartaglino Mazzucchelli
Sono architetto. Fin dall’università ho ideato e organizzato eventi culturali per Milano, la mia amata città. Chiusa in un cassetto la laurea mi sono occupata e mi occupo tutt’ora di eventi, comunicazione integrata, ufficio stampa ed editoria. Amo scrivere.